Cronaca
La confessione di Heather Parisi: “Picchiata dal mio ex compagno”

La confessione di Heather Parisi: “Per sette anni sono stata picchiata, presa a sberle e calci dal mio ex compagno. Per umiliarmi mi chiamava ‘gallina americana’”.
La showgirl ha raccontato di essere stata vittima di un ex del quale ha preferito non rivelare il nome. Un compagno che per anni l’ha sottoposta a violenza fisica e psicologica. La confessione di Heather Parisi: “Ho deciso di raccontare quello che mi è successo per dare forza alle donne che subiscono violenza in casa. Io l’ho vissuta ma sono riuscita a salvarmi. Non sono orgogliosa di questo argomento e non voglio passare come un personaggio che intende sfruttare questa storia. Non dirò nome e date ma da lui ho ricevuto sberle, calci e pugni”.
Quindi ha proseguito: “Quando sei in quella condizione ti senti sola, ti vergogni, la rabbia è fortissima. So che le donne a casa possono capirmi e voglio dare loro coraggio. Alzatevi e andate via di casa. Questo non deve essere un argomento tabù. È assurdo che ancora oggi accadano cose del genere”.
Heather ha affermato anche di non essere stata aiutata. Anzi, le persone che sapevano delle violenze l’avrebbero lasciata sola: “Ho cercato di parlarne timidamente qualche anno fa. Qualcuno sapeva ma davanti a terze persone giravano la faccia dall’altra parte, è più comodo. Sono diventata piccola e complessata. Ero come un pugile con le mani legate. La violenza fisica di qualsiasi tipo guarisce, è quello che rimane dentro la cosa più pericolosa”.
Violenze psicologiche e fisiche: “Venivo minacciata. Diceva che nessuno mi avrebbe creduto”. Poi però lei ha avuto la forza di reagire: “Da un giorno all’altro, ho preso la borsa e sono andata via di casa. Non mi interessava niente dei soldi e della televisione. Diceva che non avrei più lavorato ma mi andava bene così”.
SEGUICI SU TWITTER
WHATSAPP TREMA A CAUSA DI UN VIRUS CHE SPIA L’UTENTE
Cronaca
Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

#SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!
L’intrusione inaspettata
Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.
I fatti dell’incidente
Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.
Un precedente simile
Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?
Cronaca
Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

#TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema
Chi era Rinaldo Vuerich
Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.
L’incidente che ha scioccato tutti
Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.
I toccanti ricordi degli amici
Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.
-
Cronaca4 giorni fa
Don Bosco in balia dei Maranza. Il problema è sempre più serio
-
Video2 giorni fa
Porto un Politico di sinistra in metro per fargli vedere cosa succede VIDEO
-
Attualità2 giorni fa
Gelato dedicato a Papa Francesco: il nuovo sapore Franciscus omaggia Bergoglio e i suoi sermoni infiniti
-
Attualità2 giorni fa
1° maggio, ma siamo sicuri che i sindacati difendono i lavoratori, oppure un partito politico?