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Acqua di Nepi fa chiarezza sul lotto di bottiglie tolto dal mercato

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Acqua di Nepi fa chiarezza sul lotto di bottiglie tolto dal mercato

Nella giornata odierna, a seguito del ritiro di un lotto di bottiglie, Acqua di Nepi ha diramato una nota ufficiale nella quale ha fatto luce sull’accaduto: “Acqua di Nepi S.p.A. comunica di aver attivato a scopo precauzionale la procedura di richiamo del lotto N9183A, imbottigliato in data 02.07.2019, destinato al canale ristorazione del prodotto Acqua Minerale effervescente naturale Acqua di Nepi. La decisione è stata assunta in seguito ad accertamenti da parte della ASL di Viterbo e della ASL n. 1 di Roma, relativamente alla presenza di coliformi rinvenuti in un’unica bottiglia da 1L in vetro. L’accertamento è stato disposto nell’ottica di indagini successive al sequestro di prodotti di varie marche effettuato in data 15.7.2019, su ordine della Polizia Giudiziaria di Roma Capitale presso il deposito di una terza società distributrice. Acqua di Nepi S.p.A. dichiara che è da escludere che la presenza dei coliformi possa dipendere, anche in maniera indiretta, dal proprio processo di imbottigliamento, poiché le fonti, le linee di produzione e il magazzino presso lo stabilimento sono sottoposti ad analisi quotidiane da parte dell’azienda e a verifiche periodiche da parte degli Organi Sanitari.

Non è un caso che il 02.07.2019, lo stesso giorno in cui è stato imbottigliato il lotto posto sotto sequestro in data 15.7.2019, siano state effettuate analisi da parte della ASL Viterbo che hanno escluso la presenza di qualsiasi contaminazione dell’acqua oggetto di imbottigliamento. La presenza dei batteri è pertanto da ricondurre a fattori esterni al ciclo produttivo aziendale. La procedura di richiamo, già effettuata in toto, è stata circoscritta a un lotto di bottiglie in vetro destinato al canale della ristorazione ed è stata attivata solo a scopo precauzionale. Per Acqua di Nepi S.p.A. la sicurezza dei propri consumatori è la priorità assoluta”.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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