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100 nuovi parcheggi per il car sharing: lo comunica la Raggi

100 nuovi parcheggi riservati al car sharing a Roma, realizzati in siti strategici
100 nuovi parcheggi – A Roma arrivano oltre 100 parcheggi riservati alle auto del car sharing in siti strategici: dalle stazioni, ai nodi di scambio, sul Lungotevere e vicino al Centro storico. I primi posti già realizzati rientrano in un progetto più ampio volto a supportare in modo strutturale lo sviluppo del car sharing a flusso libero.
ECCO LE PAROLE DELLA RAGGI E DELL’ASSESSORE CALABRESE
Ecco le parole della sindaca Virginia Raggi: “Diamo un servizio utile ai tanti cittadini romani che usano le auto in sharing per muoversi in città. E’ importante che chi sceglie questo mezzo di trasporto trovi facilmente parcheggio: in questo modo sempre più persone saranno spinte a lasciare a casa l’auto privata”. Mentre l’assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese si esprime così: “I nuovi posti sono riservati esclusivamente a chi usa il car sharing. Come per tutti gli stalli riservati per i veicoli non autorizzati che sostano in questi parcheggi è prevista anche la rimozione del mezzo. L’obiettivo è promuovere una mobilità sempre più condivisa e diversificata”
Ecco l’elenco dei siti individuati per i nuovi parcheggi riservati al car sharing:
Piazzale dei Partigiani (Stz. Ostiense)
Via Marco Polo (Metro B Piramide)
Lungotevere In Augusta
Lungotevere dei Mellini
Lungotevere Marzio
Lungotevere degli Altoviti
Lungotevere dei Sangallo
Lungotevere Gianicolense
Lungotevere dei Tebaldi
Lungotevere Sanzio
Lungotevere de’ Cenci
Lungotevere degli Anguillara
Piazzale Clodio
Piazzale Flavio Biondo (Stz. Trastevere)
Parcheggio di scambio via Cipro (Metro A)
Parcheggio di scambio Anagnina (Metro A)
Viale del Castro Laurenziano
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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