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FUGGONO DA UN POSTO DI BLOCCO. ARRESTATI DUE NOMADI DOPO INSEGUIMENTO. 93 CHILI DI DROGA

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FUGGONO DA UN POSTO DI BLOCCO. ARRESTATI DUE NOMADI DOPO INSEGUIMENTO. 93 CHILI DI DROGA

LA CRONACA DI ROMA – LAURENTINA – FUGGONO AD UN POSTO DI BLOCCO. BLOCCATI DUE NOMADI DOPO UN LUNGO INSEGUIMENTO. TRASPORTAVANO 93 CHILI DI MARIJUANA.

La scorsa notte, due nomadi con l’auto piena di marijuana hanno cercato di seminare le “gazzelle” dei Carabinieri senza successo. Uno di origini bosniache e l’altro di origini kosovare, entrambi di 53 anni e con diversi precedenti penali, domiciliati presso il campo nomadi di via di Salone, al termine di un lungo e pericoloso inseguimento sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di veicolo militare in concorso.

I due mentre viaggiavano sulla via Laurentina sono incappati in un posto di controllo dei Carabinieri e all’alt impostogli dai militari hanno proseguito schiacciando il piede sull’acceleratore, dando inizio ad un lungo inseguimento, per le vie cittadine e sul GRA.

I Carabinieri hanno subito chiesto ausilio alla Centrale Operativa del Gruppo di Roma, che ha fatto convergere altre pattuglie del Nucleo Radiomobile di Roma.

Durante la fuga i due hanno più volte compiuto manovre pericolose e sorpassi azzardati finché giunti all’altezza dell’uscita Casilina sono stati costretti a bloccarsi. Scesi dal mezzo hanno cercato di fuggire a piedi ma sono stati definitivamente bloccati ed ammanettati.

A seguito della perquisizione veicolare i militari hanno rinvenuto e sequestrato 13 sacchi neri contenenti 93 chili di marijuana. Il mezzo intestato ad un prestanome è stato sequestrato.

I due, dopo l’arresto sono stati portati presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Roma-Milan, rischio scontri tra ultrà. Scritte provocatorie dei tifosi rossoneri nella curva giallorossa.

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Roma-Milan, rischio scontri tra ultrà. Scritte provocatorie dei tifosi rossoneri nella curva giallorossa.

#TifosiInRivolta: Hai mai visto uno stadio trasformato in un campo di battaglia di insulti e vendette?

L’atto vandalico che ha sconvolto l’Olimpico

Durante la finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna, giocata mercoledì all’Olimpico, la curva Sud – cuore del tifo romanista – è stata presa d’assalto da sostenitori rossoneri. Migliaia di scritte offensive hanno coperto seggiolini e pareti, lasciando tutti a chiedersi fino a che punto arrivi la rivalità calcistica. Messaggi come “De Falchi vive” e “Romano infame, bruciamo la capitale” hanno trasformato un semplice evento sportivo in un’esplosione di tensione.

Le scritte che stanno facendo il giro del web

I tifosi milanisti non si sono limitati a qualche graffito isolato: centinaia di insulti, scritti con pennarelli, hanno invaso i bagni e le sedute della curva. Tra i più virali, frasi come “Romano infame, romano Digos”, che stanno generando un’onda di curiosità online. Ma cosa c’è dietro queste parole? È solo sfogo o un segnale di un conflitto più profondo che potrebbe esplodere di nuovo?

Il tragico ricordo di Antonio De Falchi

Al centro delle provocazioni, emerge il nome di Antonio De Falchi, un tifoso romanista barbaramente ucciso nel 1989 durante un agguato dei milanisti vicino a San Siro. Le scritte nei bagni dell’Olimpico riprendono proprio questa storia, alimentando il mistero su come vecchie ferite possano riaffiorare in modo così drammatico. È incredibile pensare che un evento di 35 anni fa continui a influenzare il presente.

Le contromosse prima del prossimo scontro

In vista della partita Milan-Roma in programma domenica, le autorità del Coni si stanno muovendo in fretta per cancellare le tracce di questo caos. I seggiolini danneggiati saranno sostituiti, ma la domanda è: basterà a spegnere le fiamme della rabbia? Intanto, un tifoso romanista come l’avvocato Lorenzo Contucci si interroga: “Perché assegnare la curva Sud ai milanisti? L’astio tra Nord e Sud è antico, e non ci sono scuse per questi gesti”. Quali sorprese ci riserverà il prossimo match?

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Ucciso a pugni e calci per il volume eccessivo, chiesti 21 anni per il responsabile a Castellacci

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Ucciso a pugni e calci per il volume eccessivo, chiesti 21 anni per il responsabile a Castellacci

#TragediaATivoli #PestaggioFatale Scopri i dettagli scioccanti di come un uomo di 41 anni è morto dopo un attacco brutale che ha lasciato tutti senza parole!

L’Attacco Inaspettato

Immagina una tranquilla serata a Tivoli che si trasforma in un incubo: il 18 giugno 2023, un uomo di 41 anni subisce un pestaggio feroce, un evento che ha suscitato curiosità e interrogativi tra la comunità locale. Testimoni parlano di una violenza improvvisa e inspiegabile, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe aver scatenato una simile aggressione.

La Discesa Verso la Tragedia

Solo una settimana dopo l’accaduto, la situazione precipita in modo drammatico: l’uomo, già gravemente ferito, non ce la fa. Questo caso ha acceso l’interesse pubblico, con molti a interrogarsi sui motivi dietro l’attacco e sulle possibili ripercussioni per la sicurezza in zona. Non perdere l’opportunità di approfondire una storia che potrebbe rivelare aspetti nascosti della nostra società.

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