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Un registratore viene messo nello zaino della figlia e si scoprono i maltrattamenti delle maestre: “L’hanno umiliata”

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Un registratore viene messo nello zaino della figlia e si scoprono i maltrattamenti delle maestre: “L’hanno umiliata”

Un papà ha denunciato le insegnanti della figlia di 10 anni per abuso dei mezzi di correzione e disciplina, dopo aver nascosto un registratore nello zaino della ragazza per documentare le interazioni con le maestre. L’episodio è avvenuto in un comune della provincia di Roma.

Il 12 febbraio, Francesca (nome di fantasia) torna a casa da scuola “con la faccia viola, aveva dei segni sull’occhio, dei graffi sul naso e i segni di un morso al polso”. Dopo essere stata medicata al pronto soccorso dell’ospedale Bambino Gesù, la bambina racconta che “la mia compagna di classe mi ha dato uno schiaffo alle 10 del mattino, io volevo tornare a casa, ma le maestre non ti hanno chiamato”. Questo ha spinto il padre a registrare le conversazioni, dicendo alla figlia che il dispositivo era un ciondolo portafortuna.

Il 18 febbraio, il registratore cattura le parole di una maestra, che dice: “Il mio modo di stare qui è quello di farvi fare pace, a volte ci sono delle reazioni che diventano incontrollabili…”. La maestra invita poi la bambina a restituire delle penne, nonostante lei affermi: “Me le hanno regalate loro l’anno scorso”. Inoltre, la maestra le dice di non chiedere più in prestito “né il materiale scolastico, né la merenda”. Nella denuncia, il padre afferma che, “ascoltando le registrazioni, abbiamo appreso che nostra figlia era stata pubblicamente umiliata da tre insegnanti di fronte a tutta la classe”. Prima di contattare le forze dell’ordine, il padre ha cercato di discutere con la preside, ma ha percepito un tentativo di “insabbiare l’accaduto e di giustificare le insegnanti”. Ha aggiunto che “mi hanno accusato di aver violato la privacy, ma la registrazione è stata fatta solo per tutelare nostra figlia. Non è mai stata divulgata”.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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