Attualità
Terremoto in Albania: forte scossa avvertita anche in Italia

Una forte e lunga scossa di terremoto ha colpito la costa settentrionale dell’Albania. Secondo le prime informazioni almeno tre le vittime e 150 i feriti. Si teme che altre persone possano essere sepolte sotto le macerie.
La forte scossa di terremoto di magnitudo 6.4, registrata alle 2.54 ora locale (le 3.54 in Italia) vicino a Durazzo, in Albania. Secondo i sismologi l’ipocentro del sisma si è verificato a circa dieci chilometri di profondità. L’epicentro localizzato a 20 chilometri di profondità e a undici chilometri da Durazzo, la seconda città del Paese a una trentina di chilometri da Tirana. Dopo la prima scossa ne sono seguite altre due di magnitudo 5,3 e 5,1.
I media albanesi riportano segnalazioni di numerosi danni agli edifici e di decine di persone arrivate in ospedale con fratture e altre lesioni. In diverse città è saltata la corrente. I soccorritori sono al lavoro per segnalazioni di edifici crollati. Un giornalista albanese, Sokol Balla, ha dato notizia di tre vittime a Thumane e Lac. Il ministero della Sanità ha confermato il ferimento di 150 persone. Una delle tre vittime è un uomo che è morto a Kurbin dopo essersi lanciato dal balcone per cercare di salvarsi. Molti i palazzi crollati a Durazzo e nei paesi vicini.
La scossa avvertita anche in Italia, in particolare nel Salento. Molte persone si sono svegliate nel cuore della notte e si sono riversate in strada. Tanta paura ma non ci sarebbero segnalazioni di danni in Puglia. Molti lucani hanno scritto e pubblicato post sui social network ricordando la vicinanza con la data del 39° anniversario del terremoto del 23 novembre 1980.
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Attualità
Giubileo dei Giovani: Roma tra fede, turismo e incassi da record

Il Giubileo dei Giovani ha portato a Roma migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre al forte significato religioso e spirituale, questa manifestazione ha avuto importanti ricadute economiche e organizzative per la città, in particolare nel centro storico. Bar e ristoranti del centro hanno vissuto giorni di intenso afflusso, con tavoli sempre occupati e lunghe code all’ingresso.
Piazza Navona, via del Corso, Trastevere e l’area attorno al Vaticano sono diventate veri e propri punti nevralgici del Giubileo, con locali pieni fin dalle prime ore del mattino fino a tarda sera. I titolari di bar e ristoranti hanno segnalato un aumento medio degli incassi tra il 30% e il 50% rispetto al solito, grazie alla presenza di giovani pellegrini, delle famiglie e dei turisti attratti dall’atmosfera dell’evento.
Accanto all’aspetto economico non è mancato uno sforzo importante sul fronte della mobilità. L’ATAC, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, ha messo in campo un piano straordinario per agevolare gli spostamenti dei pellegrini, rafforzando le linee più frequentate come la 40, la 64 e la 46, che collegano le stazioni ferroviarie e il centro con il Vaticano. Anche le metropolitane hanno visto un aumento della frequenza, specialmente nelle ore di punta e in occasione degli eventi principali. Il Giubileo dei Giovani ha dimostrato che un evento ben pianificato può portare benefici concreti a tutta la città: spirituali per i partecipanti, economici per le attività locali, e organizzativi per il miglioramento dei servizi pubblici. Un’ occasione che Roma ha saputo cogliere, unendo accoglienza, fede e sviluppo.
Attualità
Schiuma e liquami in mare a Santa Marinella. La denuncia dell’associazione

Giornata da dimenticare per un gruppo di bagnanti di Santa Marinella (Roma). Questa mattina nel tratto di spiaggia che costeggia l’Aurelia all’altezza dell’ingresso Sud della cittadina balneare si è verificato un episodio che ha destato preoccupazione. Parte della
superficie del mare è stata ricoperta da liquami e schiuma biancastra.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di un gruppo di bagnanti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, molto preoccupati per l’accaduto. Per timore che schiuma e liquami potessero essere pericolosi per la salute e che potessero provocare anche un danno a livello ambientale, hanno deciso di rivolgersi alla Guardia Costiera. Sono intervenuti dopo circa 45 minuti dalla chiamata, hanno controllato
quanto segnalato ed hanno archiviato la questione come un fenomeno naturale. Tutto normale, nessun sversamento e niente liquami in mare. Le verifiche non hanno convito i bagnanti, alcuni hanno deciso di non entrare in acqua per paura. Stiamo valutando di
presentare un esposto alla Procura per fare piena luce su questo episodio. È bene verificare casi del genere, segnalandoli alle autorità competenti, affinché venga individuata la natura delle sostanze in acqua, risalendo alle cause dello sversamento”.
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