Cristina Grancio, capogruppo del Misto in Assemblea Capitolina, è intervenuta in relazione all’apertura del Centro Commerciale Maximo a Laurentino

Cristina Grancio: “Una mozione dell’Assemblea Capitolina, alla quale mi sono rifiutata di partecipare, ha consentito l’apertura del Centro commerciale Maximo nonostante non avesse realizzato le opere pubbliche previste. Risulta evidente che a Roma, quando i poteri forti decidono di sottomettere i bisogni dei cittadini sottoscritti negli accordi urbanistici, trovano a sostenerli tutte le forze politiche. Le opere a favore dei cittadini che la Proponente del Piano di Recupero Urbano, cui è stata concessa la realizzazione del Maximo, doveva realizzare per poter aprire al pubblico non sono state fatt. Questa politica romana si illude che chi non ha assolto i propri doveri prima dell’apertura li assolverà in futuro sottoscrivendo nuovi accordi.  Le condizioni per la realizzazione delle opere necessarie ai cittadini erano chiare già da prima e la proponente è stata confermata dal TAR  responsabile in solido con le altre ditte sui lavori. Cosa cambierà nel far slittare la realizzazione delle opere pubbliche a dopo l’apertura dei negozi se non la mancanza per l’amministrazione della leva dell’interesse del privato a onorare gli impegni? La verità è che la probabilità che questo si ripeta una seconda volta diventa quasi una certezza. Così saltano tutte le regole, ma mai a favore del cittadino”.