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Cronaca

Vita da negoziatori: come i poliziotti convincono i criminali a rilasciare gli ostaggi

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Vita da negoziatori: come i poliziotti convincono i criminali a rilasciare gli ostaggi

Hai mai immaginato cosa accade quando un uomo armato si barrica in un fast food nel cuore della notte? #RomaPolizia #NegoziatoriInAzione #StorieVere

La Chiamata Notturna che ha Coinvolto un Eroe Sconosciuto

Domenica sera, un negoziatore della polizia di Roma di 54 anni, con ben 33 anni di esperienza, è stato chiamato in azione per una situazione da brividi. Era a casa con la famiglia quando il telefono è squillato alle 22.20: un uomo con problemi psichici si era barricato nel bagno di un Burger King in viale Eritrea, sostenendo di essere armato e inseguito da un gruppo di 15 persone. Insieme al collega Giorgio, ha iniziato a raccogliere informazioni durante il tragitto, affrontando l’incertezza di non sapere se l’uomo fosse davvero pericoloso. Il loro unico obiettivo? Risolvere la crisi senza feriti, che si tratti di un malato psichiatrico o di un rapinatore con ostaggi.

Chi è il Negoziatore e Come Funziona la Squadra?

Maurizio, il negoziatore protagonista di questa storia, fa parte di una squadra d’élite composta da quattro equipaggi, ciascuno con tre operatori esperti. Questi poliziotti, supportati da psicologi e medici, lavorano a stretto contatto con le Unità operative di primo intervento (Uopi). Con quattro anni di esperienza in questo ruolo, Maurizio e i suoi colleghi sono addestrati per gestire momenti di alta tensione, trasformando parole in armi per la pace. Immagina il mix di adrenalina e strategia: non si sa mai cosa aspettarsi, ma ogni mossa è calcolata per evitare il peggio.

Perché l’Uomo ha Scelto di Barricarsi nel Bagno?

L’uomo, un quarantatreenne con disturbi psichici, sosteneva di essere terrorizzato e inseguito, barricandosi per evitare un’aggressione mortale. Potrebbe aver avuto allucinazioni visive, alternando momenti di confusione totale a improvvisi lampi di lucidità, come quando parlava della sua passione per le moto. Gli investigatori hanno dovuto navigare in questo labirinto mentale, scoprendo che era in cura al centro di salute mentale e aveva precedenti per armi e droga. Ma era davvero armato? Questo dubbio ha reso la situazione ancora più elettrizzante.

La Trattativa: Ore di Dialogo e Tensioni Improvise

Per due ore, Maurizio ha parlato con l’uomo attraverso una porta chiusa, coordinato dal decisore Tommaso Niglio, capo dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. La squadra ha acquisito informazioni cruciali visitando la casa dei genitori dell’uomo, che hanno confermato i suoi problemi psichici e l’assenza di armi. Durante la chiacchierata, l’uomo ha condiviso dettagli sulla sua vita, dalla tossicodipendenza alla passione per le moto, ma ha anche minacciato violenza e suicidio. I negoziatori hanno gestito ogni passo con calma, concedendo piccole richieste come un caricabatterie per il telefono, un segno che il dialogo stava funzionando. Eppure, i momenti di silenzio improvviso rendevano tutto imprevedibile.

Il Culmine dell’Intervento e le Sfide Quotidiane

Alla fine, l’uomo ha aperto la porta, ma lo spazio angusto ha complicato le cose, portando le Uopi a intervenire rapidamente. Tutto si è risolto senza incidenti, dimostrando l’efficacia di questo approccio. Maurizio, che ha scelto di diventare negoziatore a 50 anni per mettersi alla prova, vive una vita sempre in allerta: reperibile 24/7, anche in ferie, con il telefono che non si spegne mai. Dopo interventi come questo, torna a casa esausto, rivivendo ogni parola e reazione, in un debriefing continuo con la squadra. È una professione che ti fa interrogare: quanto è sottile il confine tra pericolo e salvezza?

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Scontro tra vicini di casa dopo una cena sfocia in coltellate: un arresto per tentato omicidio.

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Scontro tra vicini di casa dopo una cena sfocia in coltellate: un arresto per tentato omicidio.

Hai mai immaginato che una battuta innocente possa scatenare un’esplosione di violenza inimmaginabile? #NotteDiTerrore #ViterboIncubo

La scintilla della follia

Tutto è iniziato durante una cena apparentemente tranquilla tra vicini, dove un commento frainteso ha fatto scattare l’ira incontrollata di un uomo. In una villetta alla periferia sud di Viterbo, lo scorso 26 maggio, una serata tra amici si è trasformata in un incubo da brividi.

L’aggressione che ha sconvolto tutti

L’uomo, un 53enne del posto, ha estratto un coltello pieghevole e ha colpito il vicino di 49 anni con cinque fendenti all’addome, lasciando tutti a chiedersi come una discussione possa degenerare in tale barbarie. La sua compagna, una donna di 53 anni originaria del Nord Italia, ha provato a intervenire per fermarlo, ma è stata brutalmente picchiata, riportando ferite evidenti al volto.

L’intervento delle forze dell’ordine

I carabinieri, allertati da una chiamata d’emergenza, sono arrivati sul posto trovando i due feriti in gravi condizioni e li hanno trasportati d’urgenza in ospedale. Le indagini hanno fatto luce sull’accaduto grazie alla testimonianza della donna, mentre l’aggressore è stato rintracciato ore dopo al pronto soccorso, dove si era presentato per medicarsi. Scoperto e arrestato in flagranza, ora si trova in carcere con l’accusa di tentato omicidio.

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Chiara Ferragni chiude il negozio a Roma in via del Babuino.

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Chiara Ferragni chiude il negozio a Roma in via del Babuino.

ChiaraFerragniShock: Scopri i segreti dietro la chiusura improvvisa del suo store a Roma e il misterioso rinnovamento del brand!

L’Addio al Punto Vendita Iconico

Chiara Ferragni sta chiudendo il suo negozio di Roma, una mossa sorprendente che fa parte del totale rinnovamento del suo marchio annunciato da Fenice. Questa decisione, insieme alla liquidazione di Fenice Retail, mira a una “più efficiente allocazione delle risorse”. La società, controllata al 99% dall’influencer, vuole semplificare la struttura e concentrarsi sulle aree più strategiche, lasciando i fan a chiedersi cosa significherà per il futuro dell’impero fashion.

Le Polemiche che Hanno Segnato l’Inizio

Il punto vendita in via del Babuino 152 è stato aperto a ottobre 2023 e inaugurato con grande clamore a novembre, ma non senza controversie. Ferragni aveva lanciato un concorso per incontrare i fan durante il party, con una condizione: spendere almeno 150 euro nel negozio. Questa regola ha attirato critiche a valanga, e a Natale, dopo vendite deludenti, il store è stato vandalizzato con scritte come “Bandita” e “Truffatrice”, in riferimento al noto scandalo del pandoro. Chissà quali altri colpi di scena nasconderà questa storia!

Il Piano Strategico che Cambierà Tutto

In parallelo alla chiusura, Fenice sta lavorando a un “piano strategico di distribuzione” per migliorare le vendite online e offline. L’obiettivo? Potenziare i canali digitali e ottimizzare i punti vendita fisici, garantendo una presenza più capillare e adattata al mercato in evoluzione. Questo cambiamento potrebbe rivelare sorprese inaspettate, lasciando tutti curiosi di vedere come si evolverà il brand.

Prospettive di Crescita e Fiducia

Con l’approvazione del bilancio 2024 prevista entro giugno, Fenice assicura che tutto sarà “in piena coerenza” con i risultati passati. Il marchio guarda avanti con rinnovata fiducia, pronto a una fase di espansione e rafforzamento. I primi effetti della nuova strategia saranno visibili già nel secondo semestre, promettendo una “fase positiva” che potrebbe sorprendere follower e critici. Quali mosse audaci riserverà Chiara Ferragni?

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