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Cronaca

Droga sotto sequestro: 8 pusher in manette

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Droga sotto sequestro: 8 pusher in manette

Proseguono le operazioni dei Carabinieri sul fronte dello spaccio di droga lungo le strade della Capitale. In poche ore, nel corso di diversi servizi preventivi, i Carabinieri del Gruppo di Roma hanno tratto in arresto 8 persone con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il primo a finire in manette è stato un 43enne di Ciampino sorpreso, nella zona del Quarticciolo dai Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste, in possesso di 25 gr. di hashish e materiale per il confezionamento delle dosi. L’uomo, in attesa del rito direttissimo, è stato sottoposto a regime di arresti domiciliari. A Primavalle, invece, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato due ragazzi di 20 e 22 anni, provenienti rispettivamente da Civitavecchia e Tolfa, entrambi con precedenti. I giovani sono stati controllati in via Mattia Battistini, dove sono stati trovati in possesso di 72 gr. di shaboo e di 730 euro in contanti, ritenuti provento della loro attività illecita. Trattenuti in caserma, i pusher sono in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo.

Nelle aree adiacenti la stazione Termini sono finiti in manette altri 2 pusher: un 22enne del Gambia e un 29enne del Mali, entrambi senza fissa dimora e con precedenti. Il primo è stato fermato dai Carabinieri della Compagni Roma Centro in via Gioberti dopo aver tentato la fuga alla vista dei militari. Nelle tasche nascondeva 9 dosi di marijuana. Il secondo, invece, è stato bloccato dai Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante dopo aver ceduto alcune dosi di marijuana a un giovane turista. La stessa scena si è verificata in via Pesaro, dove sempre i Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante hanno arrestato un 26enne senegalese sorpreso a vendere dosi di marijuana a un turista greco. Infine, i Carabinieri della Stazione Viale Libia hanno arrestato un 45enne romano e un 52enne albanese, entrambi già noti per i loro trascorsi negli ambienti della droga. I due sono stati controllati in via Valsugana mentre camminavano con fare sospetto. In loro possesso, i Carabinieri hanno trovato e sequestrato 10 dosi di cocaina e 5 di hashish, oltre a 310 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio.

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Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

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Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano

La Strana Storia degli Incontri con la Polizia

Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?

Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole

Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?

Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità

Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?

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Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

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Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma

Il colpo di scena nei registri statunitensi

Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.

Le conferme che alimentano i sospetti

Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.

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