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Ferrero “Se la Roma fosse in vendita l’acquisterei subito”

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Ferrero “Se la Roma fosse in vendita l’acquisterei subito”

“Se domani ci fosse la possibilità di acquistare la Roma? La prenderei subito”. Lo ha detto il presidente della Samp Massimo Ferrero nell’incontro che si è svolto oggi con gli studenti della Luiss a Roma. Ferrero parla della società giallorossa facendo anche un passo indietro: “Si parlava della Roma nel 2010, dove alla morte del grande Franco Sensi la povera Rossella è stata espropriata della società e non solo. Gli è rimasta una casetta, aveva un impero. Ma non siamo qui per fare polemica.

Me l’avevano proposta, ma dissi di no. Del calcio non me ne fregava niente, andavo a vedere la partita per coltivare rapporti, non per altro”.

Inevitabile affrontare anche il tema della cessione della Samp, ogni ora può essere quella giusta per l’offerta definitiva del gruppo di Gianluca Vialli: “La Sampdoria è venuta così, è capitata – ha detto Ferrero – Mi trovo in un momento in cui i tifosi mi minacciano, vogliono Vialli. Venisse pure, ma io ho dato un valore alla società. Non voglio esagerare la verità, ma quando sono entrato a Bogliasco ho visto come prima cosa un cancello rotto”. Poi ripercorre delle tappe della sua gestione blucerchiata: “Ho fatto il centro sportivo nuovo, ho preso tutte le concessioni. Ho fatto anche i campi dei portieri oltre l’hotel nuovo, in cui i giovani studiano anche. Prendo giocatori a 20/25 milioni perché adesso vengono nel club. Vado a prendere tutti ragazzini di prospettiva, su dieci cinque ne azzecchi e li rivendi. Questo è un tipo di calcio, poi c’e’ la Juventus. Oggi potrei essere pronto per andare alla Roma o un club di prima fascia. Ho messo in vendita la Sampdoria perché non posso fare di più”.

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Comuni regalano aree edificabili con vincoli ai costruttori

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Proposta di Risarcimento per Aree Non Edificabili nel Lazio

È già possibile nel Lazio ottenere dai comuni un risarcimento per aree non più edificabili per sopraggiunti vincoli, ma la proposta di legge presentata dalla consigliera di Fratelli d’Italia, Laura Corrotti, mira a snellire le procedure amministrative per avere risposte più veloci.

Semplificazione della Normativa Urbanistica

Dopo il condono edilizio nel Lazio, la consigliera regionale di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Urbanistica, Laura Corrotti, ha presentato un’altra proposta di legge che punta a semplificare la normativa in materia urbanistica.

Risarcimento tramite Aree Edificabili

In concreto, se un costruttore possiede un terreno che alcuni vincoli hanno reso non edificabile, il Comune di appartenenza può risarcire il proprietario, come compensazione, con un’area edificabile all’interno dello stesso territorio e a disposizione dell’amministrazione comunale. Il terreno concesso come risarcimento deve avere la stessa cubatura e deve, chiaramente, essere edificabile. In cambio, i proprietari cedono al Comune, a titolo gratuito, l’area interessata dal vincolo.

Modifica alla Legge Regionale 36

Si tratta di una procedura che è già possibile avviare nel Lazio, ma con questa modifica alla legge regionale 36 sulle ‘Norme in materia di attività urbanistico-edilizia’, ha spiegato a Fanpage.it la consigliera Corrotti, “andremo a semplificare una procedura lunghissima. Servono attualmente due varianti e un passaggio al comitato tecnico. Con la modifica della legge da me proposta, permetteremo ai comuni del Lazio di semplificare questa procedura con una variante semplificata. Entro novanta giorni dalla richiesta di variante, se la Regione Lazio non dovesse rispondere con una delibera, ci sarebbe il silenzio-assenso. Questo, ripeto, andrebbe a snellire, una procedura che attualmente è lunghissima.”

Normativa Nazionale e Diretta Applicazione

La possibilità di costruire su altri terreni comunali è disciplinata a livello nazionale dalla legge 308 del 2004 sulla “Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione”. In particolare, il comma 21 dell’articolo 1 prevede che “qualora per effetto di vincoli sopravvenuti, diversi da quelli di natura urbanistica, non sia più esercitabile il diritto di edificare che sia stato già assentito a norma delle vigenti disposizioni, è in facoltà del titolare del diritto di chiedere di esercitare lo stesso su altra area del territorio comunale, di cui abbia acquisito la disponibilità fini edificatori”.

Cessione Gratuita dell’Area Vincolata

Il comma 22 stabilisce che “in caso di accoglimento dell’istanza, la traslazione del diritto di edificare su area diversa comporta la contestuale cessione al Comune, a titolo gratuito, dell’area interessata dal vincolo sopravvenuto”. La modifica di legge proposta da Corrotti, come detto, snellisce le procedure amministrative per avere questo risarcimento dal Comune su terreni interessati da vincoli e, quindi, non più edificabili.

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Chi è Massimiliano Pacchiarotti “Er Porpetta”, gambizzato a Corviale: possibile regolamento di conti

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Ricovero di Massimiliano Pacchiarotti

Massimiliano Pacchiarotti, conosciuto come “Er Porpetta”, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Camillo dopo essere stato raggiunto da colpi di arma da fuoco ieri a Corviale. Tra le ipotesi, un regolamento di conti con la malavita.

![Massimiliano Pacchiarotti (Foto profilo Facebook)](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/Schermata-2024-05-16-alle-11-1715853403239-1200×675.jpg)

L’Attacco e il Ricovero

Massimiliano Pacchiarotti è stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Camillo dopo essere stato colpito da quattro colpi di arma da fuoco alle gambe. L’assalto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 15 maggio, in largo Pio Fedi, situato nella periferia sud-ovest di Roma. Secondo le prime indagini, l’attacco potrebbe essere legato a un regolamento di conti nel mondo della droga, avvenuto all’interno del Serpentone di Corviale. Sebbene Pacchiarotti non sia in pericolo di vita, gli investigatori stanno aspettando il via libera dai medici per poterlo interrogare.

Dettagli Sull’Agguato

L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì 15 maggio, nell’XI Municipio di Roma. Secondo le ricostruzioni, Pacchiarotti avrebbe aperto la porta di casa a chi ha sparato. Almeno quattro colpi lo hanno ferito alle gambe, mentre gli autori dell’agguato, tre individui, si sono allontanati a bordo di una Fiat 500 bianca.

Servizio di Soccorso e Indagini

Pacchiarotti è stato soccorso immediatamente dalla moglie, mentre un inquilino del complesso di Corviale ha dato l’allarme. Successivamente, Pacchiarotti è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo. Le indagini sono in corso e si stanno valutando tutte le possibilità per chiarire la dinamica dei fatti e identificare gli autori dell’attacco.

Sparatoria di Cristiano Molè a Gennaio

Cristiano Molè è morto lunedì 15 gennaio in largo Edoardo Tabacchi, a meno di 500 metri dal luogo della sparatoria di ieri. Molè, di 33 anni, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco mentre era nel suo fuoristrada. Gli assassini, in una Panda bianca, lo hanno colpito al torace, causandone la morte. Già nel 2014, Molè era stato vittima di un attentato simile, ricevendo colpi alle gambe da due uomini in scooter a Bravetta.

![Foto Profilo Facebook Massimiliano Er Porpetta Pacchiarotti](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/Schermata-2024-05-16-alle-11.07.56.jpg)

Collegamenti Tra i Due Casi

Le indagini sul caso Pacchiarotti stanno cercando un possibile collegamento con l’omicidio di Molè. I rispettivi profili Facebook mostrano numerose testimonianze della loro amicizia, con foto e video di momenti sereni trascorsi insieme.

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Lavorare nei Musei Vaticani: mancano tutele e dignità

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Dipendenti in protesta nella Santa Sede

“Nei Musei Vaticani lavoriamo senza tutele e senza dignità”. Così è partita un’istanza al governatorato.



La Class Action dei Dipendenti

Sono 49 i dipendenti dei Musei Vaticani coinvolti in una class action per chiedere maggiore dignità e il cambiamento di alcune “regole di lavoro” all’interno dello Stato Vaticano. A sostenerli legalmente l’avvocata Laura Sgrò, già nota legale della famiglia di Emanuela Orlandi.

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“Eminenza Reverendissima, le condizioni di lavoro ledono la dignità e la salute di ciascun lavoratore. È evidente la mala gestione, che sarebbe ancora più grave se fosse frutto della sola logica di ottenere maggiori guadagni”, si legge nell’istanza presentata dai 49 dipendenti, di cui 47 custodi, un restauratore e un addetto al bookshop su 700 dipendenti totali. L’istanza rappresenta un primo passo prima di un tentativo di conciliazione obbligatorio.

Le condizioni di lavoro dei dipendenti

L’accusa, da parte dei e delle dipendenti, è di lavorare senza dignità né tutele. In caso di malattia, secondo quanto dichiarato, i dipendenti della Santa Sede dovrebbero restare in casa tutto il giorno: c’è chi parla di un “vero e proprio obbligo di dimora”, di “violazione della dignità personale”. Sembra che la visita, infatti, possa arrivare in qualsiasi momento: alcuni dipendenti sarebbero stati sanzionati perché, anziché in casa, si trovavano dal medico.

Protesta degli addetti alle pulizie di Palazzo Chigi

Non ci pagano gli straordinari. Nessuna norma di diritto del lavoro: le ore di straordinario verrebbero pagate meno di quelle ordinarie secondo il Rescritto «Ex Audentia SS.mi» del 28 agosto 2015. E secondo quanto lamentato dai dipendenti, non ci sarebbero criteri per l’assegnazione dei livelli e delle classi di merito di anzianità. C’è chi parla, come riporta il Corriere della Sera, di un “perenne stato di caos”. E c’è chi aggiunge che, chi si occupa dei familiari infermi, sia stato penalizzato.

La mancanza di ammortizzatori sociali e l’epoca Covid

Nessuna cassa integrazione, nessun sostegno in caso di crisi o di disoccupazione: sembra che neppure durante il Covid il Vaticano sia riuscito ad istituire delle soluzioni a riguardo. Sembra, invece, che la situazione sia peggiorata drasticamente: durante la pandemia sembra che sia stato istituito un monte ore negativo che sarebbe aumentato in base alle assenze. Per ripagarlo il Vaticano avrebbe trattenuto una somma dalla busta paga fino all’esaurimento del “debito”.

Secondo i dipendenti in protesta, non verrebbe riconosciuta loro l’indennità di rischio sanitario, biologico e fisico, nonostante ogni giorno i Musei Vaticano ospitini fra le 25mila e le 30mila persone (anche se il massimo concesso sarebbe di 24mila persone).

L’istanza contro il Governarato

L’istanza presentata dall’avvocata Sgrò è soltanto l’ultima delle azioni dei 49 dipendenti che, fino ad ora, in forma individuale, avrebbero provato a far sentire la propria voce, ma avrebbero “trovato sempre un muro” da parte del Vaticano.

L’atto è stato notificato la scorsa settimana al cardinale Fernando Vèrgez Alzaga, presidente del Governatorato, che esercita il potere esecutivo nella città del Vaticano e da cui dipendono anche i lavoratori dei Musei. Un passo fondamentale, quanto inedito, che non potrà non avere dei risvolti formali nella Santa Sede.

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Mi ha toccata ovunque e sono fuggita

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L’Accaduto: Allegato di Violenza Sessuale nell’Hotel Prati di Roma

Il fatto sarebbe stato commesso in un albergo del quartiere Prati di Roma il 10 agosto del 2021, a poche ore da una gara ai campionati italiani di nuoto.



Imputato Accusato di Violenza Sessuale

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Un ragazzo di 28 anni, allenatore di nuoto, è accusato di aver abusato di una nuotatrice di 14 anni, giovane promessa del nuoto azzurro. Il fatto sarebbe stato commesso in un albergo del quartiere Prati di Roma il 10 agosto del 2021, a poche ore da una gara ai campionati italiani di nuoto. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio del giovane con l’accusa di violenza sessuale. L’imputato, riporta il Corriere della Sera, sarà giudicato con il rito abbreviato.

Versioni Contraddittorie dei Fatti

Le versioni dei fatti sono opposte. L’allenatore ha sempre affermato di avere convocato la sua atleta nella sua stanza per rimproverarla. Il racconto di lei è molto diverso: “Prima mi dice che devo andare a dormire, poi inizia a farmi domande scomode sul mio fidanzato, ricorrendo a termini volgari. Mi ha chiesto di stendermi sul letto, perché voleva che dormissi lì. Gli ho detto no. Ma insomma, avevo 14 anni. Allora mi chiede un abbraccio. Facciamo quest’abbraccio, ho pensato. Ma lui mi mette le mani ovunque. È allora che sono scappata”.

Conseguenze Psicologiche per la Vittima

Il giorno dopo la nuotatrice ha fatto la sua gara, che è andata bene. Ma ha ricordato così quell’episodio: “È stata una brutta mattinata. Da allora sono cambiata. Mi sono chiusa in me stessa”.

Ricostruzione dell’Evento

Il fatto, come ricordato, è avvenuto nell’agosto del 2021, quando al Foro Italico si stavano svolgendo le gare dei campionati italiani di nuoto giovanili. Tutto è cominciato la sera prima della competizione: alle nove di sera un’amica della ragazza riceve sul cellulare un messaggio del coach. L’sms è per la nuotatrice, che viene convocata nella stanza d’hotel dell’allenatore. Lui sostiene di averla soltanto rimproverata. Lei ha parlato di terribili abusi sessuali.

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Inchiesta disciplinare contro Christian Raimo per critiche al ministro Valditara

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Convocazione all’Ufficio Scolastico Regionale

Il prossimo 21 maggio l’insegnante e scrittore Christian Raimo dovrà presentarsi negli uffici dell’Ufficio Scolastico Regionale per rispondere di una presunta violazione del codice etico a causa delle sue dichiarazioni contro il ministro Giuseppe Valditara.

Provvedimento Disciplinare

L’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha istruito un provvedimento disciplinare nei confronti di Raimo. La ragione? Lo scrittore e insegnante, attualmente candidato alle prossime elezioni europee con Alleanza Verdi Sinistra, ha criticato in un post social il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/raimo-valditara-1200×675.jpeg)

“C’è una notizia che mi riguarda, che sarebbe grottesca, ridicola, se non fosse forse grave, e un po’ preoccupante”, ha scritto lo stesso Raimo in un post su Facebook. Il prossimo 21 maggio dovrà presentarsi negli uffici dell’Usr per rendere conto di quanto scritto.

Violazione del Codice Etico

A Raimo viene contestata la violazione del codice etico a cui sono sottoposti i docenti della scuola pubblica. In particolare, l’articolo 10 che recita:

> “Nei rapporti privati, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, il dipendente non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nell’amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino e non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all’immagine dell’amministrazione”.

E ancora l’articolo 11 ter:

> “Con riferimento all’utilizzo dei mezzi di informazione e dei social-media, inoltre, dispone che in ogni caso il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”.

Contenuto del Post Incriminato

La lettera notificata però non contesta tanto quanto detto da Raimo in televisione a proposito di Ilaria Salis, scatenando polemiche e interrogazioni parlamentari della maggioranza e richieste di censura, oltre che striscioni di minacce, quanto un post social in cui appunto si rivolgeva così al Ministro nel suo passaggio più significativo:

> “Il ministro Valditara mostra quanto rischia di diventare violenta l’autorità, ma diciamo anche il potere, quando non ha autorevolezza né capacità di ascolto e di dialettica. Per le dichiarazioni che ho fatto in trasmissione – e non a scuola, ovviamente – ho ricevuto violente dichiarazioni minatorie di parlamentari leghisti e di Fratelli d’Italia. E striscioni di minacce di gruppi ultras neonazisti e gruppi di studenti di organizzazioni neofasciste con altri striscioni sotto scuola, tutti a volto coperto. Anche se famigliari, amici, colleghi, compagni, avvocati insistono che dovrei esserlo, io non sono preoccupato per le minacce personali, ma per il gioco democratico e il senso delle istituzioni. Un ministro dovrebbe difendere tout-court un docente minacciato da gruppi neonazisti invece di avviare un approfondimento interno, e invece finisce proprio per accodarsi agli striscioni intimidatori.”

Invito alla Manifestazione

Il post terminava con un invito a un incontro alla manifestazione del 25 aprile a Milano:

> “Magari discuteremo dal vivo, da educatori, anche lui insegna e sa sicuramente riconoscere le virtù dell’elenchos socratico.”

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Difficoltà nel rintracciare un oggetto: cause e motivazioni

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Sequestro di cocaina liquida a Pontinia

La guardia di finanza ha sequestrato 250 taniche contenenti cocaina liquida in un capannone nelle campagne di Pontinia, in provincia di Latina. La droga era probabilmente destinata alle piazze di spaccio di Roma, ed è il più grande sequestro di questo tipo avvenuto in Italia.




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Scoperta di un laboratorio di produzione

La Guardia di Finanza ha scoperto un laboratorio di produzione di cocaina liquida nascosto in un capannone nelle campagne di Pontinia. Gli uomini delle fiamme gialle hanno individuato il luogo dove la sostanza veniva diluita e confezionata durante controlli volti alla repressione dello spaccio di stupefacenti.

Dettagli sul sequestro

Nel capannone sono state trovate 250 taniche contenenti circa 100 litri di cocaina liquida, insieme a tutto il necessario per la raffinazione e l’estrazione della droga. Questo sequestro rappresenta il più grande caso del genere in Italia fino ad oggi.

Cocaina liquida: vantaggi per i trafficanti

La cocaina liquida è diluita in solventi per renderla più difficile da individuare grazie alla modifica delle proprietà radiologiche. Questo metodo è sempre più utilizzato dai cartelli per il trasporto su larga scala. Sebbene il processo di vendita al dettaglio sia più complicato, riduce il rischio di sequestri durante il trasporto.


Napoli inondata di olio extravergine contraffatto: sequestrati 900 litri

Indagini in corso

Il proprietario del terreno è stato denunciato dai militari, mentre le indagini continuano per identificare altre persone coinvolte nel traffico di cocaina e scoprire la destinazione finale della droga, che molto probabilmente era Roma.

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Sole e temperature in crescita

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Previsioni meteo a Roma e nel Lazio per giovedì 16 maggio

Sole e temperature in aumento per oggi, giovedì 16 maggio, a Roma e nel Lazio: ecco le previsioni per la giornata.



Meteo a Roma e nel Lazio oggi

Tempo bello e temperature in aumento.

Cielo sereno e sole oggi a Roma e nel Lazio. Una bella giornata di primavera quella di oggi, dove le temperature minime sono attese a Rieti e Viterbo e si aggirano sui 12 gradi mentre la massima, intorno ai 28, è attesa a Frosinone. Ma nella prossima settimana tornano i temporali.

Clima a Roma per oggi

Cielo sereno, sole. E un termometro che oscilla fra una minima di 15 e una massima di 27 gradi centigradi. Queste le previsioni per oggi, giovedì 16 maggio, nella capitale secondo quanto riportato da Il Meteo.it. Qualche nuvola si mostra soltanto nelle prime ore della mattina e quelle della tarda serata. I venti sono moderati. La bella stagione sembra riuscire a mostrarsi anche nei prossimi giorni. Attenzione, però. Per l’inizio della prossima settimana sono attesi temporali.

Previsioni meteo nelle province

Come anticipato, la minima regionale riguarda Rieti e Viterbo, con 12 gradi: nel capoluogo dei settori appenninici la massima raggiunge i 26 gradi, la minima i 25. Anche in questo caso, sia sulla Tuscia che nel Reatino, nei primi giorni della prossima settimana sono attesi grandi temporali, con attività elettrica intensa.

Previsioni meteo a Roma e nel Lazio per venerdì 10 maggio 2024

Leggermente più alte le temperature a Latina e a Frosinone. Nel capoluogo pontino sono comprese fra i 16 gradi di minima e i 26 di massima. Nella zona del litorale il cielo è sereno e c’è il sole, ma qualche nuvola fa capolino verso le ore 20. In Ciociaria, invece, le temperature dai 14 gradi di minima raggiungono la massima regionale che si muove su circa 28 gradi centigradi. Dopo una mattinata di nuvola, complice anche il vento moderato, le nuvole spariscono e lasciano spazio al sole.

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Conferma delle tre condanne richiesta dall’accusa

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Condanne richieste dall’accusa

Un ergastolo e le pene a 24 e 27 anni: queste le condanne chieste dall’accusa nel corso del processo bis per la morte di Desirèe Mariottini.



Richiesta di conferma delle condanne

Chiesta la conferma delle condanne decretate nella sezione della Corte di Appello. Questa la richiesta del Procuratore Generale al processo bis per la morte di Desirèe Mariottini, sedicenne violentata e uccisa in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma il 19 ottobre 2018.

Condanne per vari reati

Ergastolo con isolamento diurno per un anno, per Mamadou Gara, 24 anni per Brian Minthe e 27 per Alinno Chima: i tre sono chiamati a rispondere a vario titolo di omicidio, violenza sessuale e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il nuovo processo

A dare il via al nuovo processo è stata la Corte di Cassazione lo scorso ottobre. Processo bis per Mamadou Gara, condannato in Appello all’ergastolo per omicidio, mentre per Brian Minthe e di Alinno Chima nel nuovo appello sono cadute delle aggravanti.

Morte di Desirèe Mariottini

Desirèe Mariottini era nata a Cisterna di Latina. All’età di sedici anni è morta in uno stabile abbandonato a Roma. L’adolescente aveva ingerito un mix di droghe ed era stata violentata dai quattro responsabili. Chi voleva chiamare i soccorsi è stato minacciato e aggredito.

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Chef Rubio aggredito fuori dalla sua abitazione: “Sionisti”

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Chef Rubio denuncia l’aggressione

Chef Rubio ha recentemente denunciato sui social l’aggressione subita sotto casa sua, affermando che un gruppo di persone lo ha bloccato e picchiato. Nonostante l’aggressione, Chef Rubio ha dichiarato di non mollare.



Accuse contro gli aggressori

In un video condiviso sui social, Chef Rubio ha accusato il gruppo di aggressori di essere “ebrei sionisti” e li ha definiti terroristi. Ha mostrato le conseguenze dell’aggressione sul suo viso tumefatto e sanguinante, sottolineando che gli aggressori hanno tagliato i fili del cancello elettrico per poterlo aggredire.

Dettagli dell’aggressione

Nel video, Chef Rubio racconta che gli aggressori lo stavano aspettando fuori casa e che erano in cinque. Mostra le foto dei danni causati alla sua auto, con i vetri rotti e lo schizzo di sangue, oltre ai danni al cancello che è stato bloccato elettricamente e tagliato dai suoi aggressori.

Situazione in corso

Al momento l’articolo è in aggiornamento e si attendono ulteriori sviluppi sulla situazione dell’aggressione subita da Chef Rubio.

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Paura tre campionesse pattinaggio sul ghiaccio Nazionale

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Incidente durante l’allenamento in bicicletta

Tre atlete della Nazionale di pattinaggio sul ghiaccio sono cadute durante un allenamento in bicicletta lungo la via Flacca. Le ragazze, in ritiro con la Nazionale di pattinaggio al centro Coni di Formia, hanno riportato solo lievi escoriazioni.




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L’incidente in bici sulla via Flacca a Gaeta

I fatti sono accaduti in data mercoledì 15 maggio lungo la via Flacca a Gaeta. Durante un allenamento in bicicletta, le tre atlete hanno perso il controllo della propria bicicletta e sono cadute a terra. Fortunatamente, nessuna ha riportato gravi ferite.

Intervento delle autorità

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Formia. Le autorità stanno indagando per stabilire le dinamiche dell’incidente e le motivazioni che hanno portato alla caduta delle atlete.

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