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Cronaca

Dall’infanzia a Casal Palocco ai misteriosi inizi con il nonno e l’affascinante viaggio a Parigi

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Dall’infanzia a Casal Palocco ai misteriosi inizi con il nonno e l’affascinante viaggio a Parigi

RolandGarrosSensation Hai mai sognato di vedere un giovane talento romano rubare la scena ai giganti del tennis mondiale con mosse imprevedibili e un cuore da leone? #TennisItaliano #MatteoGigante

Il Nuovo Fenomeno Azzurro

Matteo Gigante, il ragazzo che gioca con la fantasia di un bambino, sta facendo impazzire gli appassionati al Roland Garros. Originario di Casal Palocco, periferia di Roma, questo talento classe 2002 ha conquistato i titoli dei giornali battendo l’ex finalista Stefanos Tsitsipas, garantendosi un posto nei sedicesimi di finale. Immagina: ore e ore su campi di terra rossa per trasformare un sogno in realtà, e ora è lui il protagonista dello Slam francese, pronto a sfidare Ben Shelton oggi!

Ragazzo d’Oro e le Sue Prime Emozioni

Cosa rende Matteo così speciale? Il suo primo maestro, Alessandro Galli, lo descrive come un “ragazzo d’oro” pieno di potenziale, con una tecnica innata e una voglia che non si spegne mai. A soli quattro anni, iniziava a muovere i primi passi sul campo, e oggi Galli non nasconde l’orgoglio per la vittoria contro Tsitsipas. “È una grande emozione”, dice, ricordando i loro continui contatti. Cresciuto con la racchetta in mano, Matteo ha condiviso momenti indimenticabili al Foro Italico, dove ha fatto da sparring partner a Novak Djokovic prima della finale contro Nadal. Chissà quali segreti ha imparato da un campione del calibro di Nole!

Amicizie, Sfide e un Cuore Inseparabile da Roma

La vita di Matteo è un mix di amicizie forti e battaglie personali che tengono il pubblico col fiato sospeso. Legato a Roma come pochi, ha festeggiato la sua prima vittoria ATP proprio lì, in un derby contro l’amico Giulio Zeppieri. E che dire del rapporto fraterno con Flavio Cobolli, un altro prodigio romano? Insieme hanno condiviso tornei come il Lemon Bowl, con Flavio spesso in vantaggio, ma l’amicizia resta solida – anche se divide la fede calcistica, con Matteo fan sfegatato della Juventus! Nonostante infortuni al gomito e la mononucleosi, ha sempre rimbalzato indietro, arrivando al ranking di numero 129 al mondo e superando qualificazioni a Indian Wells contro giganti come Sebastian Baez. Come fai a non tifare per un fighter del genere?

Dal Quartiere alla Gloria Mondiale

Oggi, allenato da Marco Gulisano all’Enjoy Sporting Club, Matteo si allena con nomi come Jacopo Berrettini e la promessa Jacopo Vasamì, puntando dritto ai primi 100 al mondo. Dal cuore di Roma ai campi internazionali, ogni passo di questo sanpietrino del tennis è una storia da scoprire – e chissà cosa riserverà il suo prossimo match!

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La Coppa del Mondo di skateboard torna nella Capitale: 370 atleti da 51 Paesi

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La Coppa del Mondo di skateboard torna nella Capitale: 370 atleti da 51 Paesi

TrickMozzafiatoARoma Preparati per acrobazie da capogiro che trasformeranno Ostia e Colle Oppio in un playground di emozioni, dal 1° al 15 giugno!

Le Location dei Sogni

Immagina spiagge e colline romane che si animano con trick spettacolari, pronti a stupire chiunque osi avvicinarsi. Ostia, con le sue onde e il vento, e il verde Colle Oppio diventeranno i palcoscenici segreti di acrobati e skater che sfidano la gravità. Potresti imbatterti in evoluzioni aeree che sembrano uscite da un film d’azione – e chissà, magari il prossimo trick virale è proprio qui!

Cosa Aspettarti da Questi Trick

Questi eventi promettono sorprese elettrizzanti, con trick che combinano agilità, velocità e creatività in modi imprevedibili. Dagli audaci salti su rampe improvvisate ai volteggi che sfidano le leggi della fisica, ogni giorno dal 1° al 15 giugno potrebbe riservarti un momento wow da condividere con tutti. Non vorrai perderti l’occasione di assistere a esibizioni che stanno già facendo impazzire la città!

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Cronaca

Nahid: il prezzo della sua straordinaria bontà e del suo impegno instancabile

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Nahid: il prezzo della sua straordinaria bontà e del suo impegno instancabile

OmicidioSconvolgente: La vedova di un benzinaio ucciso in una rapina racconta l’incubo che ha distrutto la sua famiglia #ArdeaTragedia

La testimonianza commovente della vedova

Rita Rahman Bristy, 32 anni, non riesce a credere a ciò che è successo. Originaria del Bangladesh e trasferita in Italia da bambina, si sente completamente sola dopo la brutale morte del marito, Nahid Miah, un padre di 36 anni selvaggiamente accoltellato durante una rapina in piena luce del giorno alla stazione di servizio Toil di Tor San Lorenzo. “Mi sembra di vivere in un’altra dimensione”, confida con gli occhi pieni di lacrime, mentre la sua vita e quella dei suoi due bambini è stata stravolta in pochi istanti per poche centinaia di euro.

Una famiglia che credeva nel futuro in Italia

Rita è italiana a tutti gli effetti e ha sempre riposto fiducia in questo Paese. “Mio marito era una persona buona, un padre esemplare e un lavoratore instancabile. Perché lo hanno ucciso?”, si chiede con voce tremante. Nahid, arrivato dal Bangladesh, era integrato nella comunità e amava la sua vita qui, ma ora la paura ha preso il sopravvento. “Ora sono sola con i miei figli, una di un anno e uno di cinque, e non mi sento più al sicuro”, rivela, lasciando intravedere l’angoscia che la consuma.

I contrasti con clienti maleducati

Prima della tragedia, la coppia non aveva mai affrontato problemi gravi. Nahid gestiva la stazione di servizio e un negozio di alimentari ad Ardea, dove a volte capitavano screzi con clienti poco educati. “C’erano giovanissimi che si comportavano male, e una volta è sfuggito uno spintone”, racconta Rita. “Mio marito ne soffriva, non capiva perché venisse trattato così nonostante fosse sempre gentile e dedito al lavoro”. Nulla, però, faceva presagire un’esplosione di violenza come quella che ha cambiato tutto.

Paura di una nuova aggressione

Ora, Rita vive nel terrore costante. “Ho paura che possano entrare i ladri in casa, mi sento fragile e vulnerabile”, ammette. La perdita del marito l’ha catapultata in un incubo irreale, e il pensiero di crescere i figli da sola la terrorizza. “Voglio solo sicurezza per me e i miei bambini”, dice, enfatizzando il desiderio di giustizia. “Ci siamo sposati nel 2011 e ci amavamo profondamente; lui era meraviglioso con i figli, e tutti lo adoravano”.

Le indagini e il supporto della comunità

La stazione di servizio è piena di telecamere, sei in totale, che potrebbero aiutare a identificare l’assassino. “Gli inquirenti non mi dicono nulla, ma spero che arrestino il colpevole al più presto”, afferma Rita con urgenza. Intanto, la comunità di Tor San Lorenzo è in stato di shock e le è stata vicina, descrivendo Nahid come un uomo gentile e onesto. Anche la comunità bangladese, inclusa la famiglia di Nahid a Roma, si è stretta intorno a lei, offrendo conforto in un momento di profondo dolore. Il futuro, però, la spaventa più che mai.

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