Attualità
Il Presidente Trump minaccia Italia e Francia

I dazi americani puntano l’Europa: il Presidente Donald Trump minaccia Italia e Francia. A quanto riporta il Washington Post l’amministrazione Trump sarebbe pronta a imporre prelievi alle dogane fino al 100% sulle importazioni francesi. Il tutto per un controvalore di 2,4 miliardi di dollari.
La misura è proposta da Robert Lightizer, rappresentante per il commercio della Casa Bianca. Il provvedimento dovrebbe arrivare alla firma del presidente al ritorno di Trump dal vertice Nato che inizia martedì 3 dicembre a Londra. Questa è la risposta alla Web tax. La tassa sui big di Internet (da Google ad Amazon) introdotta a luglio dal governo di Parigi con validità retroattiva per tutto il 2019. Il prelievo, pari al 3%, si applica sulle società che hanno ricavi globali pari almeno a 750 milioni di euro, di cui almeno 25 generati in Francia. Il provvedimento è un avviso anche per l’Italia.
Nelle scorse settimane il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha confermato che la web tax prevista nella legge di bilancio entrerà in vigore dall’1 gennaio 2020. Le soglie sono le stesse dei francesi: imposta del 3% su aziende con fatturato globale di almeno 750 milioni di euro. L’ambito di applicazione dovrebbe toccare i servizi digitali venduti da multinazionali come Amazon, Facebook, Google, alle imprese italiane. Quest’ultime dovranno trattenere il 3% sulle fatture per poi girarlo al fisco dopo almeno 3.000 transazioni. Per ora i dazi americani potrebbero colpire le merci francesi: champagne, formaggi, yogurt e il make up per il trucco.
Washington il 17 ottobre scorso ha introdotto tariffe sull’import di beni europei per un controvalore di 7,5 miliardi di dollari, a titolo di risarcimento. Come stabilito dall’Organizzazione mondiale del commercio per i fondi pubblici ad Airbus. Un pacchetto suddiviso in due parti. 4 miliardi di dollari circa a carico dell’industria aeronautica dei quattro Paesi che fanno parte del consorzio Airbus (Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna). Gli altri 3,5 miliardi come penalità per gli altri Paesi. Il conto per l’Italia è pari a circa 450 milioni di dollari e tocca le eccellenze dell’agroindustria come il Parmigiano Reggiano.
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Madonna di Trevignano: domani la verità sulla presunta lacrimazione di sangue della statua di Gisella

#MisteroDivinoATrevignano Hai mai sentito parlare di una statua che piange sangue misterioso? Domani i risultati della superperizia potrebbero svelare un vero miracolo o una scoperta sconvolgente! 🩸
L’iconica statua della Madonna di Treivgano, legata alla figura di Gisella Cardia, ha attirato l’attenzione di fedeli e scettici per il fenomeno del ‘sangue pianto’ che ha alimentato dibattiti accesi. Questo evento insolito, segnalato da mesi, ha trasformato un tranquillo angolo di Roma in un punto focale di curiosità globale, con migliaia di persone che si interrogano su cosa potrebbe nascondersi dietro.
Un Fenomeno che Sta Affascinando il Mondo
Molti testimoni oculari descrivono scene incredibili, con la statua che sembra ‘manifestare’ liquidi rossi in circostanze inspiegabili. Esperti e devoti si sono riuniti per indagare, alimentando teorie che vanno dal soprannaturale alla scienza, e ora l’attesa per i risultati ufficiali è al culmine.
Cosa Rivelerà la Superperizia?
Gli analisti hanno condotto test approfonditi per determinare la natura del liquido, e domani potremmo scoprire se si tratta di un evento miracoloso o di qualcos’altro di altrettanto intrigante. Immagina: potrebbe essere l’inizio di una storia che cambia le nostre convinzioni!
Prossimi Sviluppi da Non Perdere
Mentre il mondo attende con il fiato sospeso, restate sintonizzati per aggiornamenti in diretta – questa potrebbe essere la notizia che tutti stavamo aspettando. Che il mistero si risolva o no, una cosa è certa: le implicazioni sono enormi.
Attualità
Ex dg Atac Rettighieri fa causa a Cotral per un risarcimento da 200mila euro

#CausaMiliardariaRoma #RicorsoAtac Scopri la battaglia legale che sta scuotendo il mondo dei trasporti italiani, con un ex dirigente che chiede un risarcimento da capogiro!
In un colpo di scena che sta attirando l’attenzione di tutti gli appassionati di economia e trasporti, l’ex direttore generale di Atac, Rettighieri, ha presentato un ricorso contro Cotral, l’azienda di trasporti regionale. Si tratta di una mossa audace che potrebbe rivelare retroscena sorprendenti sul settore pubblico italiano, lasciando molti a chiedersi quali segreti emergeranno dalle aule di tribunale.
I dettagli del contendere
Al centro della disputa ci sono accuse che puntano dritto al cuore delle operazioni di Cotral, con Rettighieri che reclama un risarcimento di ben 200mila euro. Fonti vicine al caso parlano di presunte irregolarità e conflitti interni, alimentando la curiosità su come si evolverà questa storia.
Le possibili ripercussioni
Questa causa potrebbe aprire un vaso di Pandora per il settore dei trasporti, influenzando non solo Atac e Cotral, ma anche l’intero panorama italiano. Esperti si interrogano su cosa significherà per i pendolari e le aziende coinvolte, in una vicenda che promette sviluppi inaspettati.
Man mano che il caso procede, gli occhi di Roma e del Paese intero sono puntati su questa intrigante battaglia legale, pronta a riservare colpi di scena che nessuno si aspetterebbe.
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