Cronaca
POLIZIA 13 daspo emessi negli ultimi due mesi

POLIZIA 13 daspo sono stati emessi dalla Questura di Roma a carico di altrettanti calciatori e tifosi negli ultimi due mesi.
POLIZIA 13 daspo negli ultimi 2 mesi emessi dagli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma a firma del Questore Carmine Esposito. I primi 5 provvedimenti sono stati presi nel mese di settembre a carico di altrettanti calciatori e tifosi, per fatti avvenuti a fine maggio.
Durante un campionato dilettantistico tra la Polisportiva G. Castello e A.S.D. Tormarancio, alcuni calciatori hanno aggredito il direttore di gara prima verbalmente, con gravissime minacce, e poi fisicamente causandogli un trauma cranico giudicato guaribile in 10 giorni: per tali fatti il Giudice Sportivo del Comitato Regionale Lazio ha squalificato i 5 ragazzi, 4 dei quali hanno avuto il Daspo per 5 anni mentre un altro per tre anni.
A carico di altre 4 persone la Polizia di Stato ha emesso lo stesso provvedimento in occasione dell’incontro di calcio Lazio-Roma del 01 settembre 2019. 2 tifosi sono stati “daspati” per 2 anni in quanto hanno inveito con frasi ingiuriose contro alcuni carabinieri preposti ai controlli. 1 per 4 anni in quanto, prima dell’inizio dell’incontro di calcio, sul Lungotevere Maresciallo Diaz, ha lanciato un fumogeno contro i poliziotti schierati per separare le due tifoserie avversarie e l’ultimo per 2 anni in quanto, durante il primo tempo, è stato ripreso mentre si travisava con la sciarpa e, all’interno della curva, accendeva un artifizio pirotecnico.
Infine i Daspo più recenti sono quelli adottati ad ottobre in occasione dell’incontro di calcio Lazio-Genova del 30 settembre 2019. Tre per la durata di 1 anno ed uno per 5 anni, poiché i tifosi del Genova erano stati denunciati ai sensi dell’art. 4 L. 110/75, per porto di armi o oggetti atti ad offendere.
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Cronaca
Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

#IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano
La Strana Storia degli Incontri con la Polizia
Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?
Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole
Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?
Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità
Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?
Cronaca
Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

#SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma
Il colpo di scena nei registri statunitensi
Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.
Le conferme che alimentano i sospetti
Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.
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