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Amomamma: I tatuaggi dei detenuti nel libro sul carcere

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Amomamma: I tatuaggi dei detenuti nel libro sul carcere

TatuaggiSegretiInCarcere Scopri come questi inchiostri nascosti sfidano le regole e rivelano storie incredibili dietro le sbarre!

Il libro che esplora i misteri dei tatuaggi in prigione

I tatuaggi non sono solo arte sulla pelle, ma un linguaggio antico che assume un significato profondo all’interno delle carceri. Nel nuovo libro Amomamma. Il carcere visto attraverso il tatuaggio, curato da Daniela Attili, Paola Bevere e Gabriele Donnini, si indaga come questi disegni diventino l’unico spazio personale per i detenuti, un simbolo di resistenza e identità in un mondo di regole rigide. Pubblicato da Meltemi Editore e disponibile dal 30 maggio, il volume svela storie che potrebbero cambiarti il modo di vedere i tatuaggi.

Tatuaggi come atto di ribellione e libertà

Immagina di essere privato di tutto, tranne della tua pelle: ecco perché i tatuaggi diventano uno strumento di comunicazione e autodeterminazione nei penitenziari. Gli autori spiegano come questa pratica, spesso clandestina e rischiosa, rappresenti un modo per i detenuti di sfidare il sistema, intrecciando il codice informale del carcere con quello formale dell’ordinamento penitenziario. Il libro si tuffa nella storia di questi inchiostri nelle situazioni di restrizione, esplorando motivazioni e pericoli attraverso interviste esclusive con tatuatori e detenuti che ti faranno venire i brividi.

Storie reali e aspetti sanitari da non perdere

Cosa succede quando i tatuaggi incontrano la salute e le normative carcerarie? Una sezione dedicata analizza progetti come I.Ri.D.E., che nel 2017 ha studiato le strategie per prevenire malattie infettive nelle carceri italiane. Con dettagli su rischi e regole, il libro porta alla luce storie autentiche che potrebbero sorprenderti, mostrando come questi tatuaggi nascosti influenzino la dignità e i diritti dei detenuti in modi inaspettati.

Eventi esclusivi per un’immersione profonda

Non perderti l’opportunità di approfondire di persona: il libro sarà presentato in eventi imperdibili a Ventotene, Roma e Garbatella, con ospiti speciali come l’attore Claudio Amendola e il giornalista Edoardo Purgatori. Incontri che promettono dialoghi accesi e rivelazioni su un fenomeno spesso ignorato, con una copia del libro destinata a tutti gli istituti penitenziari italiani per stimolare riflessioni sorprendenti.

TATTOOING DEMON STUDIO
16 giugno ore 18:30 | Campo de’ Fiori, Via di Grotta Pinta, 37 – 00186 Roma
Con Daniela Attili, Paola Bevere, Gabriele Donnini e letture di Claudio Amendola.

CASETTA ROSSA
18 giugno ore 18:30 | Garbatella, Via Giovanni Battista Magnaghi, 14 – 00154 Roma
Con Daniela Attili, Paola Bevere, Gabriele Donnini, Cristiano Alessandri, Luigi Manconi e letture di Edoardo Purgatori.

LIBRERIA ULTIMA SPIAGGIA
31 maggio ore 22:00 | Ventotene, Piazza Castello, 18 – 04020 Ventotene
Con Daniela Attili, Paola Bevere, Gabriele Donnini, Sergio Nazzaro, Patrizio Gonnella, Susanna Marietti e Maria Pia Scarciglia.

CASA CIRCONDARIALE DI REBIBBIA
Ottobre | Data e ora da definire | Via Raffaele Majetti, 70 – 00156 Roma.

ANGELO MAI
Ottobre | Data e ora da definire | Viale delle Terme di Caracalla, 55 – 00153 Roma.

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Cronaca

Agente di polizia stradale travolge e uccide donna anziana: indagini in corso

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Agente di polizia stradale travolge e uccide donna anziana: indagini in corso

ShoccanteIncidenteARoma: Un agente di polizia al volante di un’auto di servizio travolge una donna anziana, cosa è successo davvero?

L’Impatto Inevitabile e il Dramma Inaspettato

Immaginate una mattina tranquilla a Roma, con il sole che illumina le strade, quando all’improvviso un’auto di servizio della polizia stradale si scontra con una donna di 86 anni che cammina tranquillamente all’incrocio tra via Nola e piazza Santa Croce in Gerusalemme. Erano da poco passate le 9 del 28 maggio, e l’impatto è stato così violento da lasciare tutti senza parole. La vittima, una anziana indifesa, è stata investita con una forza tale da rendere l’incidente fatale, nonostante i primi tentativi di soccorso.

Le Ore di Angoscia e lo Shock dei Colleghi

Ma cosa succede quando un agente, simbolo di sicurezza, si trova al centro di una tragedia del genere? La notizia ha confermato solo il giorno dopo, il 29 maggio, che la donna è deceduta alcune ore dopo l’incidente. I colleghi dell’agente sono rimasti paralizzati dallo shock, mentre lui stesso l’ha soccorsa immediatamente e l’ha trasportata d’urgenza all’ospedale San Giovanni. Purtroppo, i traumi riportati sul corpo si sono rivelati letali, trasformando una routine in un incubo inaspettato.

Le Indagini Che Riveleranno la Verità

E se ci fosse molto di più da scoprire? Gli agenti della polizia locale del I gruppo Centro sono intervenuti sul luogo per raccogliere i rilievi e chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Riusciranno le telecamere di sorveglianza a rivelare se la donna stesse attraversando sulle strisce pedonali, o se l’agente stesse procedendo a una velocità eccessiva o in stato di emergenza? Domande come queste tengono tutti con il fiato sospeso, mentre si attende che le prove svelino i dettagli di questa storia misteriosa e drammatica.

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A Roma, il corteo di Non una di meno per Martina Carbonaro: “È stato il vostro bravo ragazzo”

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A Roma, il corteo di Non una di meno per Martina Carbonaro: “È stato il vostro bravo ragazzo”

FemminicidioARoma: Scopri come le strade di Roma stanno esplodendo in una protesta che potrebbe cambiare tutto!

La marcia delle voci ribelli

Centinaia di studentesse dai licei e università di Roma, unite alle attiviste di Non Una di Meno e al collettivo Athena della Sapienza, hanno invaso le strade con una “passeggiata rumorosa” carica di emozione. Mazzi di chiavi fatti suonare in aria, fischietti assordanti e fumogeni viola hanno creato un’onda di protesta per dire “basta” al femminicidio, in memoria di Martina Carbonaro, la quattordicenne tragicamente uccisa dal fidanzato ad Afragola, e per tutte le altre vittime dimenticate.

Lo slogan che unisce e scuote

“Insieme siam partite e insieme torneremo, non una di meno”: questo grido potente ha echeggiato per le vie della Capitale, lasciando i passanti a chiedersi cosa sta davvero accadendo. Le attiviste, insieme a gruppi di studenti, hanno formato un corteo partito dalla fermata della metro A a San Giovanni, diretto verso San Lorenzo per un sit-in che promette di rivelare storie strazianti e appelli irresistibili. Non perderti i dettagli di questa mobilitazione che sta accendendo il dibattito nazionale!

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