Video
La Metro di Roma come GTA 6 giornata tra ladri e violenti VIDEO

Benvenuti nel vero open-world urbano dove non servono console o controller: basta un biglietto dell’ATAC per immergersi in un’esperienza da brivido. La metro di Roma sembra diventata il nuovo Grand Theft Auto: tra personaggi loschi con “abilità speciali”, NPC ignari che vengono borseggiati in pieno giorno, e una criminalità che si resetta come se fosse parte di un videogioco.
🚇 Ogni giorno nelle linee A e B si registrano decine di borseggi, con gruppi organizzati che si muovono come clan strutturati: travestimenti, movimenti coordinati, e bersagli multipli, proprio come in una missione multiplayer.
📉 Secondo i dati più recenti, solo nel 2024 si sono verificati oltre 7.000 denunce di furti sui mezzi pubblici romani, di cui più del 60% proprio nella metropolitana. Le zone più colpite? Termini, Colosseo, Barberini e Spagna. Il numero di arresti, seppur in crescita, è spesso inutile: i criminali vengono rilasciati dopo poche ore. Arrestati al mattino, di nuovo in “gioco” al pomeriggio.
📰 Notizie di cronaca recente riportano scene assurde: treni fermati dai ladri, botte tra passeggeri e gang, attivazione degli allarmi antincendio per facilitare i furti. Una realtà quotidiana che sembra partorita da uno script di Rockstar Games, ma che invece fa male sul serio, soprattutto a pendolari, turisti e persone oneste.
👉 In questo video offriamo una visione grottesca e satirica della situazione, per far riflettere con un sorriso amaro: se non si interviene presto, molti “NPC” – cioè cittadini – rischiano di trasformarsi in giocatori attivi, costretti a reagire per difendersi.
🎥 Guardate il video fino alla fine, commentate con la vostra esperienza o opinione
Fonte
Video
Tour Gratis tra Spinte, Sputi e Borseggi in metro a Roma solo violenza VIDEO

ROMA, VIAGGIARE IN METRO È DIVENTATO UN RISCHIO QUOTIDIANO
La metropolitana di Roma è ormai diventata il teatro quotidiano della criminalità urbana. Salire su un vagone significa immergersi in un vero e proprio tour nella delinquenza, dove a ogni fermata salgono bande organizzate di borseggiatori, pronti a colpire chiunque abbassi la guardia. Un viaggio che spaventa i cittadini e illude i turisti, finché non si accorgono di essere diventati bersagli.
In questo video documentiamo una giornata ordinaria nella metro romana: furti in diretta, interruzioni del servizio, violenza fisica e verbale contro chi osa opporsi. Sputi, spinte e minacce sono all’ordine del giorno. Abbiamo assistito anche a un arresto in flagranza di reato nella centralissima fermata di Piazza di Spagna, dove una coppia di turisti indiani è stata derubata da una borseggiatrice. Nonostante la presenza della polizia, il ladro è stato subito rilasciato perché le vittime, impaurite, hanno preferito non sporgere denuncia. La borseggiatrice, per guadagnare tempo, ha finto un malore e ha richiesto un’ambulanza, costringendo le forze dell’ordine a seguirla fino al pronto soccorso.
Questo è solo uno dei tanti episodi che raccontano il degrado e l’impunità che regnano nei mezzi pubblici della Capitale. Secondo i dati raccolti tra il 2024 e il 2025, i borseggi nella metropolitana romana sono aumentati del 35%, con una concentrazione altissima nelle linee A e B, soprattutto nelle fermate turistiche come Termini, Spagna, Colosseo e Ottaviano. Le gang sudamericane, i baby borseggiatori e i gruppi di nomadi si spartiscono il territorio, operando con estrema rapidità e con tecniche sempre più raffinate.
Se vi siete mai chiesti quanto è sicura la metro di Roma, questo video vi darà una risposta chiara. Guardate e fatevi un’idea.
Scrivete nei commenti la vostra esperienza e condividete per far conoscere cosa sta accadendo sotto gli occhi di tutti.
Fonte
Attualità
Achille Lauro e McDonald’s: la pubblicità fa discutere, ma il vero problema resta la disuguaglianza. Video

Ha suscitato reazioni contrastanti la recente pubblicità di McDonald’s con protagonista Achille Lauro. L’artista romano, noto per la sua immagine provocatoria e il suo stile trasgressivo, è diventato il volto di una delle catene di fast food più iconiche e discusse al mondo. Una collaborazione che ha scatenato polemiche, soprattutto in un momento in cui si parla con crescente urgenza di precarietà lavorativa, salari insufficienti e disuguaglianza economica.
Ma al di là del giudizio su Achille Lauro, accusato di incoerenza ed opportunismo, la questione più profonda riguarda il contesto in cui questa collaborazione si inserisce: un mercato del lavoro in cui troppi lavoratori non hanno alternative a lavori sottopagati, e un sistema che consente alle grandi aziende di massimizzare i profitti senza redistribuire adeguatamente la ricchezza.
Achille Lauro ha scelto liberamente di prestare la propria immagine a McDonald’s, così come il pubblico ha la libertà di ascoltarlo o meno, di apprezzarlo o criticarlo. Diversa è la posizione di chi lavora in uno dei tanti ristoranti della catena: spesso giovani, studenti o persone in cerca di un’occupazione stabile, che accettano turni flessibili e stipendi minimi non per scelta, ma per mancanza di alternativa.
Mentre alcuni possono “monetizzare” la propria immagine, altri sono costretti a vendere il proprio tempo e le proprie energie a condizioni che non garantiscono una vita dignitosa. E non si tratta solo di McDonald’s: il problema è del sistema in cui noi tutti viviamo.
Di fronte a questa realtà, non basta puntare il dito contro chi ne trae profitto, basta interrogarsi su come sia possibile che il lavoro non garantisca più sicurezza né dignità.
Il successo personale non è un problema: che si tratti di un artista, di un imprenditore o di un influencer, ciò che conta è il contesto in cui quel successo avviene e soprattutto come viene redistribuita la ricchezza prodotta.
Questo per dire che bisognerebbe pretendere politiche di redistribuzione: salari minimi adeguati, lotta al lavoro precario, tassazione più equa, investimenti in welfare e istruzione; perché bisognerebbe garantire che il benessere non resti privilegio di pochi.
Il vero problema non è se Achille Lauro “meriti” di guadagnare milioni, ma è che troppi lavoratori, anche quando fanno tutto quello che viene loro chiesto, non riescono ad arrivare a fine mese. E questo, in una società democratica, non dovrebbe essere accettabile.
-
Attualità4 giorni fa
Prostitute usano un’app per segnalare clienti pericolosi: così si proteggono tra loro
-
Cronaca4 giorni fa
Il bus perde il controllo e invade la strada a Marino: disastro sfiorato
-
Cronaca17 ore fa
Malore di un autista dell’Atac: bus sbanda e demolisce tre auto
-
Cronaca2 giorni fa
Dieci anni di carcere per l’ex sovrintendente della Polizia di frontiera a Fiumicino: i retroscena di una vicenda controversa