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Cronaca

Mistero a Villa Pamphili: una bambina e una donna senza vita rinvenute a pochi metri di distanza

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Mistero a Villa Pamphili: una bambina e una donna senza vita rinvenute a pochi metri di distanza

Un mistero agghiacciante nel parco di Roma: corpi di una bambina e una donna scoperti in circostanze choc! #MisteroMacabro

La scoperta shoccante

Immaginate di passeggiare in un tranquillo parco romano e imbattervi in un segreto oscuro: il corpicino nudo di una bambina di pochi mesi, abbandonato tra i rovi, con ecchimosi che raccontano una storia tragica. Solo due ore dopo, a poca distanza, un altro corpo – quello di una donna in avanzato stato di decomposizione, chiusa in un sacco nero. Le indagini sono in pieno fermento, con la polizia che si chiede se ci sia un legame, magari tra una madre e la sua piccolina. Ma quali orrori si nascondono dietro questa scena da film horror?

Il primo ritrovamento che fa rabbrividire

E se vi dicessimo che la bimba, tra i 6 e i 12 mesi, giaceva con le braccia aperte e la pelle segnata da lividi? Gli investigatori hanno trovato il suo corpo intatto, mentre quello della donna era parzialmente divorato dalle larve, con solo un braccio e una gamba visibili dal sacco. Potrebbe trattarsi di un omicidio collegato? Le autorità stanno setacciando telecamere e ospedali per catturare indizi, ma per ora, il DNA e le autopsie potrebbero svelare l’incredibile verità. Immaginate la tensione mentre gli esperti in tuta bianca lavoravano tra la folla di curiosi.

L’allarme che ha gelato il parco

Chi l’avrebbe mai detto che un posto affollato come Villa Pamphilj potesse nascondere tali misteri? Sono stati proprio i visitatori del parco a imbattersi nei corpi: prima la bambina, poi la donna. Eppure, nessuno sembra aver notato nulla di strano, nonostante il via vai di gente per sport o relax. C’è un testimone, una signora di 69 anni, che ha visto una donna in stato confusionale vagare lì vicino – potrebbe essere la chiave per risolvere questo enigma? O è solo un altro pezzo del puzzle?

Le incognite che alimentano la curiosità

E ora, le domande che vi terranno incollati: chi ha trasportato questi corpi senza farsi vedere in un’area dove le auto non arrivano? Si tratta di un atto di violenza premeditata, o di una tragedia famigliare? Gli investigatori stanno raccogliendo ogni testimonianza possibile, ma con pochi indizi a disposizione, il mistero resta fitto. Che cosa è successo davvero in quel parco? Le risposte potrebbero essere più scioccanti di quanto immaginiate.

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Una figura che sembra una bambola e sconvolge il sonno

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Una figura che sembra una bambola e sconvolge il sonno

ScopertoUnMisteroChocARoma: Un corpo di bimba in un parco apparentemente tranquillo, e c’è un colpo di scena che ti lascerà senza parole! #VillaPamphilj #RomaMisteri

LO SGOMENTO

Un testimone è ancora sotto shock dopo aver trovato quello che sembrava un innocuo bambolotto, ma si è rivelato essere il corpo senza vita di una bambina tra i 6 e i 12 mesi, nascosto tra i rovi di Villa Pamphilj a Roma. “Sembrava un bambolotto, non avrei mai pensato che si trattasse di un essere umano”, ha raccontato l’uomo, descrivendo la scena orribile che ha trasformato un tranquillo sabato pomeriggio in un incubo per tutti i presenti. La polizia, i vigili del fuoco, i carabinieri e i medici del 118 sono arrivati di corsa, attirando l’attenzione di decine di persone che si godevano il parco.

Un’altra testimone, una donna sulla cinquantina, è scoppiata in lacrime: “Io ero nel panico, non sapevo cosa fare. Sono distrutta, mi sento svenire”. Il forte choc l’ha costretta a essere soccorsa sul posto e poi portata in questura per rilasciare la sua testimonianza. Immagini come queste, che nessuno vorrebbe mai vedere, stanno tormentando la mente di chi c’era, con parole come “Non so se dormirò più” che riecheggiano tra i presenti.

LE VOCI

Mentre gli investigatori lavoravano sui rilievi, la curiosità ha iniziato a diffondersi come un’onda nel parco. Le persone si radunavano, sussurrando e scambiando teorie: “Hanno trovato una bambina”, diceva un signore arrivato poco dopo le forze dell’ordine. “Assurdo, ormai non si vive più”, commentava una donna mentre passeggiava con il marito. Con le volanti della polizia e i nastri bianchi e rossi a sigillare la zona, il panico si mescolava a un’irrefrenabile voglia di sapere di più, trasformando l’aria in un vortice di voci incontrollate.

IL NUOVO CHOC

E proprio quando sembrava che la situazione fosse sotto controllo, un secondo colpo di scena ha gelato tutti: una donna sudamericana ha notato un sacco nero con un braccio che spuntava fuori, a circa 200 metri dal luogo della prima scoperta. “Ho visto un braccio uscire fuori”, ha raccontato, confermata da un gruppo di suoi connazionali che stavano giocando a pallavolo. Uno di loro, Giacinto Tito, 40enne peruviano, ha aggiunto: “Stavamo recuperando il pallone e abbiamo visto questo sacco nei cespugli, con un braccio e una gamba che spuntavano. Si sentiva un odore molto forte e cattivo”. In un attimo, il panico è esploso: genitori che portavano via i figli di corsa, curiosi che si avvicinavano per sbirciare, e tutti che si chiedevano cosa altro potesse nascondere quel parco apparentemente innocuo.

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Droni e volontari uniti per combattere i roghi: una strategia innovativa?

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Droni e volontari uniti per combattere i roghi: una strategia innovativa?

AllarmeIncendiARoma Scopri come la Città Eterna rischia di bruciare e quali misteriosi droni vegliano sui quartieri più a rischio quest’estate!

LE ZONE PIÙ A RISCHIO

A Roma, con l’arrivo dell’estate, l’allerta incendi è al massimo: zone come Magliana, Casal Lumbroso e il municipio VI sono sotto stretta sorveglianza. Immagina droni che sorvolano i cieli per scovare i primi focolai, mentre 500 volontari della protezione civile si attrezzano con autobotti e pickup per intervenire sui roghi più piccoli, come quelli fra sterpaglie o ai bordi delle strade. La città, orgogliosa del suo titolo di capitale più verde d’Europa con ben 900 chilometri quadrati di parchi e aree verdi, rischia grosso fino a metà ottobre. Tutto questo in collaborazione con la Regione Lazio, per una rete di sicurezza che promette di tenere a bada le fiamme.

IL PIANO DELLA REGIONE

Ma cosa c’è dietro questo piano anti-incendi? La Regione ha stanziato cinque milioni di euro per aerei antincendio, veicoli noleggiati e accordi con i vigili del fuoco – un vero arsenale per combattere i roghi boschivi. La campagna, coordinata con il ministero dell’Interno, include addestramento per migliaia di volontari e misure per contrastare disastri naturali o umani. Nel Lazio, oltre quattromila eroi in uniforme sono pronti a scattare: chissà quali sorprese porteranno le prossime ondate di calore!

LE AZIONI IN PRIMA LINEA

Al centro della difesa ci sono i volontari della protezione civile capitolina, che supportano i vigili del fuoco fornendo acqua e sorveglianza sul territorio. Giuseppe Napolitano, direttore del dipartimento, avverte: “Le previsioni parlano di un’estate rovente, e il fuoco è quasi sempre opera umana – basti pensare a quei pochi casi su 760 dello scorso anno”. Servono controlli capillari da parte di forze dell’ordine e polizia locale per evitare disastri: un mix di tecnologia e vigilanza che potrebbe rivelare storie incredibili.

LA SORVEGLIANZA CON I DRONI

Per non perdere neanche un focolaio, sette droni saranno dispiegati sulle aree più sensibili: da Magliana e Casal Lumbroso a Monte Mario e i parchi circostanti. I municipi IV, VI e XI sono i più esposti, specialmente fuori dal Grande Raccordo Anulare. E non è tutto: il sindaco Roberto Gualtieri ha emesso un’ordinanza severa, con regole come strisce sterrate di 10 metri attorno alle aree verdi, vegetazione alta massimo 50 centimetri e strade tagliafuoco ogni 100 metri. Chi non si adegua rischia multe salate fino a 500 euro – un vero giro di vite che ti farà riflettere sul prossimo picnic!

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