Attualità
Smantellato delivery spaccio cocaina: sconti e promozioni pubblicizzate sui social network

La centrale di spaccio, con base a San Basilio, è stata smantellata grazie al lavoro degli agenti del Commissariato Esquilino. Fra gli arrestati, tre giovani romani che erano al centro del gruppo di pusher. Tra i vari corrieri della cocaina, erano reclutate anche figure insospettabili, come una madre che faceva consegne con il suo figlio minore in macchina.
Con l’avanzare del tempo, le tradizionali piazze di spaccio stanno rivoluzionando il loro modo di operare, ampliando la loro attività con un sistema di consegna a domicilio. Il cliente effettua l’ordine e un corriere consegna la dose richiesta. Nonostante rappresenti un rischio minore per tutti, questo sistema non esenta le organizzazioni dedita allo spaccio di droga dal dover continuare il loro impegno, specialmente data la feroce concorrenza in questo settore.
La centrale smantellata aveva come area principale di consegna, i quartieri di Fidene, Colle Salario e Nuovo Salario. Proprio in questi luoghi, venivano reclutati i corrieri per la consegna della cocaina. Un esempio eclatante era una madre disoccupata che effettuava le consegne con la figlia minorenne in macchina, una situazione di disperazione che ha innescato le indagini già dal 2020.
Il quotidiano “Il Messaggero” racconta dettagliatamente l’inchiesta che ha condotto allo smantellamento di questa organizzazione. I protagonisti sono tre giovani romani di 28, 23 e 20 anni, attualmente in manette, oltre ad altre cinque persone coinvolte nel sistema di consegna.
Il gruppo era noto come “Treno” e utilizzava modi innovativi per la promozione dei propri prodotti, ad esempio attraverso la creazione di gruppi di messaggistica. I clienti, circa un centinaio al giorno, erano di diversa tipologia; manager, operai, autisti in attesa della consegna prima di iniziare il loro turno e persino ragazzi molto giovani.
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Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!
L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.
Scopri le Dinamiche Nascoste
Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.Un Caso che Appassiona
Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.
In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.
Attualità
Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!
L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.
Una storia che affascina il mondo
Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.L’audizione top secret
Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.
Prossimi passi nell’ombra
Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.
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