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OSTIA – Ronde in spiaggia da parte di CasaPound ma in molti si lamentano

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OSTIA – Ronde in spiaggia da parte di CasaPound ma in molti si lamentano

Nella giornata di ieri, sulle spiagge di Ostia, c’è stato un blitz da parte di CasaPound per chiedere licenza e documenti ai venditori abusivi sulla spiaggia

Anche nel 2017 ci fu una scena del genere nelle spiagge di Ostia. Il blitz è stato accompagnato dauna ventina di militanti guidati dal consigliere del X Municipio di Roma, Luca Marsella. Molti cittadini si sono indignati davanti a questo fatto mentre Marsella replica: “I venditori come ci vedevano fuggivano. Il nemico numero uno del business e della criminalità che c’è dietro questi disperati è CasaPound. Abbiamo ricevuto solo applausi e strette di mano dai romani. I contestatori, i buonisti, gli antifascisti ormai esistono solo sui social network. Lontani dal popolo, lontani dalla realtà. Dall’anno scorso qui non è cambiato”. 

Molti si chiedono come abbiano fatto a chiedere le licenze e i documenti senza avere un titolo per poterlo fare. Ecco le parole di Giovani Democratici del X Municipio che attacca: “Le ronde di CasaPound sono un atto pericoloso da non sottovalutare. Proporre la giustizia “fai da te” in un territorio profondamente vessato dalla criminalità organizzata è profondamente irresponsabile. È inaccettabile infatti che sul nostro territorio possa essere passato un messaggio così contrario allo Stato. Andrebbe infatti spiegato ai protagonisti della vicenda, che quando gli conviene si definiscono patriottici, che a nessun cittadino in quanto tale è concesso l’utilizzo della forza il cui monopolio è affidato alla Repubblica Italiana ed ai suoi rappresentanti. La politica deve fare quadrato intorno alle Istituzioni, difendendone l’autorità delegittimando ogni organizzazione e ogni comportamento parastatale che minacciano la nostra Repubblica”.

Anche Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma deputato LeU: “Casapound ha compiuto l’ennesimo atto vigliacco, contro chi per mangiare è costretto a sudare 10-12 ore di lavoro lungo le nostre spiagge per racimolare qualche euro con le vendite ai bagnanti. Sono in deficit di visibilità in un contesto politico dove dal governo ogni giorno si scagliano le paure e i disagi sociali contro i migranti. La banda di vigliacchi di Casapound di Ostia aggredisce i più deboli, invece che affrontare l’illegalità dei più forti, la criminalità organizzata del litorale con la quale alcuni di loro intrattengono relazioni amichevoli”.

Nella serata di ieri, è arrivato anche il messaggio della minisindaca di Ostia, Giuliana Di Pillo: “Il controllo dell’abusivismo commerciale sulle spiagge rientra nei compiti delle Forze dell’Ordine e solo a loro spetta il sanzionamento e l’allontanamento. Nessuno pensi attraverso ‘ronde’ improvvisate, di poter intimidire chiunque, tanto meno se rappresenta le istituzioni come consigliere. Il dovere civico di ogni cittadino è quello di segnalare e non quello di organizzare “Blitz fai da te“. Spero che atteggiamenti di questo tipo non si ripetano più sul nostro litorale e condanniamo fermamente chi fa uso di questi comportamenti che lasciano interdetti tutti coloro che si rifanno ad un più consono rispetto delle regole”.

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