Attualità
Reddito di cittadinanza – Parla il padre della Saraceni, “La buttiamo in una discarica?”

“Prima del reddito di cittadinanza mia figlia percepiva il reddito d’inclusione. Dobbiamo mandarla a fare la prostituta o buttarla in una discarica? Mia figlia dice una cosa: datemi un lavoro e rinuncio al reddito di cittadinanza”. A parlare oggi, dopo le polemiche scaturite dalla notizia sul reddito di cittadinanza che la figlia percepisce, è il padre di Federica Saraceni, l’ex Br condannata a 21 anni e mezzo di carcere per l’omicidio di Massimo D’Antona. Ex magistrato e difensore della figlia – “Federica è stata condannata per un errore”, ha ribadito oggi – contesta con forza “l’attacco” che le è stato mosso. Dopo il silenzio di ieri, l’ex magistrato si scaglia in modo bipartisan contro chi parla di “anomalia”: “l’attacco a mia figlia parte dalla destra becera e reazionaria”, e “purtroppo la sinistra si accoda, perché la destra specula sulle emozioni e sui sentimenti e la sinistra non è mai capace di una propria autonomia – continua Saraceni.
In due interviste intanto la vedova del giuslavorista, Olga D’Antona, si dice certa che Federica Saraceni non abbia “davvero bisogno” di quel denaro, perché “ha una famiglia alle spalle che da sempre si occupa di lei e dei suoi figli, che l’ha sempre sostenuta e le è sempre stata vicino. Rinunci al reddito e lo lasci a chi ne ha davvero bisogno”.
Attualità
Omicidio nel bosco: Abdelkrim Cheheb abbattuto da due spari a collo e petto

#SconvolgenteMisteroNelBosco Hai mai immaginato cosa potrebbe nascondere un bosco apparentemente tranquillo, dove un uomo è stato trovato senza vita in circostanze che hanno lasciato tutti senza parole?
Nel cuore di una foresta italiana, il corpo di Abdelkrim Cheheb è stato scoperto in un contesto che ha immediatamente catturato l’attenzione delle autorità e dell’opinione pubblica, scatenando curiosità su un possibile crimine che potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati. L’autopsia ha rivelato dettagli che fanno sorgere più domande che risposte, alimentando teorie e speculazioni sui motivi dietro a questo tragico evento.
Le scoperte iniziali
Le prime indagini hanno portato alla luce elementi che fanno drizzare i capelli: “ucciso da due spari a collo e petto”, come emerso dai rapporti ufficiali, suggerendo un atto premeditato e misterioso che potrebbe coinvolgere reti nascoste o vendette inaspettate. Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire gli ultimi movimenti della vittima, lasciando spazio a ipotesi intriganti su legami oscuri.
Le domande che tormentano gli inquirenti
Mentre le autorità setacciano la zona alla ricerca di indizi, la comunità locale è in fermento, chiedendosi chi potrebbe aver orchestrato un fatto del genere e quali segreti emergeranno dalle indagini. Con ogni nuovo dettaglio, il caso si infittisce, promettendo rivelazioni che potrebbero cambiare tutto – non perderti gli aggiornamenti su questa storia che sta catturando l’immaginazione di tutti.
Attualità
Prete novantenne si perde fra i terminal dell’aeroporto di Roma, rintracciato dopo ore dagli agenti

#MisteroInAeroporto Hai mai immaginato un anziano prete che scompare per ore in uno degli aeroporti più trafficati d’Italia, lasciando tutti nel panico?
Immaginate la scena: all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma, un 90enne di nome Padre Michel – un uomo di fede con una vita dedicata al prossimo – svanisce improvvisamente tra i terminal affollati, scatenando una caccia frenetica che ha tenuto con il fiato sospeso passeggeri e personale. Cosa potrebbe averlo spinto a scomparire in questo modo? Gli agenti hanno lavorato senza sosta, trasformando l’aeroporto in un vero e proprio set di un thriller, e il ritrovamento ha rivelato dettagli che potrebbero sorprendervi.
La scomparsa improvvisa
Padre Michel, noto per la sua serenità e dedizione, era semplicemente scomparso nel nulla durante una sosta routine. Testimoni parlano di un momento di confusione tra i gate, con il prete che “scompare per ore fra i terminal”, come riportato dai presenti. L’incidente ha suscitato subito un’onda di preoccupazione, con migliaia di viaggiatori a chiedersi: era un disguido o c’era qualcosa di più sinistro?
La caccia agli agenti
Le squadre di sicurezza dell’aeroporto si sono mosse con rapidità, setacciando ogni angolo alla ricerca di “Padre Michel”. Fonti interne rivelano che il ritrovamento è avvenuto dopo ore di tensione, grazie a un lavoro meticoloso che ha coinvolto sorveglianza e appelli diffusi. Ma cosa ha scoperto durante la sua scomparsa? Questa vicenda solleva interrogativi affascinanti su sicurezza e imprevisti negli hub globali.
Il colpo di scena finale
Mentre gli agenti chiudevano il cerchio, l’intera storia ha preso una piega inaspettata, lasciando tutti a chiedersi se ci siano lezioni da imparare da un evento del genere. Gli aggiornamenti continuano ad arrivare, e non vorrai perderti i dettagli più intriganti di questo enigma aeroportuale. 😲
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