Cronaca
ROMA Diffamazione M5S: l’ex sindaco Marino assolto

ROMA L’ex sindaco Marino assolto dall’accusa di diffamazione nei confronti del M5S.
Ignazio Marino sul proprio profilo Facebook commenta l’assoluzione: “Oggi il Tribunale di Roma mi ha assolto in relazione a un’altra denuncia del MoVimento 5 Stelle nei miei confronti. Il 20 Aprile 2015 Marcello De Vito, Virginia Raggi, Enrico Stefàno, Daniele Frongia, Roberta Lombardi e Gianluca Perilli mi denunciarono alla Procura di Roma. Affermavano che li avevo diffamati. Il sostituto procuratore Ielo, l’8 Maggio 2015, chiese l’archiviazione. Questa la motivazione: ‘Non avendo il Marino utilizzato espressioni gratuitamente denigratorie della dignità e della reputazione altrui’. Tuttavia, il giudice per l’udienza preliminare decise di rinviarmi a giudizio. Così iniziò il processo che si è concluso oggi, dopo 4 anni, con la mia assoluzione.
Ancora una volta mi ritrovo con gli stessi sentimenti: soddisfatto ma non allegro. Ore perdute in questi anni nel prepararsi per il Tribunale. Quante energie investite da un Maestro del Diritto come il Professor Enzo Musco e dalla sua ottima allieva, l’avvocato Alessandra Martuscelli. Quante ansie per i miei familiari e per le persone che mi vogliono bene. Avventure, o meglio disavventure, come questa allontaneranno molte persone motivate e per bene dall’impegno nella vita pubblica del Paese. Alla fine, questo sarà il lascito dell’aggressività di chi vive l’impegno pubblico come una ‘battaglia per il potere’ e non come servizio per il bene comune”.
Marino, quando era ancora sindaco e durante la campagna dei Cinquestelle perché rimettesse il mandato disse: “Il Movimento 5 Stelle, sperando di raccogliere maggiore consenso, fa le stesse richieste della mafia. Cioè che gli onesti vadano a casa”. Spiegando poi: “Chi chiedeva le mie dimissioni auspicava lo stesso esito politico del mio mandato sperato da Buzzi e Carminati”. Da qui partì il giudizio per diffamazione da cui ora l’ex sindaco esce assolto.
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Cronaca
Il cardinale vicario di Roma Baldo Reina: “La diocesi accoglie con gioia il suo nuovo pastore”

Svelati i segreti affettuosi del cardinale vicario per il nuovo papa: un messaggio che potrebbe cambiare il volto della Chiesa! #VaticanoMisteri #PapaLeoneXIV
L’amore della diocesi per il nuovo pontefice
Il cardinale vicario Baldo Reina ha condiviso toccanti riflessioni sul settimanale della diocesi di Roma, esprimendo l’affetto e l’augurio di tutta la comunità per il nuovo vescovo, papa Leone XIV. In un’epoca piena di sfide e sorprese divine, la diocesi già lo ama profondamente, sapendo che è stato scelto da Dio per guidare la Chiesa come un “dolce Cristo in terra”. Come pastore, il papa è visto come colui che illuminerà il cammino della Chiesa di Roma e di tutto il mondo cristiano, navigando tra le strade polverose e imprevedibili dei nostri tempi.
Parole che ispirano una Chiesa in movimento
Nelle sue parole, Reina sottolinea come i messaggi del papa dalla Loggia delle benedizioni spingano tutti a impegnarsi per una Chiesa esemplare. Descrive una comunità sinodale che marcia al fianco degli uomini e delle donne di oggi, specialmente i più poveri, costruendo ponti di dialogo e affrontando le contraddizioni del mondo moderno. Immaginate una Chiesa missionaria e aperta, lontana dai pericoli dell’isolamento, che annuncia la Buona Novella del Regno e testimonia la pace nelle relazioni quotidiane e comunitarie – un’idea che lascia tutti con il fiato sospeso!
Un saluto personale e la promessa di preghiera
Subito dopo l’accettazione del nuovo pontefice, i cardinali hanno reso omaggio con emozione palpabile. Reina racconta di aver salutato il papa con un abbraccio e le preghiere della diocesi, ricevendo in cambio un sorriso e un grazie sincero. Ora, mentre attendono il suo arrivo nella cattedrale, la comunità assicura ferventi preghiere per aiutarlo a confermare la fede di tutti e a seguire le orme di Cristo, il Figlio del Dio vivente – un legame che promette di rivelare ancora più sorprese!
Cronaca
Due giovani bloccati nella stazione della metro a Malatesta: una disavventura sfortunata.

#HaiMaiVissutoUnIncuboSotterraneo? #TrappolaMetropolitana
La Disavventura dei Due Giovani
Immaginate di scendere da una metro a Roma per una serata spensierata e ritrovarvi bloccati al buio, senza via d’uscita! È esattamente ciò che è capitato a due venticinquenni, un ragazzo e una ragazza, nella stazione Malatesta della linea C. La serata di ieri, 9 maggio, avrebbe dovuto portarli al vivace quartiere del Pigneto, ma dopo essere scesi dal treno, si sono trovati di fronte a cancelli sbarrati. Con il panico che sale, hanno iniziato a gridare per attirare l’attenzione dei passanti, fino a quando il personale dell’Atac non è intervenuto per liberarli. Chissà che terrore devono aver provato!
Le Ipotesi Sull’Incidente
Ma cosa è successo davvero? L’azienda dei trasporti Atac ha avviato un’indagine interna per svelare i misteri di questa disavventura, e le teorie sono affascinanti quanto intriganti. Potrebbero aver semplicemente perso la cognizione del tempo, finendo intrappolati perché la stazione chiude alle 21, come indicato sul sito ufficiale. Oppure, è possibile che un errore umano abbia anticipato la chiusura dei cancelli, magari convinto che non ci fosse più nessuno all’interno. Per dipanare l’enigma, Atac conta sulle riprese delle telecamere interne: potrebbero rivelare ogni dettaglio del loro percorso e degli orari esatti.
Non il Primo Mistero Sotterraneo
E se vi dicessimo che questa non è una novità? Casi simili hanno già fatto parlare di sé in passato, alimentando le storie più curiose sui trasporti romani. Situazioni analoghe si sono verificate nel 2022, nel 2021 e addirittura nel 2015, lasciando intendere che le stazioni della metro nascondano più segreti di quanto si pensi. Chissà quanti altri aneddoti attendono di essere scoperti!
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