Cronaca
ROMA Colpo della Polizia a una gang di rapinatori nel nord ovest della città

ROMA Colpo della Polizia a una gang di rapinatori nel nord ovest della città.
ROMA Colpo della Polizia a una gang di rapinatori nel nord ovest della città. L’attività della banda è durata una decina di giorni, interessando in particolare il quartiere di Primavalle. Numerosi i colpi, ai danni sopratutto di negozi di alimentari e passanti, commessi con l’ausilio di scooter rubati direttamente nelle concessionarie. Il tutto condito da una buona organizzazione, soprattutto per quanto riguarda la cessione del compendio dei reati: una rete di ricettatori si occupava infatti di ‘piazzare’ autovetture prese a noleggio con documenti rapinati o rubati. Inoltre, per sfuggire alla cattura, avevano lasciato i propri domicili e si erano insediati in un’abitazione, sita in una zona ad elevata densità criminale.
Ciò non è però bastato a fermare gli agenti del commissariato Primavalle, diretto da Tiziana Lorenzo. I militari hanno infatti iniziato a battere palmo a palmo la zona, con incessanti servizi di appostamento e pedinamento dei sospettati. L’attività d’indagine è partita il 5 marzo, a seguito di una rapina ai danni di un’anziana. Rapina cui, nei giorni successivi, ne sono seguite altre due ed un furto presso un bar in zona Pineta Sacchetti. Proprio uno di questi colpi è costato l’arresto, realizzato in collaborazione dei colleghi del Reparto Volanti, per uno dei rapinatori. Gli altri complici sono stati poi rintracciati grazie alle descrizioni e alle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Vari appostamenti e pedinamenti dei sospettati hanno permesso infatti agli agenti di arrivare alla loro abitazione. Uno del gruppo, composto anche da un minorenne, ha aperto la porta, trovandosi davanti i poliziotti, che li hanno beccati a trafficare con documenti e titoli di credito, provento dell’attività criminale. Un uomo 40 anni è stato arrestato, mentre un altro è stato fermato con l’accusa di delitto. Per gli altri due invece è scattata una denuncia all’autorità giudiziaria.
Cronaca
Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

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La Strana Storia degli Incontri con la Polizia
Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?
Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole
Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?
Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità
Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?
Cronaca
Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

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Il colpo di scena nei registri statunitensi
Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.
Le conferme che alimentano i sospetti
Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.
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