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Ciciretti, ex primavera della Roma, è a processo per stalking per aver voluto sfregiare il ‘bel faccino’ della ex

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Ciciretti, ex primavera della Roma, è a processo per stalking per aver voluto sfregiare il ‘bel faccino’ della ex

Il calciatore Amato Ciciretti è stato rinviato a giudizio con l’accusa di stalking e lesioni nei confronti della sua ex fidanzata. Le indagini hanno rivelato che le minacce da parte del calciatore sarebbero iniziate dopo la separazione avvenuta nell’agosto 2022 e sarebbero proseguite fino a marzo 2023.

Minacce e comportamenti persecutori

Ciciretti avrebbe seguito in modo ossessivo l’ex compagna, installando un dispositivo GPS nella sua auto. È stato accertato che il giocatore l’avrebbe bersagliata di ingiurie e minacce, costringendola a muoversi solo in compagnia, vivendo in un clima di terrore. A settembre 2022, il calciatore avrebbe anche aggredito la donna, strattonandola e facendola cadere a terra dopo che lei si era rifiutata di mostrargli il contenuto del suo smartphone.

Le minacce specifiche

Ciciretti avrebbe minacciato “sfregiare il suo bel faccino, tagliarle la gola, ucciderla se lo avesse denunciato”. La questione sarà ora portata all’attenzione dei giudici, dopo che il gip di Roma ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla procura.

Carriera di Amato Ciciretti

Amato Ciciretti, classe 1993, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili della Lazio per poi trasferirsi a quelle della Roma, con cui ha conquistato un campionato primavera. Ha successivamente giocato per diversi club, tra cui Carrarese, Aquila, e Benevento, dove ha segnato 14 gol. Ha esordito in Serie A con il Benevento il 20 agosto 2017 e ha rappresentato l’Italia a livello di nazionali under 18 e under 19.

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

Scopri il mistero inquietante di una donna scomparsa a Villa Pamphilj! 🕵️‍♀️ #MisteroVilla

Nel cuore di Roma, un enigma affascinante sta catturando l’attenzione di curiosi e appassionati di storie vere: una donna che si faceva chiamare Stella Rexal Ford e che sembrava alla ricerca di location perfette per un film. Immaginate di camminare tra i vialetti ombrosi di Villa Pamphilj, uno dei parchi più suggestivi della città, e di imbattervi in indizi che suggeriscono una vita avvolta nel mistero. Chi era davvero questa figura enigmatica, e cosa la legava a un progetto cinematografico che potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati? L’immagine di una coppia nel parco, catturata in un momento sospeso, alimenta le speculazioni su ciò che potrebbe essere accaduto.

Un’identità avvolta nel velo del segreto

Stella Rexal Ford non era il suo vero nome, ma un alias che ha alimentato teorie su una vita doppia o su un passato nascosto. Fonti vicine alla storia parlano di una donna affascinante, sempre in cerca di ispirazione per produzioni cinematografiche, con Villa Pamphilj come sfondo ideale per scene drammatiche. I dettagli emergono piano, lasciando spazio a domande che tengono i lettori col fiato sospeso: era un’attrice in incognito o qualcosa di più?

Le location del destino

Tra i paesaggi iconici di Roma, la ricerca di location per film da parte di Stella ha preso una svolta intrigante, con Villa Pamphilj al centro di tutto. Immaginate le telecamere pronte a catturare l’essenza di questo luogo storico, ma con un twist che nessuno si aspettava. Cosa potrebbe aver scoperto durante le sue esplorazioni, e come ha influenzato il corso degli eventi? Questa caccia al tesoro cinematografico nasconde dettagli che potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri, attirando l’interesse di detective improvvisati e amanti del cinema.

Il fascino di una storia irrisolta

Le indagini continuano a dipanare fili di una trama che mescola realtà e finzione, con Villa Pamphilj come testimone silenzioso. Restate sintonizzati per scoprire se questo mistero troverà una risposta, o se rimarrà un capitolo aperto nell’affascinante libro di Roma. 😲

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