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ROMA Il Comune compra le case di sabbia di Ostia

ROMA Il Comune compra le case di sabbia di Ostia, di proprietà di Armellini.
ROMA Il Comune compra le case di sabbia di Ostia. Ad annunciarlo, durante la Commissione Trasparenza del Campidoglio, Aldo Barletta, direttore del Dipartimento Politiche Abitative, che ha sottolineato come “la trattativa con la proprietà Armellini sia in corso“.
L’Amministrazione capitolina ha dato l’accelerata dopo la sentenza del Tar che aveva decretato lo sgombero di quelle cosiddette ‘case di sabbia’. Palazzi in cui abitano 1042 famiglie e che, come fatto più volte presente dai Vigili del Fuoco al Campidoglio, sono a rischio crollo.
“Dopo anni di incuria, la nostra amministrazione sta finalmente trovando una soluzione a una questione delicata, attraverso trattative in corso con la proprietà. L’obiettivo è acquisire gli immobili, tutelando così le famiglie assegnatarie della casa popolare. La linea della nostra amministrazione è netta: gli assegnatari delle case popolari non hanno nulla da temere“, commenta il consigliere capitolino del M5S, Fabio Tranchina.
Ma a frenare gli entusiasmi è intervenuto Fabrizio Ragucci segretario romano dell’Unione Inquilini: “Le manutenzioni saranno a carico anche degli inquilini e noi ci chiediamo quale sarà la parte da corrispondere in favore di un costruttore che nulla ha fatto negli anni quanto di sua competenza. Come enunciato in sede di commissione le tutele non saranno garantite per 380 nuclei che, al momento, risultano abusivi e per i quali la Regione non ha previsto ancora alcuna regolarizzazione. Quale misura intende adottare il Comune per questi nuclei?“.
“La trasparenza – prosegue Ragucci – non è di casa al Comune di Roma e rimaniamo preoccupati. Perché beneficiare un privato pagando per delle case fatiscenti e sprecare risorse pubbliche preziose in una città con tante famiglie in precarietà alloggiativa? Chiediamo quindi di poter partecipare al tavolo delle trattative con la proprietà Armellini insieme ai Consiglieri di maggioranza e opposizione del Comune“.
Il caso delle ‘case di sabbia’ ha inizio nel 2014, quando al gruppo della Moreno Estate viene contestato il mancato pagamento di Imu e Ici. L’allora amministrazione guidata da Ignazio Marino si muove per cercare di far chiarezza e chiede gli arretrati, aggiungendo di non voler più pagare per quelle case. Lo scioglimento del contratto avviene però senza lo sgombero dell’immobile da parte del Comune, di fatto inquilino abusivo.
Successivamente, il Tar del Lazio fissò un termine inderogabile per “l’esecuzione del rilascio del complesso immobiliare”, intimando insieme al Comune di risarcire la Moreno Estate per la mancata restituzione degli immobili dal 2012. La cifra dovuta è stata quantificata in oltre 3 milioni di euro (8.977,96 euro al giorno), che si aggiungono ai 18 milioni già riconosciuti.
Adesso però il Comune sembra deciso ad acquisire gradualmente gli alloggi con i circa 75 milioni ricavati in tre anni dalla vendita degli alloggi Ater. “Ci auguriamo che il Campidoglio faccia di tutto per tutelare i nuclei in disagio abitativo e che, pur nel rispetto della legalità, nessuno resti in mezzo a una strada. La commissione ha da tempo acceso un faro su questa vicenda e continueremo a monitorare la situazione“, dichiarano in una nota il presidente della Commissione Trasparenza Marco Palumbo e il consigliere comunale Pd Giovanni Zannola. In caso di mancato accordo, entro il 12 febbraio si dovrà procedere a liberare gli stabili della Moreno Estate.
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Bonus ristrutturazione: come funziona? Te lo spiega abitar.it il portale dedicato al tuo ambiente domestico

Abitar.it è un blog dedicato all’universo dell’arredamento. Il portale propone una vasta gamma di articoli che offrono ispirazioni, idee pratiche e suggerimenti utili per arredare ogni ambiente della casa. Dall’illuminazione al design, dalla scelta dei materiali alla progettazione degli spazi, il blog guida i lettori passo dopo passo, aiutandoli a trasformare i propri ambienti secondo gusto, funzionalità ed estetica. Oltre agli aspetti puramente stilistici, abitar.it affronta anche tematiche più tecniche e normative, offrendo informazioni aggiornate su leggi e regolamenti legati all’ambito edilizio e abitativo. Tra questi, anche una guida approfondita sul bonus ristrutturazione, una delle principali agevolazioni fiscali degli ultimi anni.
Che cosa è il bonus ristrutturazione?
Il Bonus Ristrutturazione 2025 è un’agevolazione fiscale che consente di recuperare parte delle spese sostenute per interventi di riqualificazione e ristrutturazione degli immobili, attraverso una detrazione Irpef suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. Il bonus si applica sia alle singole unità abitative e alle relative pertinenze, sia alle parti comuni degli edifici condominiali. Questo incentivo copre una vasta gamma di lavori, tra la cui manutenzione ordinaria e quella straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia e gli interventi finalizzati al risparmio energetico. Rientrano nell’agevolazione anche le opere per la ricostruzione di immobili danneggiati da calamità naturali, la realizzazione di autorimesse, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la bonifica dell’amianto, l’installazione di sistemi antifurto e la sostituzione dei gruppi elettrogeni con generatori a gas di ultima generazione, con un tetto di spesa pari a 96.000 euro per immobile. Sono esclusi, invece, gli impianti alimentati esclusivamente da combustibili fossili. Ne possono usufruire diversi soggetti, non solo i proprietari dell’immobile ma anche i suoi familiari conviventi, nonché usufruttuari, comodatari, ecc. Per richiedere il bonus ristrutturazione non è necessario presentare una domanda, ma basta allegare al modello 730 tutta la documentazione concernente le spese sostenute.
Altre agevolazioni nel settore edilizio
Oltre al Bonus Ristrutturazione, nel 2025 restano attivi anche il Sismabonus, l’Ecobonus e il Bonus Barriere Architettoniche, seppur con alcune modifiche rispetto agli anni precedenti. Per quanto riguarda il Sismabonus e l’Ecobonus, la detrazione fiscale è fissata al 50% per gli interventi su abitazioni principali e al 36% per altri immobili. A partire dal 2026 e fino al 2027, queste aliquote scenderanno ulteriormente: al 36% per le prime case e al 30% per le seconde. L’Ecobonus copre lavori di riqualificazione energetica come la sostituzione degli infissi, l’installazione di pompe di calore ed altri interventi su edifici esistenti. Sono invece esclusi gli impianti alimentati da combustibili fossili, in linea con la direttiva europea “Case Green”, che l’Italia dovrà recepire entro due anni. Invece, il Bonus Barriere Architettoniche prevede una detrazione del 75% per lavori finalizzati all’eliminazione di ostacoli alla mobilità (tra cui la realizzazione di rampe, piattaforme elevatrici, ascensori, servoscale ecc.) In questo caso, la detrazione è suddivisa in 10 rate annuali ed i limiti di spesa variano a seconda del tipo di edificio. Nello specifico, 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità indipendenti, 40.000 euro per edifici fino a 8 unità, e 30.000 euro per quelli con più di 8 unità abitative.
Su abitar.it sono moltissime le informazioni utili in ambito di normativa edilizia, ma anche in tema di ristrutturazione e arredamento. Puoi trovare quelle che sono le ultime tendenze in termini di design, ma anche importanti consigli per una casa accogliente, ma nello stesso tempo funzionale e sostenibile, riducendo i consumi energetici grazie alla riqualificazione energetica.
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Ultimo concerto a Tor Vergata. Buone notizie per i fan del cantante

Ultimo canterà a Tor Vergata – Attraverso un post Instagram il consigliere del VI municipio Emanuele Licopodio, ha annunciato che ci sono buone possibilità che il cantautore Romano ultimo possa fare un concerto nel sesto Municipio più precisamente a Tor Vergata. La notizia farà felice molti ragazzi del sesto Municipio e di quelli limitrofi, per un artista che riempie sempre lo stadio Olimpico.
Come riporta anche il Messaggero Ultimo potrebbe cantare alla vela di Tor vergata . Nel 2026 il cantautore romano festeggia alla grande i suoi primi dieci anni di carriera: in programma c’è un super evento nella periferia di Roma. Nel video del suo nuovo singolo “Bella davvero” spunta anche la famosa Vela di Calatrava. All’evento sono attesi più di 120 mila fan. Una vera e propria festa gigante!
Ultimo prepara un raduno da record: nel 2026 si fa festa alla Vela di Calatrava
Il “Raduno degli Ultimi”, il mega-concerto che Ultimo ha annunciato per il 2026, si farà a Tor Vergata. Più precisamente nell’area intorno alla famosa (e mai completata) Vela di Calatrava. Dopo settimane di voci e indiscrezioni, è arrivato l’annuncio… o quasi.
Nel videoclip del suo nuovo singolo Bella davvero, uscito proprio oggi, il cantautore di San Basilio ha voluto fare una sorpresa ai fan. Ma per scoprirla bisogna arrivare fino alla fine del video: l’ultima inquadratura mostra proprio una ripresa dall’alto della Vela. Un modo piuttosto chiaro per dire dove sarà l’evento.
L’area è enorme — parliamo di 49 ettari — e può accogliere oltre 120 mila persone. Una cifra da capogiro per un concerto italiano. La data ufficiale e i dettagli sui biglietti potrebbero arrivare il 13 luglio, durante il terzo (e ultimo) show che Ultimo terrà allo Stadio Olimpico di Roma. In tutto saranno tre serate: 10, 11 e appunto 13 luglio. Quel giorno segnerà anche il suo decimo concerto nello stadio della sua città. Insomma, una celebrazione in grande stile.
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