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DICIOTTI Salvini indagato tuona contro i pm, la replica di Renzi

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DICIOTTI Salvini indagato tuona contro i pm, la replica di Renzi

DICIOTTI Salvini indagato tuona contro i pm. Siamo ai ferri corti tra Salvini e i giudici. I magistrati palermitani hanno modificato le contestazioni ipotizzate inizialmente dalla Procura di Agrigento nei suoi confronti contestandogli il reato di sequestro di persona aggravato. Il capo di Gabinetto Piantedosi non risulta indagato.

DICIOTTI Salvini indagato tuona contro i pm: “Non mi ritengo ne’ un sequestratore ne’ un eversore. E magari mi assolvono. Qui c’è la certificazione che un organo dello Stato indaga un altro organo dello Stato. Con la piccolissima differenza che questo organo dello Stato, pieno di difetti e di limiti per carità, è stato eletto, altri non sono eletti da nessuno. Grazie ai magistrati, grazie al procuratore di Genova, grazie a tutti. Mi date solo più forza. Sono pronto ad andare dai magistrati domani, a farmi ascoltare: mi costituisco. Mi accusano di sequestro di persona e i migranti in gran parte si sono dileguati. Sono preoccupato? No. Ne’ per questa vicenda ne’ per quella di Genova. Non mollo finché me lo chiedono gli italiani. E se domani in Italia dovesse arrivare un’altra nave di clandestini, in Italia non sbarca”.

Dopo le parole di Salvini è arrivata tramite una nota la replica dell’Anm: “Le dichiarazioni di oggi del Ministro dell’Interno, intervenute dopo la notifica degli atti da parte della Procura di Palermo in merito alla vicenda della nave Diciotti, rappresentano un chiaro stravolgimento dei principi costituzionali, che assegnano alla magistratura il compito e il dovere di svolgere indagini ed accertamenti nei confronti di tutti, anche nei confronti di chi è titolare di cariche elettive o istituzionali”.

Anche Renzi tramite il proprio profilo Facebook ha commentato la notizia: “Le dichiarazioni del ministro dell’interno Salvini sono farneticanti. Come al solito mi tira in ballo e cerca di fare la vittima ma l’idea che chi è stato eletto parlamentare o siede al Governo possa violare tranquillamente la legge è aberrante. E attenzione: Salvini butta tutto sulla questione immigrazione per un preciso calcolo politico. Lui sa che la Lega deve restituire 49 milioni. Sa che c’è una sentenza. E sa che gli italiani non perdonano chi ruba i propri soldi. Quindi prova a diventare un martire e cerca lo scontro coi magistrati”.

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Attualità

Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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Roma e dintorni

Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

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Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

Weekend nero per il traffico a Roma dove da oggi, sabato 14 giugno, si concentrano tre eventi in contemporanea con un impatto inevitabile sulla viabilità cittadina con strade chiuse e deviazioni.

Le zone interessate oggi

Per il Giubileo dello Sport che si celebra in questo fine settimana, dalle 18 alle 19.30 di oggi è in programma la sfilata dei partecipanti verso San Pietro che passerà su via del Corso, via Tomacelli, ponte Cavour, piazza dei Tribunali, piazza Pia e via della Conciliazione. Possibili rallentamenti o deviazioni per le linee dei bus.

Anche in occasione del Roma Pride di oggi pomeriggio verranno deviate le linee di bus. Il corteo sfilerà, dalle 14 alle 20, tra piazza della Repubblica e viale delle Terme di Caracalla percorrendo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena.

Blocchi e deviazioni domani

Invece, domenica e lunedì, dalle 21, al Circo Massimo è in programma il concerto dei Duran Duran. Dalle 16 di domenica verrà chiusa via dei Cerchi. Dalle 18, sia domenica che lunedì, le limitazioni alla circolazione saranno estese a via del Circo Massimo (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), via della Greca (direzione via di Santa Maria in Cosmedin), via dell’Ara Massima di Ercole. Dalle 21, domenica e lunedì, ulteriori chiusure scatteranno in via del Circo Massimo (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), via della Greca (direzione via del Circo Massimo). Deviate le linee di bus.

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