Attualità
Un’infermiera viene afferrata al collo da un papà in ospedale: “Sbrigati a far visitare mio figlio”

Nuovo episodio di violenza ai danni del personale sanitario negli ospedali del Lazio, questa volta all’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno. Un padre ha aggredito un’infermiera, schiaffeggiandola e mettendole le mani al collo mentre implorava di “sbrigarsi a far visitare mio figlio”. L’aggressore è stato denunciato.
L’incidente è avvenuto nella mattinata del 17 marzo, quando una coppia è giunta in pronto soccorso con il loro bambino di due anni, che presentava difficoltà respiratorie. L’infermiera ha immediatamente iniziato a compilare la scheda del triage, ma l’uomo ha perso il controllo, aggredendola fisicamente. Nonostante ciò, l’infermiera ha continuato a lavorare, gestendo l’iter richiesto per il piccolo paziente, che è stato visitato e dimesso senza conseguenze gravi. Alla fine del turno, ha sporto denuncia presso il Commissariato.
Questo episodio si inserisce in un preoccupante trend di violenza contro il personale sanitario. Un caso simile è stato riportato a febbraio, dove un infermiere del pronto soccorso di Tor Vergata a Roma è stato aggredito con un calcio in volto, riportando una frattura al naso.
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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma
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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

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Nel cuore di Roma, un enigma affascinante sta catturando l’attenzione di curiosi e appassionati di storie vere: una donna che si faceva chiamare Stella Rexal Ford e che sembrava alla ricerca di location perfette per un film. Immaginate di camminare tra i vialetti ombrosi di Villa Pamphilj, uno dei parchi più suggestivi della città, e di imbattervi in indizi che suggeriscono una vita avvolta nel mistero. Chi era davvero questa figura enigmatica, e cosa la legava a un progetto cinematografico che potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati? L’immagine di una coppia nel parco, catturata in un momento sospeso, alimenta le speculazioni su ciò che potrebbe essere accaduto.
Un’identità avvolta nel velo del segreto
Stella Rexal Ford non era il suo vero nome, ma un alias che ha alimentato teorie su una vita doppia o su un passato nascosto. Fonti vicine alla storia parlano di una donna affascinante, sempre in cerca di ispirazione per produzioni cinematografiche, con Villa Pamphilj come sfondo ideale per scene drammatiche. I dettagli emergono piano, lasciando spazio a domande che tengono i lettori col fiato sospeso: era un’attrice in incognito o qualcosa di più?Le location del destino
Tra i paesaggi iconici di Roma, la ricerca di location per film da parte di Stella ha preso una svolta intrigante, con Villa Pamphilj al centro di tutto. Immaginate le telecamere pronte a catturare l’essenza di questo luogo storico, ma con un twist che nessuno si aspettava. Cosa potrebbe aver scoperto durante le sue esplorazioni, e come ha influenzato il corso degli eventi? Questa caccia al tesoro cinematografico nasconde dettagli che potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri, attirando l’interesse di detective improvvisati e amanti del cinema.
Il fascino di una storia irrisolta
Le indagini continuano a dipanare fili di una trama che mescola realtà e finzione, con Villa Pamphilj come testimone silenzioso. Restate sintonizzati per scoprire se questo mistero troverà una risposta, o se rimarrà un capitolo aperto nell’affascinante libro di Roma. 😲
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