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ROMA: “Ero al lavoro in Svizzera” — Arrestato rapinatore di farmacie

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ROMA: “Ero al lavoro in Svizzera” — Arrestato rapinatore di farmacie

Arrestato rapinatore di farmacie nella giornata odierna nei pressi di Locarno, in Svizzera. Si tratta di un cittadino romano di 44 anni

Arrestato rapinatore di farmacie nella giornata odierna nei pressi di Locarno, in Svizzera. Si tratta di un cittadino romano di 44 anni fermato, ai fini dell’estradizione, dalle autorità elvetiche, sotto richiesta della Procura della Repubblica di Roma. L’uomo, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, è accusato di essere il responsabile di 3 rapine ai danni di altrettante farmacie della capitale. Per il 44enne era già stato disposto un ordine di misura cautelare in carcere con la quale erano stati contestati gli atti delittuosi.

L’uomo aveva provato a eludere i provvedimenti cercando di attestare la propria presenza in Svizzera, in sede lavorativa, nelle date delle rapine in questione. Il 44enne aveva infatti presentato una documentazione dettagliata al fine di attestare la propria assenza nel territorio nazionale, ottenendo così la scarcerazione. La Procura della Repubblica di Roma ha però proseguito le indagini in merito, facendo in modo di dimostrare l’effettiva presenza dell’indagato in Italia nei giorni delle rapine, contrariamente a quanto dichiarato dallo stesso in sede d’interrogatorio di garanzia. Le indagini, svolte di pari passo con i controlli eseguiti dai Carabinieri della stazione Alessandrina e della compagnia Roma Casilina, hanno difatti accertato la falsità della documentazione proposta dall’indagato.

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“Progetto Settanta”, un ciclo di incontri per rileggere il decennio tumultuoso che ha trasformato l’Italia

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“Progetto Settanta”, un ciclo di incontri per rileggere il decennio tumultuoso che ha trasformato l’Italia

ProgettoSettanta: Scopri i segreti di un decennio epico che potrebbe cambiare il tuo modo di vedere il futuro! 🌟

Cos’è questo intrigante progetto?

Immagina di rivivere gli anni Settanta, un’epoca piena di sogni rivoluzionari e tensioni inaspettate, per ispirare un domani radicalmente diverso. “Progetto Settanta”, promosso da Grande come una città nel Municipio III di Roma, è una serie di sei incontri pubblici che ti catapulterà in un mondo di utopie e conflitti, fino al 9 luglio. Preparati a esplorare come il passato possa accendere scintille per un pensiero collettivo innovativo – potresti scoprire connessioni sorprendenti con la tua vita quotidiana!

Gli anni Settanta: Un decennio di misteri e rivoluzioni

Quegli anni ribollenti non erano solo lotte operaie, femminismo e trasformazioni urbane che hanno ridisegnato le città. Ma cosa nascondevano davvero? Dalla musica e dal cinema che hanno sfidato le norme, alle ombre cupe del terrorismo e alle violenze che hanno infranto tante speranze, questo progetto ti invita a scavare in profondità. Potresti imbatterti in storie nascoste che ti faranno riflettere: era un tempo di esperimenti politici dal basso, alla ricerca di giustizia e solidarietà, ma anche di restaurazioni drammatiche che hanno lasciato segni indelebili.

Appuntamenti che non potrai perderti

Tra gli eventi più elettrizzanti, segnati il 24 giugno alle 18: “Da Salce a Cavani. Le visioni cinematografiche di una decade irregolare”, con il critico Mazzino Montinari e il regista Federico Greco, moderati da Paola Filippi. Un’immersione nel cinema degli anni Settanta che potrebbe rivelare colpi di scena inaspettati! E non fermarti qui: il 9 luglio alle 18, “Lotte e territorio. Dalle lotte per la casa all’arrivo dell’eroina nelle periferie”, con Alessandro Portelli e Francesco Carchedi, moderati dalla sociologa Francesca Danese, esplorerà le evoluzioni sociali delle periferie romane – preparati a storie che ti terranno incollato!

Dove unirsi a questa avventura

Tutti gli incontri si terranno presso la Sala Consiliare del Municipio III, in Piazza Sempione 15. Lasciati guidare dalle domande che animano il progetto: cosa è successo esattamente mezzo secolo fa, e cosa potremmo desiderare per domani? È un invito aperto per chiunque voglia tuffarsi in riflessioni stimolanti e contribuire a un futuro più consapevole.

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Carità pelosa: un microscopio Zeiss donato al Policlinico Umberto I dall’Associazione Eleonora Cocchia

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Carità pelosa: un microscopio Zeiss donato al Policlinico Umberto I dall’Associazione Eleonora Cocchia

ScienzaCheSalvaVite #SperanzaPerIBambini Scopri l’incredibile donazione che potrebbe rivoluzionare la lotta ai tumori cerebrali infantili e accendere una nuova era di scoperte mediche!

Un Gesto Eroico e Simbolico

Un’associazione dedita alla memoria di una giovane vita spezzata ha donato un microscopio di ultima generazione al Policlinico Umberto I di Roma, lasciando tutti a chiedersi come un singolo gesto possa fare la differenza nella ricerca scientifica. L’Associazione Eleonora Cocchia – Vivere a Colori Onlus ha consegnato questo strumento da 25.000 euro, che promette di svelare segreti nascosti nei tumori cerebrali pediatrici e catturare l’attenzione di scienziati e curiosi.

La Storia Dietro la Donazione

Ma cosa c’è dietro questa mossa che sta facendo parlare tutti? L’associazione è nata nel 2018 in ricordo di Eleonora Cocchia, una ragazza di soli 17 anni scomparsa per un raro e aggressivo tumore cerebrale chiamato Glioma Diffuso Intrinseco del Ponte (DIPG). Questa donazione non è solo un atto di generosità, ma un invito a esplorare come la scienza possa trasformare il dolore in speranza per migliaia di bambini colpiti da malattie oncologiche.

La Tecnologia Che Cambia Tutto

Immagina un microscopio in grado di produrre immagini sbalorditive con luci trasmesse, fluorescenza e contrasto di fase – e ora è realtà al Policlinico! Il ZEISS AXIO M1, uno strumento all’avanguardia, sarà utilizzato per studi biologici e biomedici che potrebbero rivelare breakthroughs inaspettati nella diagnosi e nella comprensione dei tumori cerebrali, facendoti domandare: cosa scopriranno i ricercatori domani?

L’Evento Che Ha Coinvolto Tutti

Cosa succede quando scienza e comunità si uniscono? La cerimonia ufficiale si è svolta il 16 giugno presso il Laboratorio FISH del Gruppo di Neuropatologia all’Istituto di Anatomia Patologica, un momento carico di emozioni che ha invitato la cittadinanza a unirsi alla causa. L’associazione ha sottolineato che “ogni presenza è preziosa”, alimentando curiosità su come ognuno di noi possa contribuire a questa battaglia.

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