Cronaca
Ilaria Sula, centinaia di persone sfilano alla Sapienza mentre il professore sospende la lezione

Davanti al dipartimento di Scienze Statistiche si è svolta una commemorazione in ricordo di Ilaria Sula, alla quale hanno partecipato circa mille giovani. Durante l’evento, la rettrice Antonella Polimeni ha descritto il “silenzio molto rumoroso” dei presenti, che si è interrotto solo quando alcuni studenti hanno iniziato a scuotere le chiavi, simbolo della lotta contro la violenza di genere. È stata posata un’immagine della studentessa di 22 anni, accompagnata dalla scritta “Sapienza ricorda Ilaria Sula”.
I compagni di corso di Ilaria, ancora sotto choc, si erano mobilitati per cercarla fino a poche ore prima. «Ci siamo mobilitati subito per Ilaria – spiega Andrei Doroftei, rappresentante della facoltà – l’avevamo vista a lezione, in città universitaria. Poi, più nulla». Una volta appresa la tragica notizia, i volantini con la sua immagine sono stati strappati via. Questa è stata data in mattinata, mentre le lezioni già erano iniziate, e il professor Fulvio De Santis ha deciso di sospendere la lezione di Inferenza statistica, passando un messaggio di rispetto agli studenti.
IL SILENZIO
«Questo è il momento del silenzio – ha spiegato il professore – volevo mandare un segnale ai ragazzi, e ho deciso di interrompere la lezione. Entrare in aula oggi era molto difficile. Abbiamo fatto un minuto di silenzio». Ilaria, iscritta al terzo anno, avrebbe dovuto sostenere un esame questa estate. In serata, la comunità della Sapienza si è riunita nuovamente per ricordarla, esprimendo slogan come “Verità è giustizia per Ilaria. Un altro mondo è possibile”. La rettrice ha continuato a sottolineare la gravità dell’omicidio, definendolo un “brutale femminicidio” e sottolineando l’importanza di lavorare per decostruire stereotipi patriarcali. I compagni di corso non sono riusciti a parlare, mentre i collettivi femministi di Non una di Meno si sono riuniti a San Lorenzo per organizzare ulteriori mobilitazioni. Oggi è previsto un corteo che attraverserà la città universitaria.
Cronaca
La mia vita stravolta: solo con la bambina e alla ricerca di un rifugio

MisteroUccisioneARoma: L’audio scioccante di Rexal Ford rivela segreti prima del tragico ritrovamento!
L’audio rivelatore
Immaginate di ricevere un messaggio vocale da un amico che nasconde una storia da brivido: Rexal Ford, l’uomo al centro di un’indagine per omicidio, ha inviato un audio a un suo amico italiano il 5 giugno, appena due giorni prima che i corpi della bambina e della madre venissero scoperti a Villa Pamphili. In questo messaggio, Ford confida di essere stato abbandonato dalla moglie, che sarebbe tornata con il suo ex fidanzato, lasciando lui con la bambina perché “non era più interessata a essere madre”. Con un tocco di mistero, chiede ospitalità a Roma e menziona un progetto sorprendente che lo lega, a suo dire, al figlio di George Harrison dei Beatles, Dhani. Un dettaglio che fa sorgere mille domande: cosa nascondeva davvero Ford?
Chi era Rexal Ford
E se vi dicessimo che Rexal Ford, il 46enne californiano ora fermato sull’isola greca di Skiathos, si spacciava per un regista di Hollywood? Incredibile, ma vero: Ford si era presentato come il responsabile di un film da tre milioni di euro, supportato da una mail di un produttore inglese che lo accreditava presso una società cinematografica romana. Il 7 maggio, è stato visto negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, che definiva la sua famiglia. Ma era tutto vero? Questo alone di mistero intorno alla sua identità e ai suoi progetti rende il caso ancora più affascinante e pieno di colpi di scena.
I viaggi a Malta e in Russia
Preparatevi a un viaggio nel mondo internazionale di Ford e della sua compagna: prima di arrivare in Italia, i due avevano fatto tappa a Malta e in Russia. Gli inquirenti stanno approfondendo queste rotte per svelare l’identità esatta di Ford e della giovane donna, incluse verifiche su un eventuale matrimonio. È un intreccio di spostamenti che fa venire i brividi: cosa stavano cercando in questi Paesi, e quali segreti si celano dietro questi viaggi?
Chi era la moglie Stella
E la donna al centro di questa storia? Chiamata Stella, ma forse con un nome falso, era descritta come un genio dell’informatica, una specie di hacker “Robin Hood” della rete. Un amico, il musicista Oskar “El Mariachi”, racconta di aver vissuto con la coppia a Malta e dipinge un quadro idilliaco: “Erano felici, con soldi e una casa a Roma”. Ma poi aggiunge il colpo di scena: “Lei era misteriosa, forse russa o islandese, e Ford non sapeva nemmeno tutto di lei. Lui era un uomo di pace, con interessi da regista e una famiglia benestante”. L’amico sospetta persino che qualcuno possa avergli fatto del male per via del lavoro di lei. Un vero enigma che vi terrà con il fiato sospeso!
Cronaca
Dal sbarco a Lampedusa al viaggio verso la Capitale: le precauzioni inaspettate per gli autisti dei pullman

MeningiteSconvolgente: Un bimbo di 4 anni dal Camerun arriva in Italia e scatena un caso misterioso che ha allarmato le autorità! #EmergenzaSalute #Migranti
Un piccolo migrante di appena 4 anni, proveniente dal Camerun, ha catturato l’attenzione delle autorità sanitarie italiane dopo essere sbarcato a Lampedusa e trasferito prima a Catania, poi all’inizio del mese a Roma. I test hanno rivelato che è affetto da meningite da meningococco, una malattia che ha fatto scattare indagini approfondite e lasciato tutti a chiedersi come sia successo. Le Asp di Roma, Catania e Agrigento sono già al lavoro per ricostruire ogni spostamento del bambino, alimentando la curiosità su possibili rischi nascosti.
Gli Sviluppi Inaspettati
Non è ancora chiaro dove e quando il bimbo abbia contratto la meningite, ma le misure di precauzione sono scattate in fretta per evitare sorprese. In particolare, gli autisti dei pullman utilizzati per i trasferimenti del bambino e della sua famiglia sono stati contattati e dovranno sottoporsi a profilassi immediata. Intanto, per gli altri migranti che hanno viaggiato con lui, non c’è motivo di panico: sono stati tutti controllati e nessuno ha mostrato segni della malattia, anche se la storia continua a tenere tutti con il fiato sospeso.
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