Cronaca
ROMA Picchiata per anni: in casa mura sporche di sangue

ROMA «Caduta accidentale in cucina», «caduta da ciclomotore», «morsi di cane»: queste le scuse con cui Monica (nome di fantasia), picchiata per anni, nasconde le botte ricevute ai medici del pronto soccorso. La verità era che il compagno la picchiava quasi ogni giorno da ben 13 anni.
Una volta per farle più male l’uomo aveva usato addirittura le ante di un armadio distrutto in uno scatto d’ira. Grazie al protocollo EVA, unito all’esperienza degli investigatori della Polizia di Stato, la donna ha trovato il coraggio di denunciare il compagno. L’ultima volta che era stata picchiata era finita in ospedale. E, proprio grazie al protocollo EVA (Esame violenze agite), che segnala i vari referti e interventi ‘sospetti’ gli agenti del commissariato Colombo erano stati messi in allarme. Anche allora la donna, con varie ecchimosi e ulna e radio fratturati, aveva cercato di proteggere il compagno con dichiarazioni fuorvianti.
I poliziotti dopo alcuni giorni hanno rintracciato la vittima nella propria abitazione e li l’agghiacciante scoperta. In casa mobili distrutti e pareti sporche di sangue. Solo alcune ore dopo la donna ha trovato il coraggio di raccontare i 13 anni di violenze subite. Formalizzando la denuncia ha fornito alcune foto che si era scattata dopo le violenze. L’uomo oltre a colpire la compagna con inaudita violenza la minacciava di sfregiarla con l’acido. Il GIP del Tribunale di Roma ha accolto la richiesta degli inquirenti ed emesso una misura cautelare in carcere a carico dell’uomo. Sono stati gli stessi agenti del commissariato Colombo ad eseguire il provvedimento e ad accompagnarlo in carcere.
LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
RAPINATA IN STRADA LA MAMMA DI ZANIOLO
DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER
Cronaca
L’improvviso crollo di un uomo durante una chiamata telefonica

#ChocSottoIlSole Un uomo di 57 anni crolla e muore in piena stazione a Roma per un malore misterioso legato al caldo opprimente? Scopri i dettagli che stanno facendo discutere!
La scena del dramma
Immaginate la calura estiva che avvolge Roma, quando un uomo di 57 anni, in attesa del treno alla stazione Stella Polare di Ostia, si ritrova improvvisamente al centro di un evento tragico. Stava parlando al telefono sotto il sole cocente, circondato da altri passeggeri, quando un malore improvviso lo ha fatto crollare a terra, lasciando tutti senza fiato.
Il malore fatale e le reazioni
Le prime testimonianze parlano di un infarto probabile, scatenato forse dal caldo eccessivo che non dà tregua alla Capitale. I soccorsi sono stati chiamati all’istante, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare: era già deceduto. Le persone presenti sono rimaste sotto shock, con il corpo coperto da un telo in attesa degli interventi, mentre la vita in stazione proseguiva senza interruzioni. Una vicenda che fa riflettere su quanto il clima possa nascondere pericoli inaspettati.
Cronaca
La mia vita stravolta: solo con la bambina e alla ricerca di un rifugio

#MisteroUccisioneARoma: L’audio scioccante di Rexal Ford rivela segreti prima del tragico ritrovamento!
L’audio rivelatore
Immaginate di ricevere un messaggio vocale da un amico che nasconde una storia da brivido: Rexal Ford, l’uomo al centro di un’indagine per omicidio, ha inviato un audio a un suo amico italiano il 5 giugno, appena due giorni prima che i corpi della bambina e della madre venissero scoperti a Villa Pamphili. In questo messaggio, Ford confida di essere stato abbandonato dalla moglie, che sarebbe tornata con il suo ex fidanzato, lasciando lui con la bambina perché “non era più interessata a essere madre”. Con un tocco di mistero, chiede ospitalità a Roma e menziona un progetto sorprendente che lo lega, a suo dire, al figlio di George Harrison dei Beatles, Dhani. Un dettaglio che fa sorgere mille domande: cosa nascondeva davvero Ford?
Chi era Rexal Ford
E se vi dicessimo che Rexal Ford, il 46enne californiano ora fermato sull’isola greca di Skiathos, si spacciava per un regista di Hollywood? Incredibile, ma vero: Ford si era presentato come il responsabile di un film da tre milioni di euro, supportato da una mail di un produttore inglese che lo accreditava presso una società cinematografica romana. Il 7 maggio, è stato visto negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, che definiva la sua famiglia. Ma era tutto vero? Questo alone di mistero intorno alla sua identità e ai suoi progetti rende il caso ancora più affascinante e pieno di colpi di scena.
I viaggi a Malta e in Russia
Preparatevi a un viaggio nel mondo internazionale di Ford e della sua compagna: prima di arrivare in Italia, i due avevano fatto tappa a Malta e in Russia. Gli inquirenti stanno approfondendo queste rotte per svelare l’identità esatta di Ford e della giovane donna, incluse verifiche su un eventuale matrimonio. È un intreccio di spostamenti che fa venire i brividi: cosa stavano cercando in questi Paesi, e quali segreti si celano dietro questi viaggi?
Chi era la moglie Stella
E la donna al centro di questa storia? Chiamata Stella, ma forse con un nome falso, era descritta come un genio dell’informatica, una specie di hacker “Robin Hood” della rete. Un amico, il musicista Oskar “El Mariachi”, racconta di aver vissuto con la coppia a Malta e dipinge un quadro idilliaco: “Erano felici, con soldi e una casa a Roma”. Ma poi aggiunge il colpo di scena: “Lei era misteriosa, forse russa o islandese, e Ford non sapeva nemmeno tutto di lei. Lui era un uomo di pace, con interessi da regista e una famiglia benestante”. L’amico sospetta persino che qualcuno possa avergli fatto del male per via del lavoro di lei. Un vero enigma che vi terrà con il fiato sospeso!
-
Cronaca2 giorni fa
Saluti fascisti al liceo Malpighi di Roma: la preside abbassa il voto in condotta
-
Cronaca1 giorno fa
La scaletta del concerto dei Duran Duran, quei inglesi rétro, al Circo Massimo a Roma
-
Cronaca2 giorni fa
Uomo scopre la sua fidanzata con un altro e lo aggredisce, poi prosegue con la routine quotidiana.
-
Attualità3 giorni fa
Toystellers Forever Young: i giocattoli crescono con noi e diventano opere d’arte