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Cronaca

La Resistente: tre giorni di memoria e libertà al Museo di via Tasso

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La Resistente: tre giorni di memoria e libertà al Museo di via Tasso

FestivalResistente Scopri i segreti di un evento che sta facendo rivivere la storia della Resistenza come mai prima d’ora!

Il festival che celebra 70 anni di memoria

In occasione del 70° anniversario del Museo storico della Liberazione di via Tasso, un festival imperdibile porta alla luce storie nascoste e voci dimenticate della Resistenza a Roma e in Italia. Dal 5 al 7 giugno 2025, preparati a immergerti in tre giorni pieni di incontri, spettacoli e riflessioni che collegano il passato al presente, in un luogo che un tempo fu teatro di atrocità naziste.

Il primo giorno: Storie di eroismo e identità

Giovedì 5 giugno, l’evento si apre con un incontro affascinante dedicato al maggiore Antonio Ayroldi, un ufficiale che passò dalla campagna d’Africa alla lotta partigiana. Non crederai a come la sua vita personale illumini temi come il colonialismo italiano e le scelte coraggiose che cambiarono la storia. La serata continua con lo spettacolo “Come fratelli e sorelle” di Tamara Bartolini e Michele Baronio, che esplora le vite di Isabella e Giorgio Marincola, due figure simbolo che sfidano i confini dell’identità.

Il secondo giorno: Le donne protagoniste della Resistenza

Venerdì 6 giugno, l’attenzione si sposta sulla partigiana Iole Mancini, una storia che ti terrà incollato. Questo incontro pomeridiano rivela i ruoli spesso ignorati delle donne nella lotta, mostrando come le loro esperienze abbiano trasformato la società italiana. La giornata culmina con “Voci dalla Resistenza”, uno spettacolo emozionante ispirato al libro di Alessandro Portelli, che dà vita alle testimonianze delle donne coinvolte nell’eccidio delle Fosse Ardeatine – un’opportunità unica per scoprire storie che meritano di essere raccontate.

L’ultimo giorno: Avventure e proiezioni indimenticabili

Sabato 7 giugno, inizia con una visita performativa curata da Archivio Zeta, un’esperienza interattiva che ti farà sentire parte della storia. Segue la presentazione del libro “Fratelli Cervi”, che indaga il sacrificio dei sette fratelli emiliani uccisi dai fascisti e come la loro eredità sia stata celebrata nel tempo. La serata si infiamma con lo spettacolo itinerante “Facoltà di Resistenza”, che porta in scena le parole potenti di autori come Calvino, Fenoglio, Fortini, Levi e Vittorini. Chiude tutto con la proiezione del film “La Liberazione, un film di famiglia”, realizzato con filmati amatoriali che offrono uno sguardo intimo e autentico agli ultimi giorni del fascismo.

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Cronaca

Diciannovenne con disabilità grave, la mamma: “C’è una legge per aiutarlo ma viene ignorata”

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Diciannovenne con disabilità grave, la mamma: “C’è una legge per aiutarlo ma viene ignorata”

MisteroACastelGandolfo Scopri il drammatico tira e molla che sta lasciando un giovane senza il suo essenziale ‘Progetto di Vita’, mentre il Comune promette l’impossibile!

La Battaglia Inaspettata

Da sei mesi, un giovane si trova invischiato in una situazione che ha dell’incredibile: un continuo tira e molla con il Comune di Castel Gandolfo, dove il fondamentale “Progetto di Vita” – quel documento cruciale per il suo futuro – non è ancora stato predisposto. Immagina lo shock: promesse di supporto che si trasformano in ritardi misteriosi, lasciando tutti a chiedersi cosa stia davvero accadendo.

La Dichiarazione Sconcertante del Comune

Eppure, dall’ente arriva una risposta che stuzzica la curiosità: “Non lasciamo nessuno indietro”. Ma è davvero così? Queste parole, pronunciate con fermezza, alimentano i dubbi e fanno sorgere domande intriganti su possibili giochi di potere o errori burocratici che potrebbero nascondere molto di più. Cosa succederà ora?

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Una tenda brucia di nuovo in un’area abitata: cosa sta accadendo?

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Una tenda brucia di nuovo in un’area abitata: cosa sta accadendo?

IncendioARoma Hai mai visto un giorno di afa trasformarsi in un eroe inaspettato, salvando una collina da un inferno imminente? 😱

Le fiamme tornano a minacciare Monte Mario

Ieri, un incendio è divampato di nuovo tra le sterpaglie della collina di Monte Mario, ma per fortuna l’aria immobile ha evitato che le fiamme si diffondessero come l’anno scorso. Scoppiato intorno alle 9:30, questo rogo è stato molto più contenuto rispetto a quello di fine luglio, che aveva sfiorato l’osservatorio e i tribunali di piazzale Clodio. Eppure, l’allarme è scattato immediato, risvegliando paure sopite e attirando squadre di intervento da ogni angolo di Roma – immagina l’adrenalina mentre volontari da Massimina, Magliana, Tor Bella Monaca e Castel di Guido si precipitavano sul posto!

Squadre in azione: una corsa contro il tempo

Non è stata una giornata facile, con un brivido che ha percorso la schiena di tutti al primo accenno di “Monte Mario” nelle comunicazioni radio. In soli venti minuti, circa cinquanta uomini, quattro pick-up e quattro autobotti sono arrivati per domare le fiamme. I vigili del fuoco hanno attaccato il rogo con decisione, supportati da un elicottero bimotore regionale. Quest’anno, il dispositivo di emergenza è stato potenziato con due elicotteri, proprio per evitare disastri come quelli passati – chissà se è bastato a tenere a bada il pericolo!

Il fronte delle fiamme: rifiuti e accampamenti nascosti

La prima colonna di fumo ha scatenato l’ansia, con le fiamme che si alzavano in cima all’altura, visibili da via Teulada e via Bausan. Le strade sono state chiuse all’incrocio tra la Trionfale, via dei Cavalieri di Vittorio Veneto, via Carlo Evangelisti e viale del Parco Mellini, creando un caos di maschere antigas, visi sudati e pompe in azione. Il rogo si è sviluppato in una radura piena di foglie secche e alberi intrecciati, a pochi metri dall’Hilton – un ragazzo del hotel ci ha raccontato come una folata di vento avrebbe potuto mandare tutto in fumo! Le fiamme lambivano un’area con rifiuti, canne e suppellettili bruciate, segno che qualcuno viveva lì. Il Comune ha rimosso tonnellate di rifiuti in meno di un anno, ma domande inquietanti rimangono: chi è responsabile di questi accampamenti?

Tensioni e accuse tra istituzioni

Mentre l’incendio è stato contenuto a mezzo ettaro, le polemiche non si sono fatte attendere. L’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi ha alzato la voce contro i guardiaparco di Roma Natura, accusandoli di non pattugliare abbastanza la riserva per segnalare rifiuti e insediamenti abusivi. Dall’altro lato, Fabrizio Santori della Lega punta il dito sul Campidoglio, sostenendo che le baraccopoli si sono riformate proprio dove era scoppiato l’incendio dell’anno scorso. Sono rimpalli di accuse che lasciano tutti a chiedersi: è solo questione di fortuna che non ci sia stato un disastro peggiore? 😮

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