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Cronaca

Cassonetti bruciati, Raggi: “Fermare i criminali, danni da 250mila euro”

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Cassonetti bruciati, Raggi: “Fermare i criminali, danni da 250mila euro”

Ondata di vandalismo a Roma Sud, dove nel Municipio VII sono sttai incendiati i cassoneti del vetro. La Raggi chiede aiuto ai cittadini

Tra i tanti problemi che la città di Roma e la Sindaca Virginia Raggi devono affrontare, c’è anche quello legato ai cassonetti incendiati. Questa volta “gli attacchi” si sono verificati a Roma Sud, dove dei vandali hanno dato alle fiamme i cassonetti del vetro. Tanti i disagi e i danni economici e strutturali arrecati. Per far fronte a questo problema, Virginia Raggi ha chiesto aiuto alle Forze dell’Ordine e ai cittadini, con il seguente comunicato dalla sua pagina Facebook:

La scorsa notte sono stati incendiati sette cassonetti per i rifiuti in via Luigi Zambarelli e piazza Ceresi, nel XII municipio, a Roma Sud. Quattro cassonetti e una campana verde (dedicata alla raccolta del vetro) sono andati completamente distrutti, mentre i restanti sono stati danneggiati. Chi pensa che bruciare i cassonetti sia utile o che, in qualche modo, serva ad intimorire l’amministrazione, si sbaglia di grosso. A questi criminali rispondiamo nell’unico modo possibile: denuncia alla Procura della Repubblica, da un lato, e sostituzione dei beni dati alle fiamme dall’altro. Con tutti i costi che, ovviamente, questo comporta per la cittadinanza: pensate infatti che, dall’inizio dell’anno, sono stati circa 330 i cassoni di Ama distrutti, 120 soltanto nel VII Municipio. Un danno annuo stimabile in oltre 250 mila euro. Soldi nostri, vostri, di tutti. Il danno, oltre ad essere economico, è anche sanitario: chi brucia inquina l’aria che respiriamo. Aiutateci a fermare questa vergogna e, se vedete comportamenti strani attorno ai cassonetti, non abbiate timore e chiamate le forze dell’ordine“.

TESTO E VIDEO DELLA PRIMA CANZONE DA SOLISTA DI TOMMASO PARADISO

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“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

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“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

#MedicoInsultaPaziente In un tranquillo studio medico a Roma, un anziano dottore si è rifiutato di riconoscere l’identità di una donna transgender, scatenando un caso che sta facendo discutere tutti!

L’incontro che ha scioccato

Durante una visita medica in uno studio privato nel quartiere di La Storta, a nord di Roma, una donna di 45 anni si è trovata di fronte a un medico di circa settant’anni che ha assunto un atteggiamento ostile fin dal primo momento. La paziente, accompagnata dal marito per una visita specialistica, ha descritto l’episodio come un vero e proprio attacco verbale, con il dottore che ignorava il nome e il genere indicati nei suoi documenti ufficiali.

Le parole che hanno ferito

Il medico non si è limitato a un rifiuto formale: ha pronunciato commenti apertamente transfobici, affermando frasi come “Tu sei un uomo e ti devi vergognare per come ti presenti” e “Non ho intenzione di farmi prendere in giro da queste finzioni biologiche”. Secondo la ricostruzione, l’uomo ha respinto l’idea di adattare la sua pratica medica a “queste ideologie”, lasciando la donna senza il certificato medico di cui aveva bisogno e in preda a un profondo sconforto.

La battaglia legale in corso

La donna ha deciso di non rimanere in silenzio e, assistita dall’avvocato Fabrizio Consiglio, ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Roma. Il caso è ora al vaglio dei magistrati, con accuse che includono istigazione all’odio per motivi di identità di genere, violenza privata, diffamazione aggravata e possibili molestie. Le indagini stanno verificando se il comportamento del medico abbia violato i doveri legati alla sua professione convenzionata.

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La fuga scalza di un detenuto dall’ospedale Santo Spirito e il colpo che l’ha tradito

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La fuga scalza di un detenuto dall’ospedale Santo Spirito e il colpo che l’ha tradito

#HaiMaiVistoUnaFugaScalzaCosìAudace? Scopri come un detenuto ha ingannato le guardie e ha quasi fatto perdere le sue tracce!

L’Evasione Incredibile

Gianluca Calò, un 46enne di Mesagne in Puglia, recluso a Regina Coeli per rapina, ha colto al volo un attimo di distrazione delle guardie penitenziarie mentre attendeva una visita specialistica all’ospedale Santo Spirito. Proprio venerdì pomeriggio, è scappato scalzo, sparendo nel nulla e lasciando tutti senza parole. Ma la sua avventura non è finita lì, portando a una caccia mozzafiato che ha tenuto tutti con il fiato sospeso.

Le Ricerche e la Cattura Drammatica

Le forze dell’ordine hanno diffuso immagini delle telecamere di sicurezza dell’ospedale, che mostrano Calò correre a piedi nudi inseguito inutilmente dagli agenti. Grazie a quelle prove decisive, la polizia è riuscita a stringere il cerchio intorno a lui. Ieri mattina, al Tuscolano, il fuggitivo ha tentato un altro colpo in un esercizio commerciale, rubando un PC e soldi contanti. Il titolare ha riconosciuto il ladro dalle telecamere e ha lanciato l’allarme, permettendo agli agenti delle Volanti di intercettarlo in pochissimo tempo mentre scappava con la refurtiva. Ora, Calò è tornato dietro le sbarre e dovrà affrontare accuse aggiuntive di furto ed evasione, con gli investigatori che sospettano l’aiuto di un complice esterno durante la sua breve latitanza.

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