Roma e dintorni
Ai Cancelli di Ostia finestrini distrutti e auto razziate, ladri (ancora) in azione al ‘Mare di Roma’

(Adnkronos) – Ritornare dopo una giornata al mare e ritrovare i vetri della propria auto in frantumi o, quando si è fortunati, la serratura forzata e l’abitacolo svuotato di quanto lasciato al suo interno. Accade ai Cancelli di Ostia. Come avevano già raccontato all’Adnkronos gli avventori delle spiagge di Castelporziano, segnalando come “da vent’anni le solite bande di ladri scorrazzano indisturbate saccheggiando le auto di chi viene ai Cancelli”, anche nel corso dello scorso weekend, al ‘Mare di Roma’ ladri si sono intrufolati nelle auto parcheggiate, forzando portiere e rompendo vetri, per prendere qualsiasi cosa dagli abitacoli.
Nella stessa domenica in cui il sindaco di Roma Roberto Gualtieri celebrava “il grandissimo successo” delle “nostre spiagge attrezzate, sicure e vigilate”, molte persone si sono dunque trovate dunque a fare i conti con la microcriminalità: “Io e un’amica eravamo venute ai Cancelli per un compleanno che un nostro amico aveva deciso di festeggiare qui – racconta la 30enne Alessandra I. all’Adnkronos – Abbiamo lasciato la macchina, una Fiat 500, proprio vicino all’ingresso del 2° Cancello: mi sono accorta solo quando sono arrivata a casa che tutte le cose che avevo nel portabagagli erano sparite. Quando siamo andati via, verso le 22, non c’era alcun segno di scasso apparente: io avevo lasciato la sacca della palestra, mentre la mia amica lo zaino e la sua borsa. Dentro avevamo le chiavi di casa, alcuni vestiti di ricambio, la piastra per i capelli, trucchi, caricabatterie e powerbank per i cellulari”. Meno fortunato Manuel M., 25 anni, che ha ritrovato il vetro della sua Golf in mille pezzi: “Domenica sono arrivato in spiaggia verso mezzogiorno e ho parcheggiato nei pressi del 3° cancello. Quando sono andato via, dopo le 21, ho trovato il finestrino posteriore sinistro rotto. Dentro la macchina non avevo niente – racconta – hanno rubato un paio di scarpe da buttare, che usavo per andare al mare, e un pacchetto di salviettine umidificate dal portaoggetti. Null’altro”. A denunciare, i due ragazzi però non pensano: “Faccio prima a riparare il danno da solo, meno tempo e meno pratiche”, dice Manuel, mentre per Alessandra “sarebbe inutile, visto che mi sono accorta del furto solo ore dopo, quando sono tornata a casa mia a Roma. Di certo, però, i Cancelli non mi rivedranno mai più”.
Stagione balneare decisamente no dunque per i Cancelli, che, a fine luglio, sono ancora ridotti a una distesa di sabbia con servizi al lumicino: quelli igienici a singhiozzo (funzionano solo in tre delle sette postazioni), quelli di salvamento e di ristorazione che ancora, a quasi un mese dal bando, devono partire quasi ovunque. A tutto ciò si aggiunge un tema di sicurezza che migliaia di persone ogni fine settimana si trovano a dover affrontare, con costi non indifferenti.
Roma e dintorni
West Nile, seconda vittima nel Lazio: era ricoverato allo Spallanzani

(Adnkronos) – Secondo decesso per il virus West Nile nel Lazio. Un uomo anziano, con patologie croniche pregresse e trapiantato di cuore, è morto oggi all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma.
La prima vittima nel Lazio è stata una donna di 82 anni che, residente a Nerola, è morta il 20 luglio scorso all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi in provincia di Latina per il virus. Era stata ricoverata il 14 luglio scorso per febbre e stato confusionale.
Il West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche a ospiti accidentali come il cavallo e l’uomo. La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all’alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.
Roma e dintorni
A Roma torna la Festa della Transumanza

(Adnkronos) – Torna i prossimi 5 e 6 luglio il Festival della transumanza, l’antica tradizione riconosciuta come patrimonio immateriale dall’Unesco e che consiste nello spostamento stagionale del bestiame tra pascoli di pianura e pascoli montani, in una due giorni dedicata anche alla tradizione casearia laziale. Sabato 5 luglio a partire dalle ore 16 in via Ardeatina km 11.500 a Roma nei pressi della Cooperativa Agricola del Divino Amore, ci sarà una dimostrazione pratica del latte ovino laziale con degustazione. A seguire una tavola rotonda sulle problematiche della pastorizia nella regione Lazio con la partecipazione delle maggiori istituzioni regionali e nazionali del settore. L’ evento patrocinato dalla Cultural Route of the Council of Europe vedrà gli interventi dei rappresentanti dell’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’ Innovazione dell’ Agricoltura del Lazio), del consorzio Vie di Transumanza Italia. Hanno accolto l’invito il presidente della commissione Bilancio della Regione Lazio Marco Bertucci, l’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini, il consigliere regionale Giorgio Simeoni e il consigliere comunale di Roma Capitale Giovanni Quarzo, oltre ad alcuni rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura e Cia.
“Il senso di questa manifestazione, che si inserisce in una serie di eventi in tutto il Lazio – ricorda Claudio Celletti, presidente dell’associazione pastori resilienti del Lazio – è quello di sensibilizzare le istituzioni e i cittadini sull’ enorme importanza della pastorizia e del prezioso lavoro dei pastori. Oggi questa categoria si sente sola e vessata da norme e adempimenti impossibili da sostenere. I pastori svolgono invece un’azione di custodia e salvaguardia del territorio, dell’habitat naturale e della biodiversità. Servono quindi interventi urgenti per l’intero comparto, pena la fine di un settore che attraverso il proprio lavoro fornisce un servizio indispensabile per la collettività. Ci piace ricordare il nostro motto: senza agricoltura e senza allevatori non c’è futuro”.
Si attende dunque una grande partecipazione per il fine settimana 5-6 luglio, non solo per gli appassionati della tradizione casearia e culinaria romana ma anche per tutti i turisti che saranno in zona in quei due giorni. Chi parteciperà potrà gustare prodotti tipici come l’abbacchio romano, la pecora al cottura e il celebre pecorino romano. L’evento sarà l’occasione non solo per assaggiare il meglio della produzione casearia locale ma anche per godere di tanta musica. La degustazione sarà infatti allietata da canti dei pastori, dall’esibizione del gruppo folk “Le Calandre” e, per chi è appassionato di Rino Gaetano, potrà ascoltare in serata le cover del celebre cantautore italiano. La due giorni proseguirà poi la domenica 6 luglio con la colazione del pastore: latte, formaggi, marmellate, dolci. Tutto all’insegna della genuinità e della tradizione culinaria della regione Lazio per proseguire nel pomeriggio con una splendida mostra fotografica sulle specialità casearie laziali.
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