Cronaca
ROMA Striscione di solidarietà per l’ultrà laziale arrestato

ROMA Striscione di solidarietà per l’ultrà laziale arrestato.
ROMA Striscione di solidarietà per l’ultrà laziale arrestato. E’ questa solo una delle manifestazioni apparse subito dopo la diffusione della notizia, nella giornata di ieri. Altre ne sono comparse sui social dei tifosi e degli amici dell’ultrà, accompagnate da slogan contro la polizia. Ricordiamo che il tifoso è stato protagonista di un’aggressione a un carabiniere per le strade di Trastevere, dopo la partita Lazio-Eintracht. Tra gli attestati di vicinanza in suo favore anche uno striscione, affisso la scorsa notte, a Corso Francia: «Siamo giganti in petto a voi», con la firma Acab (All cops are bastards) Lazio.

Attualità
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Cronaca
“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

#MedicoInsultaPaziente In un tranquillo studio medico a Roma, un anziano dottore si è rifiutato di riconoscere l’identità di una donna transgender, scatenando un caso che sta facendo discutere tutti!
L’incontro che ha scioccato
Durante una visita medica in uno studio privato nel quartiere di La Storta, a nord di Roma, una donna di 45 anni si è trovata di fronte a un medico di circa settant’anni che ha assunto un atteggiamento ostile fin dal primo momento. La paziente, accompagnata dal marito per una visita specialistica, ha descritto l’episodio come un vero e proprio attacco verbale, con il dottore che ignorava il nome e il genere indicati nei suoi documenti ufficiali.
Le parole che hanno ferito
Il medico non si è limitato a un rifiuto formale: ha pronunciato commenti apertamente transfobici, affermando frasi come “Tu sei un uomo e ti devi vergognare per come ti presenti” e “Non ho intenzione di farmi prendere in giro da queste finzioni biologiche”. Secondo la ricostruzione, l’uomo ha respinto l’idea di adattare la sua pratica medica a “queste ideologie”, lasciando la donna senza il certificato medico di cui aveva bisogno e in preda a un profondo sconforto.
La battaglia legale in corso
La donna ha deciso di non rimanere in silenzio e, assistita dall’avvocato Fabrizio Consiglio, ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Roma. Il caso è ora al vaglio dei magistrati, con accuse che includono istigazione all’odio per motivi di identità di genere, violenza privata, diffamazione aggravata e possibili molestie. Le indagini stanno verificando se il comportamento del medico abbia violato i doveri legati alla sua professione convenzionata.
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