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Cronaca

Le rivelazioni della scultrice Valentina Martino

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Le rivelazioni della scultrice Valentina Martino

ScopriIlDegradoNascosto Le sculture storiche che hanno reso Subiaco la Capitale del Libro 2025 sono in rovina, un segreto che ti farà riflettere sul nostro patrimonio culturale!

Il Tesoro Dimenticato di Subiaco

Nel cuore di Subiaco, proclamata Capitale Italiana del Libro per il 2025, un gioiello culturale sta cadendo in pezzi. Parliamo delle sculture in legno del Giardino della Stampa, opere che simboleggiano l’invenzione della stampa a caratteri mobili in Italia. Queste creazioni, nate da tronchi di cedri abbattuti dal vento, sono un omaggio ai pionieri Corrado Scheynheym e Arnoldo Pannartz, allievi di Gutenberg, che nel 1465 stamparono qui le prime opere, come il “De Civitate Dei”. Immagina un luogo che ha dato i natali alla stampa moderna, ora minacciato dal tempo – non è affascinante?

L’Allarme dell’Artista: Un’Incredibile Denuncia

A lanciare l’allarme è l’artista Valentina Martino di Olevano Romano, la mente dietro queste sculture realizzate nel 2020. Le sue parole rivelano un dramma nascosto: “I cedri di Subiaco che ho scolpito oggi appaiono opacizzati, ignorati e consumati dal degrado e dall’incuria. Sembra il passaggio di un fantasma, con dettagli che spariscono a causa del materiale esposto alle intemperie”. Pensi che opere del genere, che hanno contribuito al titolo di Capitale del Libro, meritino di essere trascurate? Questa denuncia solleva domande sul futuro del nostro passato artistico.

Il Giardino della Stampa: Un Patrimonio a Rischio

Le sei sculture, inaugurate nell’ottobre 2020, fanno parte di un percorso tematico che molti considerano già esistente a Subiaco. Proprio mentre il Comune annuncia eventi per la prima decade di giugno, tra cui riqualificazioni urbane, queste opere versano in condizioni critiche. L’artista avverte che, essendo materiali naturali, richiedono manutenzioni regolari – forse anche bimestrali – con vernici protettive per legno. Potrebbero essere recuperate, ma solo se protette adeguatamente. Chissà quali sorprese nascoste stanno scomparendo per sempre?

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Cronaca

Palazzo delle Esposizioni, Robert Watson: occhi indiscreti su Roma

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Palazzo delle Esposizioni, Robert Watson: occhi indiscreti su Roma

MostraFotografica Hai mai visto 200 scatti che svelano i segreti del mondo della moda e del cinema? Preparati a essere catturato da immagini mozzafiato!

L’Incredibile Collezione di Fotografie

Immagina di entrare in un universo dove ogni scatto racconta una storia nascosta: stiamo parlando di una mostra che espone oltre 200 fotografie del celebre fotografo di moda e cinema. Queste opere, ricche di dettagli sorprendenti e momenti iconici, sono destinate a stupire anche i più esigenti appassionati. Curiosi di scoprire cosa rende queste immagini così irresistibili e intramontabili?

Non Perdere Questa Occasione Imperdibile

Fino al 3 agosto, questa esposizione offre l’opportunità unica di esplorare il dietro le quinte di set cinematografici e passerelle esclusive. Ma affrettati: voci di corridoio parlano di un interesse crescente, con visitatori che non possono fare a meno di condividere le loro scoperte sui social. Quale mistero si nasconde dietro ogni foto? Scoprilo prima che sia troppo tardi!

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Cronaca

Un contenzioso irrisolto da 70 anni spinge a un appello al Ministro

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Un contenzioso irrisolto da 70 anni spinge a un appello al Ministro

BattagliaEpicaTraGesuitiEParroco La lotta per un prezioso dipinto antico che nasconde segreti inimmaginabili sta per infiammare il mondo dell’arte!

La Disputa che Dura da 70 Anni

Da settant’anni, una accesa contesa infuria tra i Gesuiti e il parroco della basilica di San Vitale a Roma. Al centro di tutto, un grande dipinto settecentesco raffigurante Sant’Ignazio in estasi a Manresa, che i Gesuiti custodiscono gelosamente nella basilica di San Saba. Il parroco, don Elio Lops, non demorde e insiste per riportarlo alla sua sede originale, accusando i Gesuiti di trattenere un’opera che appartiene alla Diocesi di Roma. Preparati a scoprire come questa querelle potrebbe svelare veri tesori nascosti!

Il Parere Shock della Soprintendenza

In questi giorni, la Soprintendenza alle Belle Arti ha emesso un parere che sta facendo discutere tutti: no al ritorno del dipinto. La Soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, sostiene che l’opera si è “storicizzata” nel suo attuale contesto, diventando parte integrante di San Saba. Anzi, sottolinea che i Gesuiti hanno espresso perplessità sullo spostamento, poiché rimuoverlo spezzerebbe l’unico legame gesuitico in quel luogo. Ma c’è di più: il quadro, attribuito a Giuseppe Odazzi o a un pittore della scuola di Carlo Maratta, non si integra con lo stile delle altre opere cinquecentesche di San Vitale. Una decisione che lascia tutti a bocca aperta – cosa nasconde davvero questo rifiuto?

Le Ribellioni del Parroco e i Dettagli Inaspettati

Non arrendendosi, don Elio Lops ha annunciato un ricorso al ministro della Cultura, Giuli, definendo la questione una “questione di giustizia”. Secondo lui, il dipinto non è mai stato dei Gesuiti, e tutti i parroci precedenti hanno lottato per riaverlo. C’è un twist intrigante: sotto la tela attuale potrebbe celarsi un’opera più antica, forse di Giovan Battista Flammeri, come suggerito da esperti come il professor Claudio Strinati. Immagina: un capolavoro sepolto che potrebbe riscrivere la storia dell’arte – riuscirà il parroco a vincere questa battaglia?

Il Contesto Storico che Nasconde Sorprese

San Vitale, una delle basiliche paleocristiane più antiche di Roma, fu un tempo sede del primo Vicariato dei Gesuiti, fondato da Ignazio di Loyola. Qui, i Gesuiti realizzarono affreschi e un portale per il Giubileo del 1600, che unisce temi cristiani a figure come Sant’Ignazio. I parroci sostengono che riposizionare il dipinto esalterebbe il ruolo educativo e spirituale della basilica. Ma i Gesuiti ribattono che il quadro è perfettamente a suo posto a San Saba, in base a scelte storiche “pertinenziali”. Un intreccio di storie che ti terrà incollato – quali segreti emergeranno da questa lotta?

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