Cronaca
Beni confiscati: il Forum di Roma al Campidoglio svela il viaggio dal sequestro al riscatto sociale

Una nuova vita per i beni confiscati dalla criminalità: la Casa della Solidarietà fa sua premessa nel cuore di San Lorenzo. Inaugurata da Francesca Del Bello e don Luigi Ciotti, il Forum cittadino mostra come Roma sta riscrivendo il futuro. #RiscattoSociale #BeniComunali #Roma
Uno degli ultimi beni confiscati, la Casa della Solidarietà situata in via degli Equi a San Lorenzo, ha visto il suo taglio del nastro alla presenza della presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, e del fondatore di Libera, don Luigi Ciotti. Questa inaugurazione rappresenta solo l’ultima fase di un progetto più ampio, dove gli immobili sottratti alla criminalità iniziano una nuova vita grazie a iniziative di riscatto sociale. Il Forum cittadino, promosso dall’Assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, ha riunito istituzioni, associazioni e cittadini per discutere progetti in corso e nuove acquisizioni.
Nel corso del dibattito, hanno preso la parola diversi esponenti chiave, tra cui il Consigliere del Sindaco per la legalità, Francesco Greco, e la Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, Maria Rosaria Laganà. É emerso che Roma Capitale ha avviato progetti significativi, evidenziati dalla delibera n.49/2025 che esprime l’interesse per l’acquisizione di nuovi beni, come la sede di Differenza Donna e un terreno annesso alla palestra della legalità di Ostia. La mappa "Atlante" è stata aggiornata per fornire un quadro delle circa 150 proprietà confiscate, di cui l’80% già assegnato a scopi sociali.
All’incontro è emerso anche il tema cruciale della programmazione: è chiaro che i beni confiscati possono davvero diventare centri di sviluppo solo se sostenuti da una pianificazione condivisa tra cittadini, enti pubblici e terzo settore. "I beni confiscati non devono restare semplicemente in attesa," ha commentato un esperto del settore. Cresce la necessità di gestire in modo strategico le assegnazioni, in particolare quelle provvisorie, per non creare disagi alle associazioni coinvolte.
L’Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari, ha rimarcato che sono già 30 gli immobili affidati al Dipartimento, con progetti destinati a trasformare questi spazi in case per persone vulnerabili. “In alcuni casi, sono stati restituiti luoghi di grande bellezza capaci di generare emozioni e dignità”, ha dichiarato.
"I beni confiscati rappresentano per noi un doppio valore: un presidio di legalità e uno strumento concreto per promuovere l’uso sociale del patrimonio,” ha aggiunto l’Assessore al Patrimonio, Tobia Zevi. I bandi pubblicati hanno già portato alla creazione di luoghi di riferimento per i cittadini, tra cui la Palestra delle Legalità. Roma Capitale si posiziona così in prima fila nella lotta contro le mafie, grazie al riuso sociale di beni confiscati, sempre con un occhio di riguardo alla partecipazione e alla trasparenza tra enti.
Cronaca
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Un condomino sotto accusa: i timori per la salute emergono

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L’Invasione Alata che Terrorizza i Residenti
In un tranquillo edificio di Via della Pisana, la vita quotidiana è diventata un vero incubo per colpa di un condomino sessantenne ossessionato dai piccioni. Da anni, quest’uomo li attira con cibo, ben tre volte al giorno, trasformando il palazzo in un rifugio per questi volatili indisciplinati. Ma cosa succederebbe se la tua casa fosse invasa da centinaia di uccelli? I residenti si trovano proprio in questa situazione surreale, con rischi per la salute e l’integrità dell’edificio che aumentano di giorno in giorno.
I Pericoli Nascosti Dietro le Ali
Gli escrementi dei piccioni non sono solo un fastidio visivo: rappresentano un serio pericolo, potendo trasmettere malattie come la salmonella, l’ornitosi e la criptococcosi. Nonostante gli appelli disperati dei condomini e gli interventi delle autorità, tra cui la Asl che ha emesso diversi verbali, nulla sembra fermare questa ossessione. I residenti si chiedono: quanto ancora dovranno sopportare prima che qualcuno intervenga davvero?La Testimonianza Choc di un Residente
A raccontare la drammatica vicenda è Simone Ottaviani, un inquilino della palazzina. “Tutto è iniziato quando il nostro vicino ha cominciato a dare da mangiare ai piccioni, ma negli ultimi due anni la situazione è davvero sfuggita di mano”, rivela. Vivere tra il rumore incessante e gli escrementi ovunque è esasperante, con danni evidenti alle facciate e ai balconi. “Siamo come prigionieri in casa nostra”, aggiunge, sottolineando come le autorità abbiano provato a intervenire, ma senza risultati concreti.
Comportamenti Aggressivi e Silenzio Assordante
Non solo i piccioni: quest’uomo ha mostrato anche comportamenti aggressivi, rendendo la situazione ancora più inquietante. Ottaviani non nasconde la frustrazione: “Il Sindaco Gualtieri e il Presidente del XII Municipio sembrano ignorare il problema, nonostante vivano proprio lì vicino”. I residenti temono per la salute delle loro famiglie e si sentono abbandonati, chiedendo un’azione immediata per porre fine a questo caos. Chissà quanto durerà questa impunità?
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