Seguici sui Social

Cronaca

25 Aprile a Roma, l’Anpi in piazza: una grande festa popolare per pace, libertà e la Costituzione, ma senza fascisti

Pubblicato

il

25 Aprile a Roma, l’Anpi in piazza: una grande festa popolare per pace, libertà e la Costituzione, ma senza fascisti

Resistenza, Pace, Libertà, Costituzione: sono le parole chiave per l’80° anniversario della Liberazione a Roma. Un evento unitario e plurale con corteo e celebrazioni al Parco Schuster. #Resistenza #Liberazione #25Aprile #Roma

“Resistenza, Pace, Libertà, Costituzione. Per un 25 aprile unitario e plurale”. Sono le parole chiave per festeggiare l’ottantesimo anniversario della insurrezione partigiana, della Liberazione nazionale e della sconfitta definitiva del nazifascismo organizzata dal Comitato provinciale dell’Anpi di Roma con il coinvolgimento di decine di associazioni, movimenti, sindacati e organizzazioni politiche.

La festa del 25 Aprile a Roma inizierà con l’omaggio ai Martiri delle Fosse Ardeatine. Da Largo Bompiani, dove è sito il monumento ai Valori futuribili della Resistenza, partirà il corteo che attraverserà quei quartieri popolari che vissero i primi eroici momenti della Resistenza romana, per arrivare al Parco Schuster, (vicino all’abbazia di San Paolo fuori le Mura dove nella notte fra il 3 e il 4 febbraio 1944, la polizia fascista, sotto il comando delle SS, fece irruzione arrestando tutte le persone che vi erano rifugiate, molte delle quali indossavano l’abito religioso) luogo in cui si terranno i comizi e, fin dalla mattina i momenti culturali e artistici con musiche e letture. “Questa sarà una grande mattinata di festa, convivialità e condivisione – spiegano dall’Anpi di Roma – che si concluderà con la Marcia della Liberazione che ci porterà a Porta San Paolo per rendere omaggio ai partigiani e alle partigiane presso il Memoriale della Resistenza”. Commento: Un evento che riunisce la comunità in una celebrazione storica ma con un tocco di modernità festosa.

“Quest’anno il 25 aprile cade in un momento storico di profonda crisi internazionale capace di produrre da un lato il ritorno della guerra come stato costante e de facto del sistema globale e dall’altro la messa in discussione – spiegano dal Comitato provinciale dell’Anpi di Roma – fino alla loro stessa contestazione di legittimità, dei principali istituti di governo e di azione globale come l’ONU, la Corte Penale Internazionale o l’UNRWA, Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi in Medio Oriente”.

Proprio in questo contesto e per queste ragioni, l’ANPI di Roma promuove la grande manifestazione del 25 Aprile richiamando la centralità della Costituzione nata dalla Resistenza come lettura critica e indirizzo di azione nel presente.

I temi posti al centro della manifestazione e del dibattito pubblico partono dal ripudio e la mobilitazione contro le guerre: da quella russo-ucraina nel cuore d’Europa a quella in medio-oriente che si traduce nel massacro sistematico del popolo palestinese e nella occupazione illegale della Palestina. Ma non solo. “La mobilitazione contro le guerre passa da diverse e chiare prese di posizioni a cominciare dal rifiuto della transizione verso una economia di guerra, promossa dalle classi dirigenti europee, centrata su ingenti investimenti nel comparto militare; sulla riconversione bellica delle produzioni e del lavoro; sull’ulteriore smantellamento della spesa sociale e delle politiche di Welfare – spiega Marina Pierlorenzi presidente dell’Anpi Roma – Il nostro 25 Aprile rifiuta un nuovo ordine europeo centrato su un asse franco-tedesco organizzato attorno alla disponibilità atomica di Parigi ed al riarmo di Berlino”. Commento: Un messaggio forte contro il riarmo e per la pace, in un’epoca che sembra dimenticare troppo facilmente le lezioni del passato.

Tra le questioni entrate con forza nella piattaforma condivisa per la manifestazione per la festa della Liberazione ci sono anche diverse proposte. “Serve un grande piano europeo di rilancio degli investimenti pubblici su lavoro, istruzione, sanità, casa, trasporti, accoglienza dei popoli migranti – aggiunge la presidente Pierlorenzi – Anche questo 25 Aprile vogliamo ribadire l’opposizione alle ipotesi di deformazione della Costituzione repubblicana proposte dal governo in ordine: alla trasformazione in senso presidenziale o di "premierato forte" del nostro ordinamento e all’introduzione dell’autonomia differenziata che pur depotenziata dalla Corte Costituzionale, tende alla disgregazione della Repubblica e ad una "secessione" delle regioni più ricche. La nostra resistenza passa anche dal contrasto allo stravolgimento del rapporto di indipendenza del potere giuridico da quello politico. Dobbiamo opporci alla costruzione di sistemi di controllo e repressione del dissenso e del conflitto democratico presentati all’interno del cosiddetto Decreto Sicurezza”. Commento: Una chiamata alla difesa dei valori costituzionali e alla coesione nazionale, in un momento dove le divisioni sembrano voler prevalere.

L’Anpi nel contempo non dimentica che il 25 aprile è una “Festa Nazionale, festa di tutto il popolo italiano e non solo, richiamo ai valori della Libertà, della Democrazia, della Giustizia Sociale e della Pace anche per quei popoli che in questo periodo soffrono le atrocità delle guerre, delle occupazioni straniere, delle dittature e degli autoritarismi”. Commento: Una festa che va oltre i confini nazionali, ricordandoci che la libertà e la pace sono valori universali.

Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia, facenti parte del Corpo Volontari della Libertà, di attaccare i presìdi fascisti e tedeschi, imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate. «Arrendersi o perire!» fu l’intimazione che i partigiani quel giorno diedero ai nazifascisti ancora in armi. Entro i primissimi giorni di maggio tutta l’Italia fu liberata mettendo fine all’occupazione nazista, a vent’anni di durissima dittatura fascista e alla guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l’avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti, che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, poi alla nascita della Repubblica Italiana secondo i dettami della Costituzione democratica e antifascista.

Cronaca

Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

Pubblicato

il

Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!

L’intrusione inaspettata

Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.

I fatti dell’incidente

Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.

Un precedente simile

Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?

Continua a leggere

Cronaca

Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

Pubblicato

il

Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema

Chi era Rinaldo Vuerich

Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.

L’incidente che ha scioccato tutti

Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.

I toccanti ricordi degli amici

Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025