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Cronaca

Occupazione al liceo Virgilio di Roma, convocati 14 studenti per valutare i danni

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Occupazione al liceo Virgilio di Roma, convocati 14 studenti per valutare i danni

Stanno per essere presi provvedimenti nei confronti dei 14 studenti identificati nell’occupazione del liceo Virgilio di via Giulia. Questo annuncio giunge dopo che gli studenti hanno indetto un sit-in per domani alle 17.30 davanti all’istituto, esprimendo il loro dissenso rispetto alle modalità di identificazione. Solo 14 studenti sono stati riconosciuti, a fronte delle centinaia che hanno partecipato all’occupazione.

Modalità di Identificazione e Responsabilità

La difficoltà nel riconoscere i partecipanti alle occupazioni è un problema ricorrente, dal momento che molti studenti indossano il volto coperto. Tra i 14 identificati, quattro sono rappresentanti degli studenti in Consiglio di istituto, accusati di aver causato il prolungamento dell’occupazione non seguendo le direttive della dirigente scolastica. Gli altri dieci sono stati riconosciuti da docenti o appartenenti al Collettivo.

Il Collettivo ha chiesto che non vengano puniti solo una ristretta cerchia di alunni e ha organizzato un presidio aperto a tutti. Tuttavia, al termine dell’occupazione, non è stata stilata una lista di tutti gli occupanti, come avvenuto negli anni precedenti, il che ha facilitato l’azione disciplinare da parte della scuola verso i soli 14 identificati.

Rischio di Denunce e Danni

Il rischio per questi studenti è di affrontare anche una denuncia per “fatti di rilevanza penale”, come il danneggiamento degli ambienti scolastici. Gli importi dei danni causati dall’occupazione sono stati stimati attorno ai 60 mila euro. I tecnici di Città Metropolitana hanno documentato danni agli impianti elettrici e ad altri sistemi, con costi di riparazione che includono 32 mila euro per gli impianti e 28 mila euro per lavori edili.

La situazione economica è complessa, poiché nel passato gli studenti si erano auto denunciati e le famiglie avevano coperto i danni, mentre quest’anno è emerso che, mediante una colletta, sono stati raccolti solo 5 mila euro a fronte di almeno 19 mila euro ancora da coprire. I rappresentanti dei genitori del Consiglio di Istituto hanno quindi avviato una raccolta fondi per la riqualificazione degli spazi scolastici, separata dalle riparazioni legate ai danni della protesta.

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La nuova identità del 2019: il mistero del presunto killer di Villa Pamphilj

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La nuova identità del 2019: il mistero del presunto killer di Villa Pamphilj

SvelatoIlMisteroDellUomoConDueIdentità Chi è davvero Rexal Ford, l’uomo al centro di un drammatico caso di omicidio a Roma? Preparati a scoprire segreti nascosti e colpi di scena inaspettati! 🕵️‍♂️

L’identità nascosta di Rexal Ford

Rexal Ford non è il suo vero nome: in realtà, si chiama Charles Francis Kaufmann. L’uomo ha adottato questa nuova identità dal 2019, con un passaporto autentico che lo collega a misteriosi eventi. Negli archivi anagrafici degli Stati Uniti, Ford è registrato come Kaufmann, ma questa doppia vita lo lega a un caso scioccante: la morte di una bambina a Villa Pamphilj a Roma e l’occultamento del corpo della madre. Cosa ha spinto quest’uomo a cambiare nome e a finire coinvolto in un enigma tanto oscuro?

Il mistero sulla coppia

Da giorni, le indiscrezioni si accumulano sulla vera identità della donna che accompagnava Ford, da lui definita “mia moglie”. Ma un amico ha rivelato che potrebbe trattarsi di una hacker sotto copertura. E se dietro questa facciata si celasse una rete di inganni? Ford si spacciava per un regista di successo e aveva addirittura cercato di accreditarsi per un film da tre milioni di euro presso una società cinematografica di Roma. Il 7 maggio, il 46enne californiano si è presentato negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, presentandole come sua famiglia. Sarà il test del DNA a rivelare se era davvero il padre della piccola vittima – un dettaglio che potrebbe cambiare tutto!

La battaglia per l’estradizione

Ora, l’attenzione si sposta sulla Grecia, dove Ford è detenuto. Il Consiglio della Corte d’Appello di Larissa deciderà presto se estradarlo in Italia. Nonostante le autorità italiane lo vogliano per interrogarlo, l’uomo si è opposto alla consegna, alimentando ulteriori sospetti. Quali altri segreti emergeranno durante questa attesa? La vicenda resta avvolta nel mistero, con ogni nuovo dettaglio che promette rivelazioni esplosive.

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Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

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Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

RexalFordScandalo: Il regista americano accusato di omicidio che voleva girare una commedia in Italia!

L’Email Misteriosa che Ha Iniziato Tutto

Immaginate di ricevere una email da un produttore inglese che vi presenta un enigmatico regista americano, Rexal Ford, pronto a conquistare Roma con un nuovo film. In quella mail del 28 aprile, Ford viene descritto come uno sceneggiatore e produttore alla ricerca di fondi per “Food Fight”, una commedia su un cuoco che apre un ristorante in Italia. Con un budget di 3 milioni di euro, Ford sperava di trasformare il progetto in una coproduzione italiana, sfruttando il tax credit per facilitare le riprese. Ma dietro questa offerta apparentemente innocua, si nascondeva un segreto che avrebbe sconvolto tutti.

L’Incontro Inaspettato a Roma

Ford arriva in Italia con la sua compagna e una neonata, atterrando proprio negli uffici di una società di consulenza cinematografica a Roma. I dirigenti ricordano un uomo dall’aspetto casual – giacca di pelle, jeans e scarpe da tennis – che non sembrava affatto un senzatetto. Durante l’incontro durato quasi due ore, consegna una sceneggiatura ambientata inizialmente a Malta, ma con l’idea di “relocarla” in Italia. La donna e la bambina aspettano in una saletta, senza destare sospetti. Era solo l’inizio di una storia che da commedia stava per trasformarsi in un vero thriller.

La Svolta Drammatica e la Fuga

Pochi giorni dopo, il 7 giugno, i corpi senza vita di una madre e della sua neonata vengono scoperti nel bosco di Villa Pamphili, scatenando un’indagine della polizia. Ford, nel frattempo, invia una seconda email alla società, affermando di stare lavorando sulla versione italiana del film e promettendo aggiornamenti. Ma due giorni dopo, sale su un aereo per la Grecia, forse per sfuggire alle autorità. Viene arrestato il 13 giugno a Skiathos, mentre le telecamere di sicurezza catturano i suoi movimenti a Roma e all’aeroporto di Fiumicino. Quello che doveva essere un film leggero si è rivelato un intricato giallo, con Ford al centro di accuse scioccanti che lasciano tutti a chiedersi: cosa nascondeva davvero questo regista?

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