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Lo sport delle donne: ecco il libro del nostro psicologo dello sport

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Lo sport delle donne: ecco il libro del nostro psicologo dello sport

Lo sport delle donne è un libro scritto dal dott. Matteo Simone per parlare dell’attività fisica delle donne e la loro tenacia

L’idea nasce da un suggerimento a iscrivere un libro sullo sport delle donne da parte di Vincenzo Prunelli, ideatore della rubrica “La donna e lo sport” sul suo Nuovo sito Sport Giovani, al quale proponevo degli articoli da pubblicare sul suo sito.

Da tempo sono appassionato alla psicologia e allo sport che pratico regolarmente e in entrambi i campi ho cerato di formarmi e migliorare alcuni aspetti.

Per quanto riguarda la psicologia oltre agli studi di laurea e di specializzazione in psicoterapia della Gestalt, ho voluto formarmi attraverso un master di 2° livello interuniversitario presso l’Università del Foro Italico, dove ho avuto l’occasione di conoscere colleghi psicologi che frequentavano il corso con me e rivedere alcuni docenti che conoscevo tra i quali il Prof. Fabio Lucidi, mio relatore di tesi sul doping e Caterina Lombardo, correlatrice della stessa tesi.

Inoltre tra i tanti docenti ho avuto modo di conoscere Guicciardi e Alberto Cei, con i quali ho avuto modo nel tempo di avvalermi di una prefazione a un paio di libri, infatti ringrazio Guicciardi per la prefazione al libro che ho scritto con Antonello Vargiu dal titolo “L’uomo dei podi”. Ringrazio Alberto Cei che ho conosciuto in una gara podistica di 30km presso Ostia e gli parlai del mio desiderio di iscrivermi al master; successivamente mi sono interessato alle corse di lunga distanza così come Alberto che ha partecipato a una competizione della distanza di 100km, diciamo che ho seguito le sue orme e poi ho scritto il libro dal titolo “Ultrmaratoneti e gare estreme” con una sua prefazione.

Tornando al mio ultimo lavoro Lo sport delle donne, ho avuto modo di contattare, incontrare, confrontarmi con atlete di diverse discipline sportive, dalla corsa al nuoto, le arti marziali (karate, kung fu e tai chi) ma anche sport di squadra come la pallavolo, sport di coppia in mountain bike tandem.

Da ognuna ho preso delle informazioni importantissime, curiosità, aneddoti e, pertanto, un grande ringraziamento va a tutte loro, alcune le ho seguite nel tempo incontrandomi a volte in alcune gare anche estreme come corse di 100km a piedi. Ho pensato di dividere il test in tre capitoli: 1. Lo sport che rende felici; 2. Donne resilienti; 3. Donne in azzurro.

Ringrazio Vincenzo Prunelli, per la prefazione al libro e riporto di seguito un breve sunto: “Ha senso continuare a credere la donna fragile, arrendevole, da proteggere, incapace di grosse prestazioni? Leggendo il libro dell’amico Matteo Simone, è il caso di dire di no. Fa parlare grandi atlete, ma il messaggio è rivolto a chiunque nella vita non si accontenti di limiti troppo stretti. Non parla soltanto di uno sport in solitudine, con e contro se stessi, ma anche di competizione, perché è entusiasmante vincere contro i propri limiti, e la natura umana chiede di misurarsi per raggiungere la posizione che compete a ognuno.

Quello che ho potuto concludere attraverso questo lungo lavoro è che Le donne non perdono tempo, sono più efficaci, vanno subito al sodo, cercano gli aspetti da migliorare, ovvero tutto ciò che serve per fare una buona prestazione e si attivano da subito, si documentano e si affidano a persone preparate ed esperte.

Si organizzano conciliando tra famiglia e lavoro i tempi di allenamento e i giorni occorrenti per la gara, sistemando tutto e non lasciando nulla al caso.

Per quanto riguarda gli allenamenti, rispetto agli uomini, si attengono molto di più a quello che dice l’allenatore, pretendono più feedback e più spiegazioni. Riescono però a soddisfare le aspettative degli allenatori, in genere vanno a segno, riescono a testarsi bene in allenamento, a fare i carichi di lavoro appropriati e rispettano i dovuti recuperi.

Le donne sono evolute per portare a termine le cose e nel miglior modo possibile, come può essere una gravidanza con tutte le accortezze che ci vogliono rispettando i tempi e occupandosi di sé stesse. Così avviene sia per gli allenamenti che per la durata della gara, sanno tenere di più l’attenzione, tengono a mente parole e ancoraggi dei loro allenatori. Se l’allenatore dà un consiglio, loro usano tale consiglio come un mantra per tutta la gara.

Le donne ci tengono di più a quello che fanno e sono consapevoli che per non fallire si devono attenere a tutte le regole della performance, soprattutto non disperdere energie superflue. Gli uomini sono capaci di alterarsi con altri atleti in gara, le donne lasciano correre, vanno avanti riservandosi tutte le energie che servono fino agli ultimi metri; la donna è più propensa a centrare l’obiettivo, come i giapponesi, hanno tutto sotto controllo, risparmiano su tutto, postura compresa. Le donne vanno più alla ricerca di tecniche orientali di meditazione o del respiro per gestire eventuali stress o avversità.

Attualità

Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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Roma e dintorni

Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

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Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

Weekend nero per il traffico a Roma dove da oggi, sabato 14 giugno, si concentrano tre eventi in contemporanea con un impatto inevitabile sulla viabilità cittadina con strade chiuse e deviazioni.

Le zone interessate oggi

Per il Giubileo dello Sport che si celebra in questo fine settimana, dalle 18 alle 19.30 di oggi è in programma la sfilata dei partecipanti verso San Pietro che passerà su via del Corso, via Tomacelli, ponte Cavour, piazza dei Tribunali, piazza Pia e via della Conciliazione. Possibili rallentamenti o deviazioni per le linee dei bus.

Anche in occasione del Roma Pride di oggi pomeriggio verranno deviate le linee di bus. Il corteo sfilerà, dalle 14 alle 20, tra piazza della Repubblica e viale delle Terme di Caracalla percorrendo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena.

Blocchi e deviazioni domani

Invece, domenica e lunedì, dalle 21, al Circo Massimo è in programma il concerto dei Duran Duran. Dalle 16 di domenica verrà chiusa via dei Cerchi. Dalle 18, sia domenica che lunedì, le limitazioni alla circolazione saranno estese a via del Circo Massimo (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), via della Greca (direzione via di Santa Maria in Cosmedin), via dell’Ara Massima di Ercole. Dalle 21, domenica e lunedì, ulteriori chiusure scatteranno in via del Circo Massimo (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), via della Greca (direzione via del Circo Massimo). Deviate le linee di bus.

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