Conte sul reddito di cittadinanza: “Nessuno potrà fare il furbo”

Il premier Giuseppe Conte ha rilasciato un’intervista alla Stampa parla del reddito di cittadinanza. Ecco le sue parole:

“Questa riforma ha le contromisure adeguate. Quando verrà attuata, saremo molto attenti a controllare i furbi che vorranno approfittare di questa misura. Abbiamo decido di proporre il carcere fino a 6 anni per chi fornirà dati falsi o continuerà a lavorare in nero. Con questa pensa penso che nessuno vorrà fare il furbetto, li dobbiamo scoraggiare. Con la Lega c’è stato un punto di convergenza su una soluzione condivisa. In questo momento stiamo discutendo di un decreto legge, poi nel corso del dibattito parlamentare magari ci sarà bisogno di ulteriori affinamenti. La congiuntura economica internazionale on è favorevole e valuteremo l’impatto che avrà. Però è ancora presto per parlare di manovre corrette. In questo momento bisogna pensare agli investimenti che avranno un effetto positivo sulla crescita. Riusciremo a far ripartire questo Paese”.

SULLA TV

“C’è sempre un compresso, questo lo ritengo un progetto che dà un’altra alternativa, ma in questo momento non ne stiamo discutendo. Stiamo completando l’analisi costi-benefici sul progetto esistente. Se nel frattempo dovesse emergere un’alternativa progettuale, purché concreta e spendibile, potrà essere oggetto di una ulteriore e distinta valutazione. Delle sane ‘iniezioni’ di democrazia diretta possono rafforzare la democrazia rappresentativa, non delegittimarla. Il referendum propositivo è la garanzia che ai cittadini sarà dato maggiore spazio per far sentire la propria voce. I parlamentari saranno stimolati a raccogliere le istanze e a mantenere un più stretto raccordo con la società civile”.

 “Con i presidenti di Ciad e Niger abbiamo deciso una strategia per cercare di fermare le minacce terroristiche. Specialmente in Africa va trovato un rimedio al tema dell’immigrazione. Al signor Battisti sono state riconosciute tutte le prerogative che spettano a un condannato in via definitiva. Esprimo la mia vicinanza ai familiari delle vittime”

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