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Cronaca

Le sagre nei dintorni di Roma: dove trovare birra e salsicce il 12 e 13 aprile

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Le sagre nei dintorni di Roma: dove trovare birra e salsicce il 12 e 13 aprile

La primavera è qui, con qualche nuvola e pioggia, e la cucina diventa protagonista in un periodo pieno di feste. Questo weekend di aprile, che precede la Pasqua, Roma e dintorni ospiteranno due sagre: quella dell’asparago verde a Canino e del carciofo romanesco a Ladispoli. Ecco dove andare sabato 12 e domenica 13 aprile. #Roma #Sagre #Cibo #Primavera

Sagra dell’Asparago a Canino

Domenica 13 aprile, a Canino, si terrà una “sfida culinaria” che farebbe invidia a qualsiasi reality show: una frittata gigante, con due metri di diametro, mille uova, e 100 chili di asparagi. La “Sagra dell’Asparago” è giunta alla 23esima edizione e promette tre giorni di “gioie e sapori” con mercatini, musica live, artisti di strada e laboratori per bambini. Il “Re Mangiatutto”, come lo chiamano i locali, è l’asparago, che ha persino ottenuto il riconoscimento Igp. Da venerdì 11 a domenica 13 aprile, il paese sarà animato da mostre, aperture di cantinoni, spettacoli in Piazza Valentini, un torneo di Padel, e il concorso “L’asparago più originale”. Chissà se qualcuno vincerà con un asparago “truccato”!

Sagra del carciofo romanesco a Ladispoli

Anche a Ladispoli, la 72esima edizione della “Sagra del Carciofo” promette di essere una “festa da leccarsi i baffi”. Da venerdì 11 a domenica 13 aprile, il paese sarà invaso da “golosoni” alla ricerca del carciofo perfetto, fritto, ripieno o con aglio e mentuccia. Questa sagra, nata nel 1959, è diventata una tradizione del litorale laziale, con mercatini, spettacoli e stand gastronomici. Tra le chicche, la Fiera Nazionale e “Piazza dei Sapori d’Italia”, dove si potranno assaggiare specialità regionali. E per chi non ne avesse abbastanza, c’è il “concertone” e un concorso di sculture di carciofi. Insomma, un evento che fa venire l’acquolina in bocca anche ai più scettici!

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Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

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Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!

L’intrusione inaspettata

Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.

I fatti dell’incidente

Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.

Un precedente simile

Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?

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Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

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Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema

Chi era Rinaldo Vuerich

Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.

L’incidente che ha scioccato tutti

Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.

I toccanti ricordi degli amici

Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.

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