Attualità
D’Amato a Gubitosa, “Il Superbonus è una vera porcata”
D’AMATO A GUBITOSA; IL SUPERBONUS È UNA VERA PORCATA. ABBIAMO UNA SANITÀ A PEZZI E FINANZIAMO LE VILLETTE
“Gubitosa del M5S anziché attaccare Calenda farebbe bene a farsi un giro per gli ospedali italiani, abbiamo una sanità a pezzi e finanziamo le villette.
Il superbonus è una vera porcata. Ogni euro disponibile dai saldi dei conti pubblici va messo sulla sanità”. Lo scrive su Twitter il membro della Segreteria Nazionale e responsabile Welfare di Azione, Alessio D’Amato.
Attualità
Attesa di 4 ore, disagi e malori tra i candidati in coda
Disagi al Concorso per Dirigenti Scolastici alla Fiera di Roma
Si è riscontrato un alto livello di disagi al concorso per dirigenti scolastici presso il Padiglione 7 della Fiera di Roma. Il test, tenuto il lunedì 6 maggio, ha registrato un ritardo di ben quattro ore. I partecipanti al concorso, in attesa di effettuare la prova scritta, hanno dovuto sopportare lunghe code per quattro ore, senza la possibilità di sedersi, senza acqua e senza bagni utilizzabili.
Condizioni Estreme e Problemi Olfattivi
Secondo le testimonianze dei partecipanti, la sala del padiglione dove si svolgeva il quiz scritto aveva un forte odore di fogna. Questo spazio, privo di finestre e sovraffollato, disponeva di solo quattro bagni chimici, due dei quali posizionati ai lati del padiglione. Molti candidati hanno iniziato a sentirsi male a causa delle condizioni estreme. Questa situazione è stata registrata in un verbale dal referente del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ritardi e Mancanze Organizzative
Nonostante il tempestivo arrivo dei partecipanti, i problemi sono iniziati a breve. Secondo le testimonianze, i bagni chimici erano maleodoranti e mancavano banchi, tablet e sedie necessari per l’esame, recuperati soltanto all’ultimo momento. A questi disagi si è aggiunta la spesa non preventivata per biglietti di aerei e treni, dovuta al ritardo della prova, che si è sommata ai costi di partecipazione alla prova e al corso di formazione.
Il Concorso per Dirigenti Scolastici
Il concorso mirava a selezionare i futuri dirigenti scolastici. I candidati partecipanti erano coloro che avevano vinto un ricorso presentato nel 2017. Dopo aver superato la prova scritta, i candidati avrebbero dovuto sostenere un colloquio orale basato su quesiti formulati dalla commissione. Seguito da un corso di formazione, i candidati avrebbero sperato di essere inseriti nella graduatoria per diventare dirigenti scolastici.
Attualità
21enne trovato senza vita, indagini in corso
Il tragico ritrovamento
Un giovane di 21 anni è stato rinvenuto senza vita con il volto irriconoscibile nella mattinata odierna, a poche distanze dal Vaticano. A causa dell’intervento della polizia, via Aurelia è stata momentaneamente chiusa.
Un passante, mentre transitava lungo via Aurelia, ha notato il corpo del giovane già privo di vita sul marciapiede, nei pressi del civico 80. L’attenzione è stata attirata dalla vicinanza con via del Crocifisso e dalla Passeggiata del Gelsomino, luogo noto per la vista panoramica su San Pietro.
Il ponte all’altezza di via Aurelia 80.
Intervento della polizia
Le volanti della polizia di stato sono arrivate sul luogo in breve tempo. Gli agenti hanno transennato l’area interessata e hanno iniziato subito i rilievi per tentare di ricostruire la dinamica della morte del giovane. Per facilitare l’intervento delle forze dell’ordine, è stata disposta una chiusura temporanea tra via di Porta Cavalleggeri e Piazzale Gregorio VII.
Chi era il giovane trovato morto
Il corpo appartiene a un ragazzo di ventuno anni. In principio, i soccorritori supposero che si trattasse di una donna, in quanto il volto presentava gravi ferite che lo rendevano irriconoscibile. Al momento, non è noto il nome della vittima né le circostanze che hanno portato alla sua morte. Alcuni suppongono che il giovane possa aver perso la vita cadendo dal Ponte del Papa, che attraversa via Aurelia proprio in quel punto.
Le ipotesi in esame: indagini in corso
Una volta ricevuta la segnalazione, gli agenti della polizia di stato sono immediatamente intervenuti sul luogo per iniziare i rilievi. L’obiettivo è di fare chiarezza sulle circostanze della morte del giovane e individuare eventuali responsabilità. Una delle ipotesi considerate è quella del gesto volontario, cioè il giovane potrebbe essersi gettato dal ponte. Tuttavia, non si esclude che possa aver perso l’equilibrio mentre era sul ponte, precipitando di conseguenza.
Attualità
Carabinieri sorprendono e arrestano nuovamente il sospettto
Un anziano condannato evade dalla casa arresti
Un uomo condannato per guida in stato di ebbrezza a fine aprile, evase dalla sua casa a neanche due settimane dall’inizio degli arresti domiciliari. Subito dopo, è stato di nuovo arrestato.
Due settimane fra arresto, fuga e ritorno ai domiciliari
La storia riguarda un nativo di Serrone, di 84 anni, che in meno di due settimane è passato dagli arresti domiciliari all’evasione, per poi tornare ai domiciliari. L’uomo è stato arrestato a fine aprile dai carabinieri di Piglio dopo che la condanna nei suoi confronti, per simulazione di reato e guida sotto l’influenza risalenti ad un periodo compreso fra il 2010 e il 2016, è diventata definitiva.
Tuttavia, nonostante l’età avanzata e gli anni passati, l’uomo non ha rispettato i termini dei suoi arresti domiciliari. Infatti, a nemmeno una settimana dall’inizio della pena di 8 mesi e 20 giorni, a cui si è aggiunta una multa di 600 euro, è fuggito.
L’evasione dopo una settimana
L’84enne, pur essendo agli arresti domiciliari, ha deciso di mettersi alla guida della sua automobile e andare in giro per le strade del suo comune, Serrone.
Sorpreso ubriaco alla guida di un’auto: dopo oltre 10 anni scattano i domiciliari per un 84enne
Dopo quattordici anni, l’uomo di 84 anni è stato condannato alla pena degli arresti domiciliari, emessa lo scorso 24 aprile 2024 dall’ufficio Siep della Procura della Repubblica presso il tribunale di Frosinone. Tuttavia, mentre guidava per le strade del paese, è stato notato dai carabinieri di Piglio, che lo hanno arrestato di nuovo per il reato di evasione.
Il ritorno ai domiciliari
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato riaccompagnato a casa sua, dove ha atteso l’udienza di convalida presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone. Al termine dell’udienza, l’arresto è stato convalidato e nei confronti dell’ottantaquattrenne è stata nuovamente applicata la misura degli arresti domiciliari.
Fonte
Attualità
Blitz di 150 agenti a Tor Bella Monaca, la più grande piazza di spaccio d’Europa
L’inizio dell’operazione a Torre Maura
Mercoledì 8 maggio, alle 7 di mattina, è iniziata l’operazione di bonifica della piazza di spaccio a Torre Maura. Oltre 150 uomini, tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili, hanno preso parte all’operazione.
Il blitz al “Ferro di Cavallo”
La bonifica si è concentrata sulla zona del “ferro di cavallo” a Tor Bella Monaca, nota per essere la piazza di spaccio più grande d’Europa. L’operazione, iniziata intorno alle ore 7, ha coinvolto oltre 150 unità tra carabinieri, poliziotti, agenti della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Roma Capitale. Gli uomini hanno eseguito sopralluoghi nelle cantine e nei garage dei palazzi popolari della zona, spesso utilizzati da spacciatori e criminali per nascondere bottini di rapine e droga.
Controlli a case popolari
Le forze dell’ordine hanno controllato anche altri immobili, tra cui garage e seminterrati, tutti occupati abusivamente e trasformati in centri di spaccio. “È un’operazione legalità, che segue lo sgombero di martedì nel centro sociale occupato da 32 anni, in previsione del cantiere del “Pui” con i fondi del Pnrr”, ha spiegato Nicola Franco, presidente del VI municipio Le Torri, presente sul posto durante l’iniziativa di riqualifica del “ferro di cavallo”.
Scoperti box abusivi
I controlli effettuati questa mattina sono stati eseguiti su un terzo dei box totali. Si tratta dei primi duecento dei seicento che si trovano nel “ferro di cavallo”. Nei prossimi giorni, le unità coinvolte nell’operazione controlleranno i restanti 400 box per poi procedere alla demolizione delle opere abusive e la rimozione totale dei rifiuti.
Sgombero di un centro sociale
L’operazione di riqualificazione della più grande piazza di spaccio europea segue l’intervento di sgombero eseguito il 7 maggio nel centro sociale autogestito “Torre Maura occupata” in via delle Averle, nella periferia di Roma. Il centro sociale era occupato da 32 anni da alcuni membri dell’area anarchica e sarà trasformato in un centro per i servizi sanitari sul territorio di Torre Maura, gestito dalla Asl Roma 2.
Attualità
Tragica morte su via del Mare: uomo investito da furgone muore istantaneamente
Incidente sulla Via del Mare
Uno scontro veicolare si é verificato questa mattina, mercoledì 8 maggio 2024, sulla Via del Mare in direzione Ostia. Attualmente, i caschi bianchi stanno eseguendo gli accertamenti necessari.
I Dettagli dell’Incidente
L’incidente si é verificato verso le 5 del mattino, all’altezza del chilometro 10250 della Via del Mare. Un uomo é stato investito da un furgone della Volkswagen Transporter ed é deceduto sul posto.
Il conducente del furgone, un uomo di 57 anni, ha immediatamente fermato il veicolo. Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del gruppo X Mare sono arrivati sul posto per eseguire i rilievi di rito e gestire il traffico.
Limitazioni al Traffico
Non appena l’allarme é stato dato, sono intervenuti i vigili urbani e il personale sanitario del 118. Per permettere i soccorsi, poi rivelatisi inutili, e lo svolgimento dei rilievi tecnici, il traffico nel tratto interessato procede a senso unico alternato.
Investigazioni sulla Vittima e sulla dinamica dell’Incidente
L’uomo travolto dall’incidente é deceduto sul posto a causa dell’impatto. Ancora non si conosce la sua identità: l’uomo non aveva con sé i documenti al momento dell’incidente. Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale stanno lavorando per risalire all’identità della vittima, che al momento resta sconosciuta.
Sono inoltre in corso i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. Per questo motivo, i caschi bianchi hanno chiuso una corsia del tratto interessato e interpellato il conducente del furgone, che sarà sottoposto a tutti gli esami di routine.
Attualità
Aggressione nel Quarticciolo per lite su spaccio: 19enne pugnalato, arrestato l’autore
Arresto per Tentato Omicidio a Roma
Un individuo di 22 anni residente a Roma è stato incriminato di tentato omicidio. L’arresto è avvenuto in seguito ad un’aggressione ai danni di un ragazzo di 19 anni, accoltellato trascorsa la mezzanotte del 25 aprile nel Quarticciolo, un quartiere popolare di Roma.
Il Contesto dell’Aggressione
L’oscura azione è avvenuta nella notte del 25 aprile 2024, nelle vie del Quarticciolo, un quartiere popolare conosciuto per i suoi problemi legati allo spaccio di stupefacenti. Il 22enne è in stato d’arresto con l’accusa di tentato omicidio, seguito all’aggressione accaduta in quella tragica notte in viale Palmiro Togliatti, all’interno del Quarticciolo.
Motivi dell’Aggressione e Indagini in Corso
Pare che l’aggressione al 19enne, originario della Tunisia, fosse conseguenza di contrasti riguardanti la gestione e il controllo delle attività di spaccio nel quartiere. Il giovane, ferito al fianco ed immediatamente trasportato al Policlinico Casilino, è riuscito a fornire importanti informazioni agli inquirenti. Questi ultimi, con le loro pazienti indagini, sono riusciti a collegare l’identità dell’aggressore, già noto per precedenti penali legati allo spaccio di stupefacenti.
Proprio nei giorni precedenti l’attentato, le forze speciali avevano smantellato un importante network di spaccio nella zona, con l’arresto di ben undici spacciatori. Tra i vari tipi di stupefacenti, venivano commercializzati soprattutto crack e cocaina. Molti dei giovani coinvolti nelle operazioni erano appena maggiorenni.
Dettagli sull’Aggressione
L’episodio si è svolto nella notte del giovedì 25 aprile in viale Palmiro Togliatti, nel Quarticciolo. Dopo l’aggressione, il 19enne è stato ritrovato in fin di vita, sanguinante, in strada. Successivamente, l’aggressore è riuscito a dileguarsi.
L’allarme è stato lanciato da un passante verso la mezzanotte, chiedendo prontamente l’intervento di un’ambulanza e delle forze dell’ordine. Dopo essere stato ricoverato ed operato d’urgenza al Policlinico Casilino, il ragazzo è rimasto in terapia intensiva. Una volta ristabilitosi, ha raccontato quanto accaduto ai carabinieri e fornito dettagli utili per risalire all’identità del suo aggressore.
Risoluzione del Caso
Grazie alle indagini condotte dai Carabinieri della stazione di Tor Tre Teste e coordinate dalla procura, è stato possibile individuare e arrestare l’aggressore. L’uomo, un romano già noto per i suoi precedenti penali, è stato posto in custodia cautelare in carcere.
Attualità
Bambino di due anni cade in laghetto a Tor San Lorenzo, condizioni critiche
Dettagli sull’incidente
Da quanto si è appreso, un incidente si è verificato ieri, lunedì 6 maggio, attorno alle 19.30. L’evento è avvenuto durante una festa religiosa. Il bambino coinvolto nell’incidente è attualmente in gravi condizioni e ricoverato presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
L’incidente
Le circostanze riguardano un bambino di due anni che è caduto in un laghetto artificiale situato a Tor San Lorenzo. Questa località si trova nella marina di Ardea, lungo il litorale a sud di Roma. In base alle informazioni ricavate, l’incidente si è verificato nel corso di una festa religiosa poco dopo le 19.30 di ieri, lunedì 6 maggio. Pare che il piccolo fosse allontanatosi dai suoi genitori per poi cadere nello specchio d’acqua. Adesso, le sue condizioni sono molto gravi.
Le condizioni del piccolo
Subito dopo l’incidente, si sono presentati sul posto sia i carabinieri che il personale sanitario del 118. Il piccolo era incosciente al momento del ritrovamento. Dopo aver ricevuto le prime cure necessarie sul posto, è stato immediatamente trasferito d’urgenza in eliambulanza al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La sua prognosi è riservata, anche se le sue condizioni sono stabilizzate. Non si sa ancora se la sua vita è ancora in pericolo.
Attualità
Conducente condannato a otto anni di prigione
Verdetto del Tribunale
Un uomo è stato condannato insieme a due suoi complici per abusi sessuali a una minore. Le violenze sono state perpetrate anche in gruppo e tutte documentate in video. Il pubblico ministero aveva richiesto una pena di 5 anni di reclusione.
L’accusa e la condanna
L’autista di Roma Tpl, azienda privata che gestisce parte del trasporto pubblico romano, è stato condannato a otto anni di reclusione. L’uomo, 47 anni, è accusato di aver abusato sessualmente più volte di una ragazza minorenne affetta da una grave malattia psichiatrica, e di aver filmato le violenze. I reati contestatigli sono violenza sessuale (anche di gruppo) e materiale pedopornografico: è stato riconosciuto colpevole di aver commesso gli abusi in compagnia di un altro uomo, e di aver poi diffuso i filmati a terzi.
Dettagli del processo
La sentenza è stata emessa ieri al termine del rito abbreviato presieduto dal giudice Angelo Giannetti. La condanna supera quella richiesta dal pubblico ministero, che aveva chiesto cinque anni di reclusione. Le altre due persone coinvolte sono state condannate a cinque anni e 4 mesi e sei anni di reclusione rispettivamente per la loro partecipazione agli abusi. Nonostante il pubblico ministero avesse chiesto l’assoluzione per il primo individuo, accusato di aver assistito alle violenze tramite videochiamata, il giudice ha negato la richiesta.
Inizio degli abusi
L’intera situazione ha avuto inizio sull’autobus di linea che l’uomo conduceva. La vittima, una giovane di 14 anni con problemi psichiatrici, veniva adescata dall’uomo alla fine della corsa. Dopo averle offerto una sigaretta e avere instaurato un primo contatto, l’abusatore non esitava a portare con sé la giovane a casa sua, dove abusava di lei. In un’occasione, ha commesso gli abusi in presenza del suo amico tramite videochiamata e in un’altra ha coinvolto un complice. Gli abusi risalgono a maggio 2022 e sono stati tutti filmati dall’autista ora condannato.
Attualità
Arresto del Presidente della Liguria Giovanni Toti: accusato di corruzione, ai domiciliari
Aggiornamento dell’ 7 Maggio 2024, 09:49
Giovanni Toti, il presidente Ligure, è stato messo agli arresti domiciliari da parte della Guardia di finanza questa mattina. L’accusa che gli viene contestata è di corruzione legata all’esercizio della funzione e per attività contrarie ai doveri d’ufficio. Oltre a lui, sono stati arrestati Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità portuale, e l’imprenditore Aldo Spinelli.
Dettagli sull’Arresto
Secondo le informazioni rilasciate dal procuratore capo di Genova, Nicola Piacente, la Guardia di finanza di Genova ha posto in arresto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. L’accusa nei suoi confronti e di corruzione legata allo svolgimento della funzione e per attività contrarie ai doveri d’ufficio. Al momento, Toti, è agli arresti domiciliari in seguito all’ordinanza di custodia cautelare eseguita questa mattina.
Tra gli indagati per corruzione ci sono anche l’ex presidente dell’Autorità portuale, Paolo Emilio Signorini (anch’egli sotto accusa di corruzione e attualmente detenuto in via cautelare), oltre agli imprenditori portuali Roberto e Aldo Spinelli (accusati di corruzione nei confronti di Toti e Signorini, e attualmente agli arresti domiciliari).
Dettagli sull’indagine
L’inchiesta avviata dalla Procura di Genova si riferisce alle elezioni regionali della Liguria, presumibilmente quelle tenutesi nel 2020. Oltre alle citate persone, altri nove individui sono sottoposti a indagine, tra questi anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti. Interessante notare che è stato eseguito un sequestro di 570mila euro nei confronti di Signorini e gli Spinelli, denaro che è “presunto frutto dei reati di corruzione”. Le perquisizioni, come da fonte ufficiale, sono ancora in corso.
Attualità
Operazione polizia a Torre Maura: sgombero in corso dello Squat Radar
Sgombero a Torre Maura
Un subbuglio si riscontra a Torre Maura, specificatamente allo stabile di via delle Averle 10. Sul luogo dell’evento, vigili urbani e agenti della polizia di Stato stanno intervenendo.
Sgombero dello Squat Radar
Questo disturbo è dovuto allo sgombero in corso dello Squat Radar, situato sempre in via delle Averle 10 a Torre Maura, una zona della periferia Est di Roma. Sul posto sono presenti vigili urbani e polizia di Stato. Secondo gli occupanti, ci sarebbero alcuni fermi, anche se questa notizia viene smentita dalla polizia.
Il contesto della situazione
A quanto pare, lo stabile era occupato da oltre venti anni. La questura di Roma riferisce che quest’operazione è in corso e si sta svolgendo senza problemi o criticità.
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