Attualità
UNTORE HIV – Condanna incredibilmente diminuita!

L’untore Hiv è stato condannato a 16 anni e 8 mesi di carcere. L’accusa è di ‘omicidio volontario della moglie e contagio della ex fidanzata’.
Sedici anni e otto mesi di carcere per aver contagiato consapevolmente la compagna, poi morta nel 2017, e poi aver trasmesso il virus dell’Hiv all’ex fidanzata. E’ la pena inflitta dal gup di Ancona Paola Moscaroli, con rito abbreviato, al cosiddetto untore HIV.
L’uomo, detenuto a Rebibbia, e da qualche giorno uscito dall’ospedale di Viterbo dov’era ricoverato, era in aula scortato dalla Penitenziaria. Ha sempre sostenuto che l’Aids non esiste e rifiutato cure specifiche per la malattia.
Per l’ex autotrasportatore la Procura di Ancona – i pm Irene Bilotta e Marco Pucilli – avevano chiesto una condanna a 18 anni di reclusione. Il gup ha accolto la tesi accusatoria sulla sussistenza di omicidio volontario e lesioni ma ha irrogato una pena piu’ lieve: la motivazione verra’ depositata entro 90 giorni. La difesa valutera’ il ricorso in appello.
In aula l’imputato, apparentemente impassibile e con un ghigno sorridente, avrebbe voluto rendere dichiarazioni spontanee e presentare una memoria integrativa. Il gup, in sede di repliche, non lo ha consentito e ha emesso il verdetto.
Attualità
A Roma spunta uno striscione per Papa Francesco

Roma – È tutto pronto per l’ultimo saluto a Papa Francesco, il papa della gente, il Santo Padre sempre dalla parte degli ultimi.
La città di Roma non dimentica le persone buone e, proprio di fronte alla basilica di Santa Maria Maggiore, c’è uno striscione dedicato al grande Papa argentino.
Striscione per Papa Francesco
“Grazie Francesco” c’è scritto sul palazzo del Pontificio Seminario Lombardo, edificio di proprietà della Santa Sede.
Lo striscione bianco con la scritta rossa, lungo circa 10 metri è un giusto omaggio per ricordare un grande Papa che è sempre stato a fianco degli ultimi e che la città di Roma vorrà sempre molto bene.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
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