Roma e dintorni
Sfregio al Cimitero della Memoria di Nettuno: anche due feretri nel bottino
Sfregio al Cimitero della Memoria di Nettuno: tombe depredate e danneggiate

Sfregio al Cimitero della Memoria di Nettuno: ignoti nella notte hanno depredato e danneggiato alcune tombe.
Gli inquirenti sono già al lavoro sullo sfregio al Cimitero della Memoria di Nettuno. Al momento tutte le piste sono al vaglio, da quella satanica fino a quella di qualche nostalgico, senza trascurare il dispetto di qualche avversario politico. Un gesto che comunque fa registrare un bilancio tremendo, con due feretri rubati e tre tombe danneggiate. Nel Campo riposano i combattenti della RSI morti durante la seconda guerra mondiale. Inaugurato nel 1993 (non senza polemiche), dal 1999 è cimitero di guerra.
Non è la prima volta che viene fatto oggetto di furti e profanazioni: già nel marzo 2013 vi furono sottratte le targhe bronzee con i nomi dei defunti. Stavolta però i responsabili si sono spinti ben oltre: hanno violato quattro tombe e tentato anche con una quinta, riuscendo però solo a scheggiarla. Si sono comunque impossessati dei resti di due militari, mentre altrettanti sono stati costretti ad abbandonarli. Ad accorgersi della situazione, questa mattina, il custode, che ha immediatamente avvisato i Carabinieri di Anzio.
Proprio a questi ultimi sono ora affidate le indagini, di concerto con i colleghi di Frascati. Sfortunatamente, il lavoro si presenta in salita, vista l’assenza sia di videosorveglianza che di testimoni. Un dettaglio potrebbe però venire in aiuto: la rimozione, avvenuta ieri ad opera del Comune di Nettuno, di una targa ricordo dei caduti delle foibe. Che qualcuno abbia voluto vendicarsi per questo? I militari non lo escludono. Il movente più probabile resta comunque quello satanico.
Roma e dintorni
Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

Weekend nero per il traffico a Roma dove da oggi, sabato 14 giugno, si concentrano tre eventi in contemporanea con un impatto inevitabile sulla viabilità cittadina con strade chiuse e deviazioni.
Le zone interessate oggi
Per il Giubileo dello Sport che si celebra in questo fine settimana, dalle 18 alle 19.30 di oggi è in programma la sfilata dei partecipanti verso San Pietro che passerà su via del Corso, via Tomacelli, ponte Cavour, piazza dei Tribunali, piazza Pia e via della Conciliazione. Possibili rallentamenti o deviazioni per le linee dei bus.
Anche in occasione del Roma Pride di oggi pomeriggio verranno deviate le linee di bus. Il corteo sfilerà, dalle 14 alle 20, tra piazza della Repubblica e viale delle Terme di Caracalla percorrendo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena.
Blocchi e deviazioni domani
Invece, domenica e lunedì, dalle 21, al Circo Massimo è in programma il concerto dei Duran Duran. Dalle 16 di domenica verrà chiusa via dei Cerchi. Dalle 18, sia domenica che lunedì, le limitazioni alla circolazione saranno estese a via del Circo Massimo (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), via della Greca (direzione via di Santa Maria in Cosmedin), via dell’Ara Massima di Ercole. Dalle 21, domenica e lunedì, ulteriori chiusure scatteranno in via del Circo Massimo (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), via della Greca (direzione via del Circo Massimo). Deviate le linee di bus.
Roma e dintorni
Mamma e figlia morte a Villa Pamphili, un uomo fermato in Grecia: ultime news

In Grecia è stato fermato un uomo, un cittadino americano, in relazione alla vicenda della bimba di pochi mesi trovata morta sabato scorso a pochi metri dal corpo della madre a Villa Pamphili, a Roma. L’uomo è accusato di omicidio e soppressione di cadavere, ha detto il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, in conferenza stampa in Procura, spiegando che il cittadino americano fermato “è partito da Fiumicino per la Grecia due giorni fa, l’11 giugno“.
“Le prime tracce della famiglia in Italia risalgono ad aprile. Non sappiamo quando sono entrati in Italia”, ha detto il procuratore aggiunto di Roma, Giuseppe Cascini.
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