La magistratura iraniana ha annunciato di aver effettuato i primi arresti a seguito dell’abbattimento dell’aereo ucraino a Teheran.

Lo ha dichiarato il portavoce della magistratura Gholamhossein Esmaili: “Sull’abbattimento dell’aereo ucraino abbiamo condotto delle indagini estese e abbiamo fatto alcuni arresti”.

Il presidente iraniano Hassan Rohani ha assicurato trasparenza nelle indagini sull’abbattimento dell’aereo ucraino. Abbattimento commesso “per errore” costato la vita a 176 persone e che ha causato proteste di piazza nella capitale e in diverse città del Paese. “Come rappresentante della nazione iraniana e come presidente seguirò e informerò il popolo sui risultati che otterremo nelle prossime fasi. Qualsiasi essi siano”, ha detto Rohani. A quanto riportato dai media iraniani il presidente ha ipotizzato la creazione di una “corte speciale” per la vicenda.

“Le persone sanno che l’incidente è avvenuto senza volere ma dovrebbero essere chiare le condizioni che lo hanno determinato”, ha aggiunto. Riferimento all’attacco lanciato nella stessa notte da Teheran contro basi Usa in Iraq in risposta all’uccisione del generale Qasem Soleimani. “Il governo si sente responsabile per le vittime e rispetterà tutti i propri obblighi legali. Ma cosa più importante è che il nostro popolo sia rassicurato sul fatto che tali incidenti non si ripetano”.

Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato: “Le vittime dell’aereo abbattuto dal missile iraniano che ha ucciso 176 persone, tra cui 57 canadesi, sarebbero in vita se le tensioni nella regione non fossero aumentate. Ciò accade quando si hanno conflitti e la guerra. Gli innocenti ne sopportano il peso”.

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