Cronaca
A Roma, i beni della mafia si trasformano in centri per l’informazione.

RomaTrasformaMafiaInLegalità: Come i beni confiscati diventeranno hub segreti di informazione e lotta alla corruzione? 📰
Roma è pronta a rivoluzionare il suo paesaggio urbano, trasformando i beni sottratti alla criminalità in veri e propri avamposti di democrazia e informazione. Un accordo tra ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) promette di accendere la curiosità di tutti, rivelando come questi spazi nascosti possano diventare centri pulsanti di attività civica.
Spazi per Informare e Formare
Immagina edifici un tempo controllati dalla mafia che ora ospitano redazioni locali e corsi innovativi: è proprio questo il cuore del nuovo protocollo. Le associazioni regionali di stampa utilizzeranno questi luoghi per promuovere iniziative di sensibilizzazione sulla legalità, mentre seminari e formazioni mirate coinvolgeranno giornalisti, amministratori e giovani cittadini. Un’opportunità unica per rafforzare la trasparenza e combattere corruzione e mafie, lasciando tutti a chiedersi quali segreti emergeranno da questi spazi.L’Accordo che Cambia Tutto
Protagonisti di questo patto sono il presidente di ANCI Gaetano Manfredi e la segretaria generale della FNSI Alessandra Costante, che hanno firmato l’intesa a Roma. Manfredi ha evidenziato come questi immobili possano rivivere nei piccoli comuni, dove la democrazia spesso manca di supporti solidi. Costante, dal canto suo, ha puntato l’attenzione sul valore simbolico: in un’Italia dove oltre 20 cronisti vivono sotto scorta, questi luoghi diventeranno “case dell’informazione”, alimentando l’interesse su come l’informazione possa sconfiggere il crimine.
La Capitale in Prima Fila
E Roma? Potrebbe presto vedere i suoi beni confiscati trasformati in centri di documentazione e dibattiti aperti a tutti. Si tratta di un segnale potente per una città segnata dalle infiltrazioni mafiose, che ora sceglie di reagire con cultura e informazione. Chissà quali storie inedite e appassionanti nasceranno da questi angoli nascosti della Capitale!
Cronaca
I Dioscuri restaurati illuminano il Campidoglio. I palazzi saranno pronti entro l’estate.

StatueMistiche #RomaRivelata Scopri come le leggendarie statue di Castore e Polluce sono tornate a brillare sul Campidoglio dopo un restauro che nasconde segreti antichi!
Il Ritorno al Splendore
Dal 1583, le imponenti statue di Castore e Polluce hanno vegliato dall’alto delle balaustre sul Campidoglio, accolti i visitatori con il loro fascino eterno. Ora, dopo 240 giorni di un intervento accurato, sono state liberate dallo smog e dalle erbacce, rivelando un candore marmoreo che affascina come un tesoro nascosto. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha simbolicamente riconsegnato queste maestose figure alla città, segnando una tappa cruciale nel restauro della piazza michelangiolesca.
Un Simbolo per il Giubileo
Queste statue, note come i Dioscuri, figli di Giove e Leda, incarnano un messaggio di concordia fraterna che non puoi ignorare. Uno mortale e l’altro immortale, si scambiavano la natura ogni sei mesi, rendendoli icone di armonia e accoglienza. Come ha spiegato il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce, il Campidoglio stesso simboleggia l’ospitalità, un tema perfetto per l’anno del Giubileo. Gualtieri ha sottolineato l’impegno per completare i lavori in tempi record, così che i Dioscuri possano accogliere i visitatori nel modo più spettacolare possibile.La Storia Nascosta delle Statue
Immergiti nella affascinante eredità di queste opere: più grandi di quelle simili al Quirinale, risalgono alla metà del II secolo, legato all’epoca antonina e alla successione di imperatori come Marco Aurelio. Scoperte tra il 1561 e il 1565 vicino al Circo Flaminio, subirono un restauro ventennale che coinvolse scultori rinomati. I materiali, un mix di prezioso marmo pentelico e carrara, rendono il tutto un enigma per i restauratori, esposti per secoli a smog e intemperie. L’ultimo intervento prima di questo era datato 2006, lasciando spazio a misteri su come siano sopravvissute al tempo.
I Lavori Dietro le Quinte
Curioso di sapere i dettagli? Il restauro appena concluso è costato 270 mila euro, parte del programma Caput Mundi finanziato dal Pnrr per il Giubileo. Ma non fermarti qui: l’intero progetto per la piazza prevede oltre 3,5 milioni di euro, con i tre palazzi – Palazzo Nuovo all’85%, Palazzo dei Conservatori al 55% e Palazzo Senatorio al 30% – che stanno per essere completati entro luglio. Tecnici e restauratori lavorano instancabilmente su 79 cantieri, affrontando anche imprevisti curiosi, per svelare sempre più meraviglie di Roma.
Cronaca
Studio dell’Ospedale Bambino Gesù: il significato delle lacrime nella malattia

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Una scoperta che ti lascerà a bocca aperta
Immagina se le lacrime, quelle gocce che sgorgano nei momenti di emozione o dolore, potessero svelare segreti nascosti sulla tua salute. Proprio questo è emerso da uno studio rivoluzionario dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù: le lacrime non sono solo un semplice sfogo, ma un prezioso strumento per diagnosticare e monitorare malattie come la cheratocongiuntivite primaverile, una rara e grave allergia oculare che colpisce soprattutto bambini e adolescenti. Preparati a scoprire come un test comune possa aprire le porte a un mondo di informazioni immunologiche!
Cos’è questa misteriosa allergia oculare?
La cheratocongiuntivite primaverile è un’allergia oculare più severa di quelle tipiche causate da pollini o acari, e potrebbe rovinare la vita quotidiana di tanti giovani pazienti. Provoca sintomi come prurito insistente, lacrimazione abbondante e sensibilità alla luce, portando a complicazioni serie come infiammazioni della cornea o ulcere. Ma ecco il colpo di scena: non tutti i bambini rispondono allo stesso modo ai trattamenti standard, come antistaminici o corticosteroidi, rendendo questa condizione un vero enigma per i medici.Come un semplice test trasforma le lacrime in un’arma contro la malattia
Grazie a un’analisi su 58 campioni di lacrime raccolte con il test di Schirmer – un esame oculistico di routine – i ricercatori del Bambino Gesù hanno fatto una scoperta elettrizzante. Analizzando le cellule immunitarie presenti in queste lacrime, è stato possibile misurare l’intensità dell’infiammazione e prevedere se un trattamento sta funzionando. I risultati? I bambini che non rispondono alle cure mostrano un elevato numero di cellule infiammatorie, mentre quelli in miglioramento ne hanno molte di meno. Insomma, le lacrime diventano un indicatore reale e immediato!
Verso cure su misura che cambiano il futuro dei piccoli pazienti
Ora, questa breakthrough apre la strada a terapie più precise e personalizzate, evitando inutili esperimenti con farmaci aggressivi. Esperti come Paola Vacca e Maria Cristina Artesani spiegano che, grazie a questi dati, i medici potranno fissare soglie di riferimento per valutare la gravità della malattia e adattare i trattamenti in tempo reale. Con l’aiuto di specialisti dell’unità di Oculistica, l’obiettivo è offrire ai bambini soluzioni mirate che migliorano davvero la loro qualità di vita, trasformando un semplice esame in un passo verso la medicina del futuro.
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