VATICANO Joseph Ratzinger, 93 anni, nel corso dell’intervista rilasciata nel libro ‘Benedikt XVI – Ein Leben (Benedetto XVI – Una vita)’ scritto dal giornalista tedesco Peter Seewald, ha dichiarato: “Il sospetto che io mi immischi regolarmente in pubblici dibattiti è una distorsione maligna della realtà”.

Papa Ratzinger sostiene che in Vaticano lo vogliono “zittare” al punto da denunciare una “propaganda psicologica”. “Lo spettacolo delle reazioni della teologia tedesca è così sciocco e cattivo che è meglio non parlarne. I veri motivi per cui vogliono silenziarmi non voglio analizzarli”, afferma Benedetto XVI in merito alle critiche che lo investirono dopo che nel 2018 una rivista tedesca pubblicò un suo saggio sul rapporto con l’ebraismo. Allora Ratzinger parlò del tema dell”evangelizzazione’ degli ebrei ricevendo critiche. Poco dopo dovette precisare che quello dei cattolici verso gli ebrei non deve essere un atteggiamento di “missione” ma di “dialogo”. Nulla, invece, sulle polemiche seguite alle sue uscite prima sulla pedofilia poi sul pontificato. Anzi sembra che nel testo il Papa emerito precisi anche la volontà di non voler interferire nel pontificato con le sue parole. Infine racconta di un suo innamoramento: “Ha mai amato una ragazza?”, “Può essere”; “È un sì?”, “Si potrebbe interpretare in quel modo”.

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