Seguici sui Social

Cronaca

Baby Gang aggredisce violentemente autista ATAC

Pubblicato

il

Baby Gang aggredisce violentemente autista ATAC

In 8 picchiano l’autista dell’autobus. Il sindaco Raggi esprime massima solidarietà all’uomo aggredito “Episodio vergognoso. Esprimo solidarietà all’autista del bus della linea 46 aggredito ieri sera in via Boccea da un gruppo di otto ragazzi. Sono episodi inaccettabili e vergognosi. Roma non tollera la violenza”.

LA DINAMICA DEGLI EVENTI
L’autista di un autobus è stato aggredito nella tarda serata di ieri da un gruppetto di otto ragazzi a Roma. E’ accaduto intorno alle 23.30 in via Boccea a bordo di un bus della linea 46. A quanto ricostruito finora, durante il tragitto i giovani hanno messo in azione la leva di emergenza delle porte e quando il conducente è uscito dalla cabina, forse dopo averli rimproverati, lo hanno picchiato colpendolo al volto con pugni. Soccorso, è stato trasportato in ospedale dove è stato giudicato guaribile in 30 giorni per la frattura del naso. Sulla vicenda indaga la polizia che ha rintracciato in centro uno dei ragazzi, un 17enne romano, che è stato denunciato.

LA TESTIMONIANZA
Alcuni dei componenti del gruppo sono poi scappati a bordo di un taxi. Un testimone avrebbe preso la targa; la polizia è risalita al tassista e ha ricostruito il punto in cui li aveva accompagnati. Poco dopo è stato così rintracciato in centro il 17enne, denunciato per lesioni e interruzione di pubblico servizio. L’autista avrebbe raccontato di essere stato centrato al volto da alcuni pugni prima di cadere a terra. Poi, secondo alcuni testimoni, sarebbe stato colpito anche con calci. L’uomo, un 52enne, ha riportato la frattura del naso con una prognosi di 30 giorni.

Attualità

Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Pubblicato

il

Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

Continua a leggere

Cronaca

“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

Pubblicato

il

“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

#MedicoInsultaPaziente In un tranquillo studio medico a Roma, un anziano dottore si è rifiutato di riconoscere l’identità di una donna transgender, scatenando un caso che sta facendo discutere tutti!

L’incontro che ha scioccato

Durante una visita medica in uno studio privato nel quartiere di La Storta, a nord di Roma, una donna di 45 anni si è trovata di fronte a un medico di circa settant’anni che ha assunto un atteggiamento ostile fin dal primo momento. La paziente, accompagnata dal marito per una visita specialistica, ha descritto l’episodio come un vero e proprio attacco verbale, con il dottore che ignorava il nome e il genere indicati nei suoi documenti ufficiali.

Le parole che hanno ferito

Il medico non si è limitato a un rifiuto formale: ha pronunciato commenti apertamente transfobici, affermando frasi come “Tu sei un uomo e ti devi vergognare per come ti presenti” e “Non ho intenzione di farmi prendere in giro da queste finzioni biologiche”. Secondo la ricostruzione, l’uomo ha respinto l’idea di adattare la sua pratica medica a “queste ideologie”, lasciando la donna senza il certificato medico di cui aveva bisogno e in preda a un profondo sconforto.

La battaglia legale in corso

La donna ha deciso di non rimanere in silenzio e, assistita dall’avvocato Fabrizio Consiglio, ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Roma. Il caso è ora al vaglio dei magistrati, con accuse che includono istigazione all’odio per motivi di identità di genere, violenza privata, diffamazione aggravata e possibili molestie. Le indagini stanno verificando se il comportamento del medico abbia violato i doveri legati alla sua professione convenzionata.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025