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Cronaca

Cocaina, crack e estorsioni: un trentaseienne controllato dai suoi spacciatori

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Cocaina, crack e estorsioni: un trentaseienne controllato dai suoi spacciatori

Hai mai immaginato come una dose “gratuita” possa trasformarsi in un incubo da 30.000 euro a settimana? #DrogaTrappola #RomaSotterranea #CriminaliInAzione

La Trappola Iniziale

I criminali avevano pianificato tutto con astuzia, sfruttando il momento di vulnerabilità di un uomo di 36 anni, rimasto solo dopo la perdita dei genitori. Offrendogli la prima dose di cocaina e crack “a credito”, lo hanno attirato in un vortice da cui era impossibile uscire. In pochi giorni, il debito è esploso da 1.800 euro a cifre che raggiungevano otto volte tanto, trasformando una debolezza in un vero e proprio inferno personale.

Le Minacce e il Ciclo Inesorabile

Con l’aumento del debito arrivarono le intimidazioni e le aggressioni, con richieste di denaro a tassi esorbitanti e scadenze settimanali. La vittima, intrappolata in un ciclo di dipendenza, pagava in silenzio, svuotando conti e patrimonio ereditato per ottenere altra droga. Per tre mesi, questa spirale ha continuato senza sosta, con cifre che superavano i 30.000 euro ogni settimana – un meccanismo diabolico che lasciava senza fiato.

L’Intervento della Polizia

La svolta è arrivata per puro caso, quando un vicino preoccupato ha chiamato il 112 dopo aver sentito urla sospette. Gli agenti del commissariato Prati sono intervenuti in un appartamento di via degli Scipioni, scoprendo la verità. L’indagine, coordinata dalla Procura di Roma, ha portato a un blitz durante una “visita” settimanali, dove sono stati trovati Giulia Luccisano, 38 anni, e poco dopo il suo compagno. In casa, droga e un libro mastro con dettagli sui debiti. La vittima ha finalmente denunciato, e insieme a Luccisano, sono stati arrestati Mirko Mattiacci, 37 anni, e Gabriele Bolini, 43 anni, per usura, estorsione e spaccio. Sono ora in carcere, ma chissà quanti altri casi come questo rimangono nascosti?

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Cronaca

A Cassino incendiata l’auto della pm Francesca Fresch: indaga sulla criminalità nel basso Lazio

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A Cassino incendiata l’auto della pm Francesca Fresch: indaga sulla criminalità nel basso Lazio

AttaccoSconvolgente Alla Mafia in Crisi: Cos’hanno Fatto Per Intimidire un Magistrato?

La Minaccia Crescente a Cassino

La criminalità di Cassino sta alzando il livello della sfida, passando da piccoli affari illeciti a gesti estremi per spaventare le autorità. Gli inquirenti sospettano che l’incendio dell’auto di una sostituto procuratore come Francesca Fresch sia un chiaro tentativo di bloccare indagini sempre più agguerrite. In una città al confine con la Campania, dove il denaro facile dallo spaccio, dall’usura e dalle estorsioni alimenta un legame pericoloso con la camorra, la malavita non si arrende facilmente. Ma cosa succederà ora che il velo è stato squarciato?

Indagini che Cambiano le Regole

Negli ultimi mesi, le operazioni contro la potente rete criminale di Cassino hanno preso una piega più intensa, scavando oltre i soliti arresti di strada. Questa escalation ha evidentemente innervosito i boss, portando a un attacco diretto contro un magistrato impegnato in indagini sul traffico di droga. L’auto è stata bruciata proprio sotto casa, a due passi dal palazzo di giustizia: un messaggio inquietante che grida “sappiamo dove sei”. Sarà abbastanza per fermare il lavoro degli investigatori o solo l’inizio di una battaglia più grande?

Una Serie di Atti Intimidatori

Non si tratta di un episodio isolato: negli ultimi tempi, Cassino è stata scossa da una serie di violenze che sembrano collegate. Una bomba carta sul balcone di una casa popolare, colpi di pistola contro un’auto e un incendio doloso a una paninoteca hanno alimentato il clima di paura. L’attentato all’auto della pm, avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 maggio, è emerso solo di recente, lasciando tutti a chiedersi quanto ancora la criminalità possa spingersi oltre senza che le autorità intervengano con forza decisiva.

Le Reazioni delle Autorità

Le indagini sull’incidente sono state subito passate alla Procura di Perugia, specializzata in casi che coinvolgono magistrati del Lazio. Intanto, il prefetto di Frosinone ha convocato un comitato per l’ordine pubblico, con la partecipazione del sindaco Enzo Salera. L’associazione nazionale dei magistrati ha espresso profonda preoccupazione, definendo questi atti come parte di un’onda di minacce che sta colpendo chi combatte il crimine. È solo l’inizio di una risposta più dura o un campanello d’allarme per la sicurezza?

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Abusi sessuali su minori, il diacono Frateschi condannato per pedopornografia

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Abusi sessuali su minori, il diacono Frateschi condannato per pedopornografia

NuoviGuaiInCarcere | Un detenuto di 51 anni scopre guai imprevisti: oltre 400 file misteriosi nel suo PC!

La scoperta che ha sconvolto tutti

In un colpo di scena che sta accendendo la curiosità delle forze dell’ordine, un uomo di 51 anni, già rinchiuso nel carcere di Terracina per ragioni note, si trova improvvisamente al centro di un nuovo scandalo. Immaginate la sorpresa quando, durante un controllo di routine, emerge un dettaglio che nessuno si aspettava: il suo PC nasconde segreti inaspettati.

Cosa nascondeva nel suo dispositivo?

Le indagini hanno rivelato la presenza di oltre 400 file sospetti, che promettono di complicare ulteriormente la situazione di quest’uomo. Ma quali potrebbero essere i contenuti di questi file? Gli inquirenti sono al lavoro per svelare i dettagli, alimentando l’interesse di chi segue la cronaca. Una storia che fa sorgere più domande di quante ne risolva, tenendoci tutti con il fiato sospeso.

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