Attualità
REGIONE LAZIO Fondo per la Creatività a favore delle start up

Importante bando presentato dalla Regione Lazio. il Fondo per la Creatività per favorire la nascita di nuove start up sul territorio
Presentato oggi dall’assessore allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, il Fondo per la creativita’ 2019. E’ la quarta edizione del bando regionale pensato per sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese nel settore delle attivita’ culturali e creative: dell’audiovisivo, delle tecnologie applicate ai beni culturali, dell’artigianato artistico, del design, dell’architettura, della musica e della comunicazione e del gaming. Il bando partirà il 25 febbraio prossimo e ha un importo complessivo di 796.000 euroconcedendo contributi a fondo perduto fino a un massimo di 30.000 euro. Destinatari sono imprese e liberi professionisti costituite da meno di 2 anni o da costituire entro 90 giorni dalla data di comunicazione della concessione del contributo. Previste delle premialita’ per progetti con soci che abbiano meno di 35 anni o piu’ di 50 anni e siano disoccupati, inoccupati o precari o senza redditi di lavoro o pensione.
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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma
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La bandiera della Palestina a Ponza: un gesto di solidarietà e la deriva dell’intolleranza

Nella notte tra l’1 e il 2 giugno, intorno alle 2:30, un gruppo di barcaioli dell’isola di Ponza è stato oggetto di minacce per un semplice gesto di solidarietà: aver esposto la bandiera della Palestina sulle loro imbarcazioni come simbolo di sostegno ad una popolazione in una delle più gravi crisi umanitarie del nostro tempo. Dopo aver infastidito il guardiano del porto, gli autori dell’intimidazione hanno strappato e rimosso con la forza la bandiera palestinese.
È un episodio che va oltre il fatto in sé, perchè tocca il nervo scoperto di un’Italia che troppo spesso confonde la solidarietà con la provocazione e che si mostra incapace di accettare gesti di umanità se non allineati con un certo sentire politico.
Esporre la bandiera della Palestina, in questo contesto, non equivale a prendere parte a un conflitto, perchè è un’affermazione di empatia per le vittime civili, per i bambini sotto le bombe, per le famiglie distrutte da decenni di violenza. Non significa negare il dolore degli israeliani, né tantomeno giustificare il terrorismo, ma riconoscere la sofferenza di un popolo dimenticato e condannato.
Ponza, isola aperta al mondo, costruita nei secoli sull’accoglienza e sul passaggio di genti diverse, non merita che certi gesti vengano accolti con violenza. Il gesto di quei barcaioli va rispettato, anche da chi non lo condivide, perché la democrazia è proprio questo: il diritto di manifestare un pensiero pacifico, anche scomodo, senza temere ritorsioni.
Chi ha strappato quella bandiera ha voluto togliere voce a una parte della coscienza collettiva, ma non potrà strappare il senso più profondo della solidarietà umana.
In un tempo in cui il silenzio complice è la norma, chi ha il coraggio di esporsi, anche solo con un simbolo, merita rispetto, non intimidazioni.
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