Ultime Notizie Roma
Selfie accanto a Maradona morto: licenziato il dipendente delle pompe funebri

Identificato l’autore del macabro scatto che ha suscitato reazioni di rabbia nel web e non solo
E’ costato caro lo scatto accanto al corpo senza vita del campione argentino. Diego Molina, questo il nome del dipendente dell’impresa di pompe funebri che si è fatto un selfie accanto alla bara, è stato infatti licenziato. Insieme ad altri due colleghi non ancora identificati, ha scattato la macabra foto ricordo accanto alla bara. Il tutto è avvenuto durante il trasporto del corpo dall’abitazione di Tigres, luogo dove Maradona è morto, fino al palazzo presidenziale a Buenos Aires. Dopo che il selfie ha fatto il giro del web, l’impresa di pompe funebri Funeraria Pinier, situata a Buenos Aires, ha provveduto a licenziare Molina. Anche gli altri due colleghi saranno presti identificati: per loro si prevede la stessa sorte. Il gesto irrispettoso ha suscitato la reazione rabbiosa del web, dei tifosi e soprattutto dell’avvocato dell’ex calciatore, Matias Morla. Quest’ultimo ha già promesso vendetta: “È una canaglia, pagherà questa aberrazione“, ha scritto in un tweet.
Le scuse dell’impresa di pompe funebri
L’impresa si è scusata dell’accaduto, dichiarando che la salma è rimasta sola per pochi minuti, che sono stati però sufficienti ai tre per introdursi e scattare le foto. “Nel frangente in cui siamo usciti dalla sala per parlare con la polizia e coordinare la traslazione della salma alla Casa Rosada, quei tizi hanno scattato le foto”, hanno dichiarato i proprietari dell’impresa alla Naciòn. “Sono stati i due minuti in cui sono rimasti soli”. Proviamo vergogna perché Diego era tutto per tutti. È stato qualcosa che non avremmo mai pensato potesse accadere“, hanno concluso con rammarico.
Roma e dintorni
Roma, cadavere sul tetto a Monteverde: forse era un ladro di appartamenti

(Adnkronos) – Potrebbe essere un ladro di appartamenti l’uomo, trovato senza vita ieri pomeriggio sul tetto di un’autorimessa, all’interno di un’area condominiale di via Giovanni Cadolini, in zona Monteverde Vecchio a Roma. A segnalare il cadavere era stato un residente di un palazzo vicino che affacciandosi aveva notato il corpo che presentava lesioni compatibili con una caduta dall’alto e segni di decomposizione.
Escluso da chi indaga il suicidio, mentre si ipotizza che l’uomo potrebbe essere caduto nel tentativo di arrampicarsi. Mentre vanno avanti le indagini dei carabinieri, risposte sulle cause della morte sono attese dall’autopsia disposta dalla procura di Roma.
Roma e dintorni
West Nile, altri due morti nel Lazio e 8 nuovi casi

(Adnkronos) – Due nuove vittime per il virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era affetto da leucemia linfatica e in seguito ad accertamenti post-decesso è stata confermata la positività al virus. L’altra vittima è una donna di 87 anni di Cassino con pluripatologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta ieri sera. Salgono così a 12 i decessi per il virus West Nile nella Regione.
I numeri della Regione
Nel Lazio le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dello Spallanzani – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, rispetto all’aggiornamento dello scorso 18 agosto, hanno certificato 8 nuovi casi (dei quali 2 casi con sindrome neurologica e 5 casi con febbre da West Nile Virus ed un donatore asintomatico individuato grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue, a dimostrazione della sicurezza garantita dal sistema trasfusionale regionale). I nuovi casi sono stati rilevati a Cassino nel frusinate e a Latina, Gaeta e Norma. Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 182.
Le aree coinvolte
Nel dettaglio, i casi suddivisi per il territorio di probabile esposizione: 160 casi nella Asl di Latina; 11 casi nella Asl Roma 6; 6 casi nella Asl di Frosinone; un caso nella Asl Roma 3; 3 casi fuori regione, due nella provincia di Caserta e uno in provincia di Isernia; uno in corso di definizione. Dei 182 casi di positività da virus West nile: 41 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 34 persone sono state dimesse; 91 pazienti sono in buone condizioni presso il proprio domicilio; 4 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 12 decessi.
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