Cronaca
Appio Claudio sfida Acilia per il “luogo del cuore” Fai: una contesa scandalosa tra quartieri

Il derby della Capitale si amplia oltre i campi di calcio e invade i quartieri della città, dove i romani tifano per i loro luoghi del cuore. Con una locandina del Fondo per l’Ambiente Italiano appesa nei bar e pizzerie e gruppi social di quartiere che si animano, la sfida è tra Appio Claudio contro Acilia, Aurelio contro Casal del Marmo, e altri quartieri come Ostia e Centocelle. È un concorso del Fai dove si vota online o con firme per i luoghi più amati, con un termine per le preferenze fissato a giovedì. I primi tre classificati a livello nazionale riceveranno rispettivamente 70.000, 60.000 e 50.000 euro. Inoltre, i siti con almeno 2.500 voti possono partecipare a un bando per ottenere 50.000 euro per progetti di tutela.
La Vetta
Il luogo più votato a Roma, e primo nel Lazio, è il laghetto del Parco degli Acquedotti, iscritto dai volontari di Retake Roma, attualmente al 14° posto con 13.296 voti. Il progetto mira a recuperare il sistema idrico del laghetto, dalla presa d’acqua all’emissione in un torrente. «Abbiamo sperato di scalare la classifica quando grazie a un post diventato virale la candidatura ha preso il volo – dice Fabiana Capuzzi, volontaria di Roma Retake Parco degli Acquedotti, comunque manca ancora il conteggio delle ultime firme raccolte». Commento: Chissà se il fervore social basterà a portare questo polmone verde sul podio nazionale!
Appio Claudio versus Acilia: a breve distanza si trova il Parco della Madonnetta, iscritto dal comitato Amici del Parco della Madonnetta, al 18° posto con 11.160 voti. «Il Parco – scrivono – fortemente degradato nel suo stato di conservazione, è utilizzato costantemente dai cittadini che lamentano la carenza di manutenzione e il recupero delle attrezzature. La gestione del Parco – aggiungono – sarà regolata secondo le condizioni fissate da un Bando comunale che attualmente è andato deserto». La candidatura ha ricevuto anche l’assist di Licia Colò, rendendo la sfida ancora più avvincente.
In lizza c’è anche il Parco Pineta Sacchetti, proposto dal Comitato Aurelio per l’Ambiente, al 30° posto con 7.291 voti, descritto come «un’area di inestimabile valore storico e naturalistico». «La Pineta Sacchetti – scrive il comitato – ha urgente bisogno di un restauro arboreo, a fronte dei 400 pini originari ne rimangono a malapena 180 malati e non curati nei dovuti modi. A causa dell’incuria e della mancanza di controllo adeguato questa area verde è stata presa come riferimento per feste clandestine e traffici illegali». «Tra le tante cose – aggiungeva ieri un volontario – vorremmo creare un viale di querce con vista su San Pietro». Commento: Da feste clandestine a viali di querce, che salto!
Roma non finisce qui, con il cunicolo idraulico etrusco Casal del Marmo al 245° posto con 989 voti. Nella lista del Fai, tra i luoghi del cuore proposti dai romani, emergono anche il borgo di Ostia Antica, l’Acquedotto Claudio, gli scavi di Ostia Antica, le madonnelle stradarole, il Centro Habitat Mediterraneo Ostia, il parco archeologico di Centocelle e l’Acquedotto Alessandrino. La competizione è accesa, e ogni voto conta per salvare e valorizzare questi angoli di storia e natura.
Per info: laura.bogliolo@ilmessaggero.it
Cronaca
La mia vita stravolta: solo con la bambina e alla ricerca di un rifugio

MisteroUccisioneARoma: L’audio scioccante di Rexal Ford rivela segreti prima del tragico ritrovamento!
L’audio rivelatore
Immaginate di ricevere un messaggio vocale da un amico che nasconde una storia da brivido: Rexal Ford, l’uomo al centro di un’indagine per omicidio, ha inviato un audio a un suo amico italiano il 5 giugno, appena due giorni prima che i corpi della bambina e della madre venissero scoperti a Villa Pamphili. In questo messaggio, Ford confida di essere stato abbandonato dalla moglie, che sarebbe tornata con il suo ex fidanzato, lasciando lui con la bambina perché “non era più interessata a essere madre”. Con un tocco di mistero, chiede ospitalità a Roma e menziona un progetto sorprendente che lo lega, a suo dire, al figlio di George Harrison dei Beatles, Dhani. Un dettaglio che fa sorgere mille domande: cosa nascondeva davvero Ford?
Chi era Rexal Ford
E se vi dicessimo che Rexal Ford, il 46enne californiano ora fermato sull’isola greca di Skiathos, si spacciava per un regista di Hollywood? Incredibile, ma vero: Ford si era presentato come il responsabile di un film da tre milioni di euro, supportato da una mail di un produttore inglese che lo accreditava presso una società cinematografica romana. Il 7 maggio, è stato visto negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, che definiva la sua famiglia. Ma era tutto vero? Questo alone di mistero intorno alla sua identità e ai suoi progetti rende il caso ancora più affascinante e pieno di colpi di scena.
I viaggi a Malta e in Russia
Preparatevi a un viaggio nel mondo internazionale di Ford e della sua compagna: prima di arrivare in Italia, i due avevano fatto tappa a Malta e in Russia. Gli inquirenti stanno approfondendo queste rotte per svelare l’identità esatta di Ford e della giovane donna, incluse verifiche su un eventuale matrimonio. È un intreccio di spostamenti che fa venire i brividi: cosa stavano cercando in questi Paesi, e quali segreti si celano dietro questi viaggi?
Chi era la moglie Stella
E la donna al centro di questa storia? Chiamata Stella, ma forse con un nome falso, era descritta come un genio dell’informatica, una specie di hacker “Robin Hood” della rete. Un amico, il musicista Oskar “El Mariachi”, racconta di aver vissuto con la coppia a Malta e dipinge un quadro idilliaco: “Erano felici, con soldi e una casa a Roma”. Ma poi aggiunge il colpo di scena: “Lei era misteriosa, forse russa o islandese, e Ford non sapeva nemmeno tutto di lei. Lui era un uomo di pace, con interessi da regista e una famiglia benestante”. L’amico sospetta persino che qualcuno possa avergli fatto del male per via del lavoro di lei. Un vero enigma che vi terrà con il fiato sospeso!
Cronaca
Dal sbarco a Lampedusa al viaggio verso la Capitale: le precauzioni inaspettate per gli autisti dei pullman

MeningiteSconvolgente: Un bimbo di 4 anni dal Camerun arriva in Italia e scatena un caso misterioso che ha allarmato le autorità! #EmergenzaSalute #Migranti
Un piccolo migrante di appena 4 anni, proveniente dal Camerun, ha catturato l’attenzione delle autorità sanitarie italiane dopo essere sbarcato a Lampedusa e trasferito prima a Catania, poi all’inizio del mese a Roma. I test hanno rivelato che è affetto da meningite da meningococco, una malattia che ha fatto scattare indagini approfondite e lasciato tutti a chiedersi come sia successo. Le Asp di Roma, Catania e Agrigento sono già al lavoro per ricostruire ogni spostamento del bambino, alimentando la curiosità su possibili rischi nascosti.
Gli Sviluppi Inaspettati
Non è ancora chiaro dove e quando il bimbo abbia contratto la meningite, ma le misure di precauzione sono scattate in fretta per evitare sorprese. In particolare, gli autisti dei pullman utilizzati per i trasferimenti del bambino e della sua famiglia sono stati contattati e dovranno sottoporsi a profilassi immediata. Intanto, per gli altri migranti che hanno viaggiato con lui, non c’è motivo di panico: sono stati tutti controllati e nessuno ha mostrato segni della malattia, anche se la storia continua a tenere tutti con il fiato sospeso.
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